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SPEAKER'S CORNERA RUOTA LIBERA
02/09/2019
Dobermann
Le interviste di Loudd
Una serata di gennaio, di quelle piovose e fredde. Ero stanchissima e pensavo proprio di non uscire... ma, in qualche modo, mi sono ritrovata con amici al Black Horse di Cermenate (CO) con l'idea di sentire una cover band dei Kiss che ci avevano consigliato...

Affaccendati nel recuperare una birra, must immediato, ci sediamo in uno degli ultimi tavoli disponibili e iniziamo a chiacchierare. Quelli sul palco non erano di certo i Kiss, vista l'assenza di cerone, tutine, stelle e stelline! Dopo pochi attimi, iniziamo a guardarci tra di noi: cavolo! Sono forti questi! Qualche cover di pezzi hard rock e un sacco di inediti di pura energia. Una batteria precisissima e dirompente, il cantante e bassista coinvolgente, un animale da palcoscenico dallo sguardo da rock star folle, e un chitarrista eccellente che spara qui e là assoli devastanti, degni di concerti da stadio. E allora stiamo a sentire. Una bomba. Tutto il pubblico catturato! Trucco però un po’ ne avevano, tonnellate di eye liner!

Poi scopriamo che il loro pedigree è davvero rock e che dal 2011 viaggiano come frecce impazzite in tutta Europa senza record label, booking agency o management. Quattro, gli album lanciati; l'ultimo, ‘Pure Breed’, assemblato da Fabio Trentini (producer Guano Apes), vanta Ron ‘Bumblefoot’ Thal come special guest.

Ho chiesto loro qualche curiosità: visto che si sparano una quantità impronunciabile di chilometri e date a non finire, possono sicuramente raccontarci qualcosa.

Sembrate arrabbiati ed infuocati, ma sul palco sapete essere anche molto auto-ironici e divertenti... come fate a mescolare questi ingredienti con tanta naturalezza?

Il segreto della naturalezza è… essere naturali. Succede tutto in maniera automatica. Il rock'n'roll è rabbia ma anche divertimento allo stesso tempo. Lo facciamo da un sacco di tempo, ormai 'normalità' è avere dei km da percorrere, un soundcheck, uno show. Quei giorni in cui non si suona, quelli sì che sono strani.

Odiate davvero anche voi i batteristi, come cita anche una delle vostre hit? L'avete scritta in onore di Antonio?

Il titolo originale era “I Fucking hate drummers but Antonio is all right”, ma abbiamo dovuto tagliarlo... non ci stava sul retro del CD!

Durante i live suonate un nuovo brano, non presente nell'ultimo disco...  come s’intitola? E c'è altro in cantiere? Le prossime date un p0’ fuori dalle righe?

Probabilmente ti riferisci a “Stiff Upper Lip”… Stiamo lavorando sul successore di 'Pure Breed', nessuna anticipazione se non questa: tempi biblici. Le nostre date sono tutte fuori dalle righe, siamo sempre in movimento ma non lo saremo per sempre, per cui venite a vederci finché ci siamo. Le trovate seguendo il pulsante TOUR DATES sul nostro sito www.dobermannweb.net

Chi vi studia i video? Ad esempio l'ultimo uscito?

Per gli ultimi videoclip ci siamo affidati ad Unidigita e Alessandro Synius. Top di gamma e un sacco di ragazze giovani e carine come crew. Provare per credere.

Cosa ascoltate, quando non state suonando o provando? E per scrivere, quali sono i vostri riferimenti musicali?

Le influenze e le tendenze sono diverse per ciascuno di noi. Ascoltati di recente e molto apprezzati: Alborosie - 2 Times Revolution; Justice - Audio, Video, Disco; Mellow Mood - 2 The World; Liam Gallagher - As You Were; Skepta - Konnichiwa... o l’ultimo album dei Prophets of Rage... Riguardo allo scrivere, i riferimenti migliori sono brani rock usciti dopo il 2017, possibilmente senza bridge e con la voce che entra massimo dopo 5 secondi dall'inizio del brano. Tra le suddette uscite ci sentiamo di menzionare i The Struts e 'As You Were' di Liam Gallagher, eccellente songwriting, al passo con i tempi senza perdere le connessioni con il rock.

Rimanendo invece sulla classica ‘vecchia scuola’, quello di noi più ancorato a tali riferimenti è senz’altro Ritchie Mohicano, che persiste entusiasta nel proporre il modello del sogno del ‘guitar hero’ di cui il rock ha sempre follemente bisogno, guidato dalle sue muse eterne che sono Van Halen, Zakk Wylde, Richie Faulkner, Dimebag Darrel, Jimmy Page, Slash, Gary Moore, Steve Stevens, (la lista potrebbe proseguire all’ infinito) contaminati da qualche recente rivelazione blues come Jared James Nichols o qualche fuoriclasse sperimentale come Bumblefoot. Un’avventura continua!

Avete una costante attività live in tutta Europa, c'è più spazio per il rock, in altri paesi, rispetto all'Italia?

Spazio per il rock ce n'è dappertutto, ci sono centinaia di festival in tutta Europa, Italia compresa. Molti vanno sold out in poche ore. E sembra che tutti i gruppi in attività siano in tour ovunque tutto il tempo. Anzi, l'Italia è una delle piazze migliori per il rock, se non ci credi chiedi agli Hardcore Superstar!

Molti locali vi richiamano a suonare ogni stagione, per voi ormai è come suonare a casa, anche se si tratta di luoghi dislocati in tutta Italia e in Europa?

In un certo senso sì, quando una serata funziona tu sei contento, il pubblico è contento, il promoter è contento, e sai che puoi contarci anche per l'anno prossimo. In un business dove si vive alla giornata, sapere di avere qualche caposaldo è una bella sensazione.

Ci sono differenze, come emozioni ed adrenalina ad esempio, quando partecipate ad un festival estivo? E quando fate da apertura a qualche band famosa, come è successo con Great White, The Quireboys, Richie Ramone, Blaze Bayley, Inglorious Gilby Clarke, Rocket From The Crypt e Chris Holmes? Da poco avete suonato al Rock The Ring, nella data dei Lynyrd Skynyrd...! Come è stato?

La verità è che diamo il 110% per cento, sia che ci siano 20 persone o 2000; ovviamente con un pubblico più grande c'è una maggiore pressione, soprattutto quando si tratta di gente che non ti conosce... è come un primo appuntamento, non importa con quante ragazze sei uscito, c'è sempre qualche tocco extra.

Quanti concerti avete fatto dal 2011? Pro della vita on the road? Contro?

Stiamo festeggiando le 800 date. Non riusciamo, sinceramente, a farci venire in mente un singolo aspetto negativo. Chiaramente bisogna essere tagliati per l'avventura ed essere disposti a fare i conti con tutti gli imprevisti e le incertezze del caso... e con ore ed ore di furgone senza comfort!

Qual è la hit più cantata dal pubblico, tratta dal vostro ultimo album, Pure Breed? E la più esaltante, da suonare/cantare?

'Pure Breed' disegna sempre dei grandi sorrisi sulle facce dei presenti, band compresa, per me vince la palma!

C'è qualche band con cui avete diviso il palco che vi ha lasciato una particolare impressione?

Le Slut Machine, con le quali abbiamo diviso il palco più volte, e i mirabolanti Stop Stop! Andate a sentirli se ne avete l'occasione. Una menzione di lode anche per il grande Tony Tuono.

Visto che siete naturalmente auto-ironici, vi spetta una domanda ironica :D... quanto tempo dedicate ai vostri capelli?

Quali capelli? Sono parrucche!

 

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Line Up

Paul Del Bello – bass & vocals?

Valerio ‘Mohicano’ Ricciardi – guitars

Antonio Burzotta – drums

 

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Discography

Dobermann – 2012

Testarossa EP – 2014

Vita Da Cani – 2014

Pure Breed – 2017


TAGS: Dobermann | ElisaAiraghi | intervista | loudd | PureBreed | rock