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THE BOOKSTORECARTA CANTA
Lettera D’Amore e D’Assenza
Sarai Shavit
2023  (Neri Pozza)
LIBRI E ALTRE STORIE
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16/10/2023
Sarai Shavit
Lettera D’Amore e D’Assenza
"Lettera D’Amore e D’Assenza" di Sarai Shavit è un libro che parla d’amore, e lo fa con grande intensità, perché sa emozionare grazie a un linguaggio poetico ed etereo. Non è un racconto convenzionale, le pagine non sono fitte. Tutte le parole sono scelte con grande cura. Sono delicate, ma anche spregiudicate e sensuali, perché l’amore non ha un volto solo, e si incastrano tra loro dando vita a un susseguirsi di piccole poesie.

 

“Tra un attimo sbatteremo la portiera,

attraverseremo la strada, disattenti. In un baleno.

Come un ramo che taglia la pelle, ci innamoreremo…”

 

Lei, una studentessa iscritta al primo anno di letteratura che sogna di diventare scrittrice. Vive in affitto in un piccolo appartamento a Tel Aviv e per pagarsi gli studi lavora nell’archivio di una biblioteca. Lui, uno scrittore famoso, affermato, di ventisei anni più grande. È sposato e sua moglie è incinta del loro primo figlio.

Lei e Lui si incontrano, perché il destino, quando ci si mette, sa tessere tele simili a quelle del ragno. È un attimo cascarci dentro e rimanere impigliati, ma poi, riuscire a divincolarsi dai fili di un amore totalizzante ma sterile, perché si ha l’amara consapevolezza di essere un “di più” per l’altro, richiede forza, coraggio e tanto dolore.

 

Lei è fresca, giovane, vitale ed è innamorata delle parole, il suo più grande desiderio è quello di diventare una scrittrice. Lui, quelle parole che Lei ama tanto, le sa usare molto bene. Sono la sua forza. Le usa come armi di seduzione, in modo consapevole, perché le parole sono il suo territorio, il suo mondo.

A entrambi, nelle proprie vite, manca qualcosa. Entrambi sono orfani di qualcosa e qualcuno. Si innamorano, inevitabilmente, senza opporre alcuna resistenza. Prima Lei. Lei viene travolta immediatamente dal fascino di quell’uomo più grande, più maturo, dotato di una testa e di una bocca che partoriscono pensieri profondi. Un uomo che sa come donarle piacere e che sa come prendersi il proprio. “Il tuo culo è fantastico. Sono assuefatto dalla tua lingua. Mi si drizza solo a toccarti la pelle. Amo sussurrarti nel collo. Mia moglie preferisce non sapere. Così ha detto. Guarda i nostri corpi, si completano come due parti di una giuntura.”

Per Lei, Lui non è solo un amante, ma anche un mentore che ne riconosce il talento, la guida, la nutre, le insegna. Si lasciano andare, lasciano cadere ogni difesa, e si cascano addosso e poi dentro, sempre più giù, sempre più in profondità, come se fosse la cosa più naturale del mondo, quella più giusta. “Tu mi insegni a parlare, a divaricare le natiche, a intrecciare le dita, a stare collo a collo, a liberare le vertebre, a muovermi come l’albero della nave, a sussurrare al tuo orecchio parole d’amore.”

 

La storia, narrata attraverso la voce di Lei, ha la forma di una lettera-confessione rivolta a Lui, a distanza di vent’anni dalla fine del loro rapporto. Poche righe per pagina. Piccoli frammenti di ricordi, ancora vividi, che si rincorrono e, tra il detto e il non detto, lasciano intuire al lettore l’intensità di una   storia d’amore tormentata, meravigliosa e dolorosa allo stesso tempo, che era destinata a finire ancora prima di iniziare.

Lei e Lui sono due perfetti sconosciuti che diventano irrimediabilmente intimi. Intimi, nudi e veri, l’una di fronte all’altro, come solo due perfetti sconosciuti sanno e possono essere. Due perfetti sconosciuti che imparano a conoscersi meglio di tante coppie che condividono fianco a fianco il proprio quotidiano.

 

Lui ha la sua vita, la sua famiglia, e non è disposto a rinunciarvi. Per paura. O forse perché ciò che cerca, in fondo, è un diversivo, una via di fuga dalla sua quotidianità. O magari ha semplicemente bisogno di qualcuno con cui potersi sentire ancora vivo, desiderato, amato, ammirato. Qualcuno da riuscire a sorprendere e “sfamare”. Lei, invece, non ha vincoli, nessuno da cui tornare a casa la sera. Ha solo Lui. Desidera solo Lui, ma Lui non può essere solo suo. Non ha il coraggio di essere solo suo. “Io mi appiccico al tuo corpo. Tessuto dopo tessuto. Tu fai tutto giusto. Io ti lascio.”

Tra le pagine, a tratti, affiora la figura di un uomo egoista ed egocentrico che vuole tenere Lei, ma non vuole rinunciare a tutto il resto: “Non ti sei mai fermato a controllare se le parole ferivano, a chiedere cosa voglio fare, cosa voglio fare, cosa voglio fare.”

C’è sempre chi ama di più. Chi, nonostante la paura di perdere e di perdersi, “gioca” senza difese. Solo che in una storia d’amore ci si deve “spogliare” in due. Ci si deve dare in due. Si deve volere in due. Si deve sentire in due. Si deve costruire in due. Di deve rischiare in due. Si deve essere in due. Sempre.

 

Lettera D’Amore e D’Assenza di Sarai Shavit è un libro potente e delicato allo stesso tempo, che racconta in modo poetico, attraverso metafore e immagini bellissime che scorrono davanti agli occhi del lettore come fossero diapositive, la storia di un amore proibito e sofferto, di due vite che continuano a scorrere parallele e di sogni, figli del dolore, che trovano il modo di avverarsi.

“Quanto sei con lei quando sei con me? E quanto sei con me quando sei con lei?”