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THE BOOKSTORECARTA CANTA
Le cose che non ho
Grègoire Délacourt
2013  (Salani)
LIBRI E ALTRE STORIE
all THE BOOKSTORE
12/11/2018
Grègoire Délacourt
Le cose che non ho
L’essenza della vita è nelle piccole cose.

Dice un vecchio adagio che le lacrime più amare sono quelle versate per le preghiere esaudite. Sì, a volte succede che la gioia per una svolta inattesa del destino svanisca in fretta di fronte alla possibilità concreta di realizzare un sogno, lasciandoci smarriti e confusi. È ciò che accade a Jocelyne, nota come Jo, una donna semplice, sensibile che conduce una vita serena in un piccolo paesino. A quarantasette anni si ritrova a gestire una merceria, “Mani di fata”, che le consentirà di tirare avanti e conciliare il lavoro con la sua vita familiare fatta di tenerezza e dedizione nei confronti di suo marito Jocelyn e i suoi figli.

La felicità di Jo è fatta di cose semplici e gesti quotidiani. Presto tutto si infrangerà. A dissolvere il mondo di Jocelyne sarà proprio ciò che potrebbe cambiare quel mondo e renderlo perfetto secondo la gente comune ma non per Jocelyne. Improvvisamente alla sua vita è concessa la possibilità di cambiare. Jocelyne per caso, spinta dalle amiche, gioca al lotto e vince una cifra esorbitante di soldi che potranno migliorare la sua vita, permettendole di concedersi lussi e cose materiali che prima si sarebbe solo sognata. Jocelyne viene assalita dalla paura di gestire una nuova esistenza che non ha chiesto di avere perché ciò che davvero conta per lei sono i suoi affetti e l’amore di suo marito.

Ma siamo sul serio sicuri di conoscere chi amiamo e chi sta al nostro fianco? Accecato dal potere dei soldi Jocelyn, il marito di Jo, ruba il suo assegno e scappa di casa. Jo affranta dal dolore e dalla delusione dovrà rivoluzionare la sua esistenza, sempre con semplicità e dando valore alle vere relazioni umane. Condurrà una nuova vita in coerenza con ciò che è e con i valori che la rendono unica.

Grègoire Delacourt in questo romanzo riflessivo scrive che “I nostri bisogni sono i piccoli sogni quotidiani; sono le nostre piccole cose da fare che ci proiettano verso il domani, e il giorno seguente, nel futuro; sono quelle cose di poco conto che ci completano la settimana e ci permettono di pensare che saremo ancora vivi”. Dalle sue parole si può cogliere l’importanza delle piccole cose nella nostra esistenza. In esse è custodita l’essenza del nostro essere che ci rende speciali come Jo, che non si adatta alla società capitalista e individualista odierna.

“Le cose che non ho” ci esorta a riflettere su ciò che veramente conta nella nostra esistenza. Un giorno potremmo vincere al superenalotto e permetterci tutto ma se la nostra vita è priva di affetti, passioni, sogni, nessun bene materiale può darci la felicità a cui tanto aspiriamo. Le nostre esistenze si arricchiscono grazie a tutto ciò che è intangibile, immateriale e che ci fa stare in coerenza con tutto ciò che siamo. Il personaggio di Jocelyne ci insegna tanto grazie alla sua vita semplice ma ricca di ideali e sogni. Il romanzo è scritto in maniera semplice e lineare. Il lettore segue con facilità la vicenda narrata e grazie al flusso di coscienza può identificarsi facilmente in Jocelyne. Un romanzo da leggere tutto d’un fiato, altamente riflessivo e educativo.