Lo scrittore statunitense Murray Leinster (all'anagrafe William Fitzgerald Jenkins) ha iniziato a scrivere fantascienza già dai primi anni Venti del Novecento; il primo racconto ascrivibile al genere firmato dall'autore, Il grattacielo impazzito, risale addirittura al 1919. Tra sortite nel giallo, nel western e finanche nel romanzo rosa, il grosso del corpo d'opera di Leinster è dedicato proprio alla fantascienza ed è a lui che vengono attribuiti i primi slanci verso il multiverso nella letteratura di genere grazie al racconto Bivi nel tempo del 1934.
Nel corso degli anni le opere brevi di Leinster vengono pubblicate su alcune delle riviste statunitensi più celebri per quel che riguarda la letteratura del fantastico: Amazing Stories, Astounding Stories, Startling Stories fino ad arrivare alla longeva Analog.
L'incubo sul fondo è un romanzo breve del 1961, siamo già nell'ultimo decennio della carriera dell'autore di Norfolk (Virginia), che in Italia trovò la sua prima pubblicazione già nel 1962 proprio tra le pagine di Urania. Ristampato più volte nel corso degli anni, il romanzo trova nuova vita nella dodicesima uscita della collana Urania 70 anni di futuro, ritagliandosi uno spazio tutto sommato meritato, almeno per chi come chi scrive non vanta una conoscenza enciclopedica del genere e non ha mai avuto occasione di leggere questo scritto in precedenza.
Terry Holt sta smantellando la sua una volta fiorente attività di materiale elettronico a Manila, nelle Filippine. L'ex socio di Holt deve aver combinato qualcosa di strano, in più nella comunità locale di pescatori si è creato un alto grado di malumore nei confronti di un'imbarcazione di nome Rubia, che sembra aver ottenuto in chissà che modo il monopolio del pescato di quei mari. Mentre le altre imbarcazioni tornano a riva con le pive nel sacco, la Rubia rientra dalle sue escursioni sempre stracarica di pesce; una situazione incomprensibile che forse potrebbe avere a che fare con uno degli apparecchi elettronici venduti dalla Jimenez & Company, la piccola ditta di cui Holt è socio.
Mentre Holt impacchetta le sue cose, sotto la supervisione di un capo della polizia apparentemente cordiale ma dai comportamenti affatto disinteressati, una ragazza entra nel negozio e propone a Terry una collaborazione, prima per la creazione di qualche strano apparecchio sottomarino, poi per prendere parte a una spedizione di ricerca sull'attrezzatissima imbarcazione Esperance.
I modi della ragazza sono molto gentili e condiscendenti, ma da subito a Holt sembrano troppo misteriosi e manipolatori, non di meno l'offerta della donna è quasi impossibile da rifiutare, cosa che irrita Holt non poco. Nei giorni seguenti Holt tenta di carpire alcune informazioni più precise sulla spedizione, ma la ragazza si tiene sempre sul vago e fa intuire a Holt come le informazioni su ciò che la Esperance si appresta a fare Holt dovrà toccarle con mano, è questo l'unico modo perché l'uomo possa scendere a patti con qualcosa di incredibile e di conseguenza credere.
È una buona lettura questo L'incubo sul fondo, romanzo breve che conta su diversi pregi: innanzitutto ci troviamo davanti a una narrazione che corre rapida e spedita e vanta la caratteristica fondamentale di riuscire a incuriosire il lettore su ciò che avverrà nei capitoli successivi con una struttura semplice e lineare; semplice e scorrevole è anche la prosa di Leinster, che non si perde mai in troppi giri di parole e costruisce una storia efficace e in qualche modo, tenendo conto dei tempi, sempre avvincente.
L'incubo sul fondo vive dell'accumulo di curiosità riguardo a ciò che sta succedendo sotto la superficie del mare e che noi (e i protagonisti con noi) non vediamo: c'è un lembo di mare, quello scoperto dalla Rubia, dove i pesci non si comportano come dovrebbero, nel quale si concentrano in misura abnorme, dove compaiono specie che lì non dovrebbero trovarsi e al corpo dei quali sono a volte attaccati strani oggetti non naturali.
Tra ipotesi e tentativi d'indagine Leinster costruisce, dosando bene il ritmo tra misteri e rivelazioni (o ulteriori ipotesi), un racconto di fantascienza che unisce in maniera coerente spazi siderali e abissi marini in un connubio che invoglia alla lettura. Magari non è un caposaldo del genere, ma L'incubo sul fondo, all'interno di questa collana celebrativa, si difende bene e svolge al meglio il suo compito d'intrattenimento.