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SPEAKER'S CORNERA RUOTA LIBERA
05/03/2020
Krashah
Le Interviste di Loudd - Anteprima esclusiva
Krashah non è solo il nome di una band di quattro ragazzi veronesi. È una crew che si riunisce sotto il nome di Wolves Empire. È una band di amici che non si accontenta e sperimenta incessantemente, sondando i limiti dell’alternative metal per andare a sintetizzare un suono che nasce dai Korn fino ad includere sonorità alla Billie Eilish o alla Prodigy. È un progetto che ora sta diventando anche casa di produzione video, sotto il nome di Mose’s Production.

Dopo due anni dal precedente (e bellissimo) Wolves’ Empire (2018) e dal tour che li ha portati a dividere il palco con band del calibro degli A Perfect Circle, a un anno dal primo singolo del nuovo corso “Yorba (Play It Right)” e dalla fortunata cover di Billie Eilish “You Should See Me In A Crown”, e a pochi mesi dalla fine (ci si augura) degli innumerevoli disastri, incidenti e infortuni che hanno funestato la vita della band, i Krashah sono rinati più forti di prima. Nuovo logo, nuovo sound, nuova missione, nuovi video, grandi obiettivi e la stessa bruciante passione di sempre.

Di tutto questo e di molto altro abbiamo parlato con Mattia Corky Conati, bassista e leader della band. Interessante, direte, ma perché adesso? Perché il motivo scatenante di questa chiacchierata è che abbiamo avuto in anteprima assoluta la possibilità di guardare il nuovo e attesissimo video dei Krashah, “P.M.”.

Per vederlo, voi dovrete aspettare ancora 24 ore, giusto il tempo di farvi pregustare il desiderio, ma vi daremo in coda tutti i link per accedervi non appena sarà reso pubblico e, soprattutto, vi forniremo in esclusiva qualche piccola grande anticipazione, che scoprirete solo se continuate la lettura.

 

***

 

Wow ragazzi, ho appena finito di vedere il vostro nuovo e segretissimo video, “P.M.”: che bomba! Sono a malapena tre minuti, ma sembra lo spezzone di un film o il trailer di una nuova serie! Che livello, complimenti!

Grazie mille! Hai centrato il punto, comunque, questo è proprio quello che stiamo cercando di fare: alzare sempre di più la qualità. Sono molto felice che tu lo pensi, inoltre, perché ti svelo il primo segreto: è stato pensato e girato interamente da noi. Spesa zero!

No! Per davvero? Prima ancora di chiederti della trama del video o della canzone, infatti, stavo per chiederti anzitutto chi vi avesse curato la produzione e la regia, sono ottime! Avete sempre fatto dei video di qualità, ma con questo l’asticella si è alzata. Dicci, quindi, chi sono di voi i geni tecnici e creativi che hanno realizzato tutto questo?

Guarda, la storia è più lunga di quanto non si possa pensare, ma cercherò di essere sintetico. Da quando sono nati i Krashah, per la produzione musicale (registrazione e simili) ci siamo sempre rivolti alla stessa persona, Andrea Moserle, ex tastierista degli Upon This Dawning, una band metalcore che aveva avuto un forte successo anche negli Stati Uniti. Lui è un ragazzo italiano che viveva a Verona, così quando ha lasciato la band è tornato e ha aperto un suo studio, e ci ha preso sotto la sua ala. Nel corso del tempo, però, non è più stata solo una collaborazione: Mose è diventato un membro della band, come fosse un quinto elemento. Non suona con noi, certo, ma ci produce i pezzi. Con lui ci chiudiamo in studio anche un anno, pensando insieme a come devono essere le canzoni, ci aiuta a comporle, a scrivere i testi, a fare il mixaggio e quant’altro.

A oggi, però, non dico che fare un bel video sia più importante che fare una bella canzone, ma in un mondo che si basa sempre di più sul consumo e sul lato visuale (vedi Social Network), fare dei bei video e poterne fare tanti, aiuta molto una band a farsi conoscere. E le canzoni avranno più pubblico e possibilità di diffusione.

Il tasto dolente? Ovviamente i soldi. Fare video costa. Quindi assieme a Mose abbiamo pensato di ribaltare la situazione a nostro vantaggio: abbiamo comprato tutta la strumentazione e abbiamo iniziato a farceli da soli. Lui fa da regista e noi ci occupiamo di tutto il resto (attori, vestiti, location, etc.).

Fatto quindi il primo video, ci siamo sorpresi: era buono, molto buono. E le nostre capacità come squadra erano superiori a quanto potevamo aspettarci. Di conseguenza, abbiamo fatto una piccola follia (secondo segreto), ed è nata una nuova azienda: la Mose’s Production. Ora, quindi, oltre ai nostri, giriamo, possiamo girare e gireremo video anche per altre band.

Che notizia! Da band a collaboratori e imprenditori! Immagino vi siate divisi i compiti. Chi fa cosa, all’interno del nuovo grande mondo Mose’s Production?

Sì, per davvero! Io sono socio della Mose’s assieme a Mose, i ragazzi invece ci danno una mano a geometria variabile, a seconda che le produzioni siano per noi o per altri.

Per i Krashah, comunque, rispetto ai video lavoriamo sempre tutti insieme come una squadra: Mose fa da regista e cameramen, io mi occupo di produzione, organizzazione e coordinamento, Gutierrez (il lucista ufficiale dei Krashah [ebbene sì, i Krashah hanno uno specifico ragazzo che si occupa delle luci, e se avete visto un loro live, capirete perché n.d.r.]) sta facendo i montaggi, i “behind the scenes” e le foto sul set e Vanni (batterista) è invece il tecnico della situazione: è come Mc Gyver e se non ci fosse lui a volte non so come faremmo.

Marco (chitarrista) e Edoardo (cantante e frontman) ci danno anche loro una mano, ma sono più presenti nel lavoro con la band che non sul lato tecnico dei video, perché Marco ha ottime competenze sul lato registrazione e produzione musicale, mentre Edo lavora sui testi assieme a Mose.

Iniziamo a parlare del video di “P.M.” [di cui in coda troverete il teaser]. A livello visuale ora sappiamo perché ci sembra un piccolo film, e la storia sembra un avvincente avventura di spionaggio, malaffare, mafia e droga, manco fossimo dentro una serie di Netflix! Di cosa parla?

Il video, anche se i riferimenti al nostro lupo non sono del tutto evidenti, gira sempre attorno al discorso Wolves Empire, e quindi al concetto di fare gruppo e di essere un gruppo, perché “il gruppo fa la forza”. Vediamo infatti un misterioso pacco che passa di mano in mano tra quelli che riconosciamo essere la fazione dei buoni e di cui, oltre a Edo (che dà anche prova attoriale) e agli altri membri della band, fanno parte Gutierrez (il famoso lucista), Erica (una nostra amica) e Luca Accordini (bassista dei Traccia 24 [chi se li ricorda da X Factor? n.d.r.]). Pur di evitare che questo strano pacco non cada nelle mani dei cattivi, molti dei buoni addirittura muoiono, ma questo non li ferma, perché sono una squadra con un obiettivo, e quindi tutti danno una mano per poterlo raggiungere, a qualunque costo, uniti contro il male.

Per sapere cosa contiene il pacchetto e quanti sopravvivranno alla corsa e al massacro, mi sa che i nostri lettori dovranno aspettare di vedere il video.

Rispetto al testo della canzone invece? Rispecchia la storia del videoclip o ha un altro significato? E poi, cosa significa P.M.?

P.M. vuol dire semplicemente “Playable Music” e il testo, sì, parla di qualcosa di diverso. Scritto e curato da Edo e Mose, narra della pazzia interiore che alberga in ciascuno di noi e del limite che ogni uomo ha dentro di sé e con cui deve fare i conti, quello che separa la razionalità dalla follia. Malattia-Prognosi-Cura-Ricaduta, in un loop continuo e peggiorativo.

Cosa c’entra con PM? Beh, l’idea del testo [farina del sacco e delle passioni di Edo n.d.r.] è nata da P.T., l’acronimo di Playable Teaser, un videogioco survival-horror in prima persona ideato da Hideo Kojima e distribuito nel 2014 come teaser interattivo per il nuovo capitolo di Silent Hills, acclamato dalla critica per la sua regia, la cripticità della trama e l'elevata tensione tipica del genere survival-horror.

Wow bellissimo, e bella trovata da nerd!

Parlando dei numerosi cambiamenti intercorsi negli ultimi due anni, invece, il più visibile è sicuramente il logo. Come mai l’avete cambiato? E cosa rappresenta?

Non è stato facile cambiarlo, ma volevamo qualcosa che potesse rappresentare meglio la nostra musica e la nostra identità oggi. Dopo le numerose sfortune degli ultimi anni – l’incendio alla sala di registrazione di fine 2018 che ha distrutto quasi tutta la nostra attrezzatura e strumentazione, il video del nostro singolo, appena registrato, andato letteralmente in fumo per un problema di hardware e perso irrimediabilmente, fino ad arrivare al terribile incidente che ha coinvolto il nostro cantante, e che l’ha visto lottare per mesi e mesi contro dolorose ustioni – abbiamo capito che forse [alla faccia del lupo] l’elemento emergente non poteva che essere il fuoco. Così abbiamo pensato, aiutati dalla nostra amica Benedetta Fasson, di inserire del fuoco entro un logo che fosse più cartonato e malleabile, sia a livello di generi di riferimento sia di colori. Se avessimo scelto di mettere le fiamme verso l’alto sarebbe sembrato una copia della nota marca Trasher, così, ci siamo detti, perché non mettere le fiamme in basso? Così è nato il nuovo logo.

Sia il logo sia la nuova canzone, che possiamo ascoltare nel video, così come le prossime tracce, che ascolteremo nei mesi a venire, ci fanno capire che il vostro mondo non è più solo l’alternative metal e i vostri amati Korn, che evoluzione artistica state percorrendo?

Vero, noi siamo legati e nasciamo dal metal, alternative metal e nu metal soprattutto, dove i Korn sono sempre stati un nostro riferimento importante. Anche loro, però, erano stanchi del metal così com’era, meraviglioso certo, ma sempre lo stesso. Perché quindi non mixare con degli elementi mainstream più contemporanei?

È la stessa domanda che ci siamo posti noi nel 2020. Amiamo il metal, ma perché non poterci permettere di sperimentare, di modernizzare ciò che conosciamo e sappiamo fare, unendolo ad altre ispirazioni musicali quali Billie Eilish, Marylin Manson, Imagine Dragons, Slipknot, Machine Gun Kelly e Prodigy?

Nelle nostre tracce c’è e ci sarà di tutto, anche le sonorità più inattese. Seguiteci e vedrete.

Ho avuto modo di avere una preview anche su alcune delle nuove tracce e devo dire che confermo, la sintesi tra le influenze, anche quelle apparentemente più lontane, è perfetta. Armonica e innovativa al tempo stesso. I toni e il tiro sempre teso, sempre aggressivo, ma a seconda dei momenti o spingendo o diventando sempre più subdolo. Non vedo l’ora che escano anche perché tra alcune delle tracce credo ci sia già la mia prossima canzone preferita… e battere le mie preferite tra le precedenti credevo fosse impossibile!

Oh, grazie mille! Per davvero! Troppo gentile, ne siamo veramente felici.

Noi che abbiamo avuto modo di vedere il primo video siamo già in fibrillazione per i prossimi. Quando potremo aspettarci le prossime sorprese targate Krashah?

Per ora posso dirvi che da qui all’estate usciranno 4 video. “P.M.”, il primo, uscirà domani, mentre i prossimi saranno ad aprile, maggio e giugno. Continueremo a offrirvi nuove canzoni targate Krashah e nuovi video targati Mose’s, quindi rimanete sintonizzati sui nostri canali!

Dal vivo, invece, chi vi volesse vedere, dove può andare?

Al momento abbiamo certe due date: sabato 7 marzo, al Bar All In di Villa Vicentina e venerdì 13 marzo, all’Associazione Defrag a Roma.

I contatti dove possiamo dire ai nostri lettori di seguirvi per notizie, aggiornamenti… e soprattutto il nuovo video di domani?

Certamente, eccoli:

Sito Web: http://www.krashah.com/

Facebook: https://www.facebook.com/Krashah/

Instagram: https://www.instagram.com/krashah/

Youtube: https://www.youtube.com/user/Krashah

Il video sarà disponibile qui sotto a partire dalle 13.30 domani.

Qui intanto potete godervi il teaser: https://www.youtube.com/watch?v=JN-IckYBepk

 


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