L’album è composto da otto tracce scelte dall’autore pescando nel proprio cassetto dei tesori, che hanno visto la luce dopo un lungo lavoro di arrangiamento e ridefinizione, sia nei testi che nel sound, con la produzione artistica di Michele Anelli.
Nonostante appartengano a differenti momenti di vita, anche artistica, è chiara l’intenzione di voler creare un album il più possibile omogeneo e coerente.
Non aspettatevi assolutamente i riff distorti e le sonorità de Il Vile: Maio, liberatosi dalle vesti di frontman, ci fa scoprire un lato intimo e cantautorale di tutto rispetto.
Il genere potremmo definirlo garage/alternativo, gli echi dell’undergroud italiana anni ’90 sono palesi, soprattutto nei pezzi più diretti e rock, mentre il sound è sporco, talvolta disturbato e disturbante ma alla fine, ammetto dopo qualche ascolto, ben si addice alle liriche e alle atmosfere intime e malinconiche (rese meravigliosamente tanto reali grazie a un’interpretazione davvero convincente e sincera), anche se rimane il dubbio di come qualche brano più melodico avrebbe potuto suonare con un arrangiamento meno alternativo e dissonante.
Sono diverse le canzoni che meritano una particolare attenzione, su tutte la title track, assolutamente rappresentativa dei percorsi lungo i quali Maio ha intenzione di portarci: suoni distorti, ritmo che incalza la linea melodica e un testo quanto mai attuale.
“L’Assassino di Emily” e “La Lettera (che non vi ho mai scritto)”, tra folk rock e arrangiamenti grunge, in un’atmosfera sussurrata e intima così rara da trovare nel circo attuale della produzione musicale italiana, si alternano a pezzi più diretti e urlati, interessanti ma che necessariamente sanno di già sentito, come “Giuda (la condanna)” e “Ombra”, per arrivare al capolavoro finale de “La Menzogna Del Tempo Che Guarisce”, sicuramente apice cantautorale dell’album.
In questo esordio solista Maio inizia quindi a tracciare un percorso personale che speriamo trovi una continuità e un’evoluzione ma che già ora merita sicuramente la giusta risonanza e tutta la nostra considerazione.