Don Winslow è un tipo eclettico, autore di successo di libri noir, uno tra i più apprezzati negli ultimi decenni. Lo scrittore è stato in passato investigatore privato, perito per diversi tipi di assicurazione, guida di safari, consulente per studi legali e altro ancora; tutte esperienze che Winslow sfrutta per dotare di un'aura di grande credibilità tutti i suoi romanzi, caratteristica che non manca di emergere nemmeno dalla lettura di questo La lingua del fuoco.
Il titolo del libro (anche se in originale è tutt'altro, California Fire and Life) è il nome della compagnia assicurativa per la quale lavora il protagonista e può essere inteso in due differenti accezioni. La prima è quella più fisica: la fiammata, sfogo visibile di un incendio tanto spettacolare quanto spietato e letale, compagna di fumo e calore; la seconda è metaforica, intesa come la lingua che il fuoco parla per raccontarci cosa è successo: da cosa è stato innescato, quali danni ha fatto, se e quanto si è sviluppato in fretta, se è stato spontaneo o provocato.
"La lingua del fuoco" è quell'insieme di indizi e di osservazioni, resti e conseguenze, che possono servire a un occhio esperto per capire la dinamica degli eventi, processo fondamentale per chi come Jack Wade, il nostro protagonista, ha come compito proprio quello di raccogliere informazioni sugli incendi nelle proprietà assicurate con la compagnia per la quale lavora.
Jack Wade è un perito della compagnia assicurativa California Fire and Life, lavora nel ramo incendi e il suo compito è quello di capire se questi sono spontanei, nel qual caso la compagnia risarcisce i suoi assicurati senza fare troppe discussioni, o dolosi, spesso appiccati dagli stessi proprietari proprio per truffare l'assicurazione e incassare cifre molto ingenti. Alle sue spalle Jack ha un passato da poliziotto, sempre dedicato alla sezione incendi, un'esperienza che lo ha costretto in un'occasione a piegare le regole a fin di bene allo scopo di proteggere un testimone che rischiava grosso, cosa che gli è valsa l'allontanamento dal corpo di polizia e gli ha aperto l'occasione per lavorare per la California Fire and Life grazie anche all'interessamento di Billy "Porca Puttana" Hayes, il dirigente della sezione californiana dell'assicurazione che ha visto in Wade un ottimo elemento da portare in forza all'azienda.
In virtù della passata esperienza in polizia, di una preparazione nella materia di altissimo livello e di una dedizione al lavoro già sviluppata fin da ragazzo quando lavorava nell'impresa edile del padre (altra esperienza preziosa nei casi di incendi alle proprietà), Jack Wade è considerato uno dei migliori periti del fuoco in circolazione.
È proprio lui che andrà a valutare la situazione al 37 di Bluffside Drive, vicino alla spiaggia di Dana Strands dove Jack ama fare surf, qui una villa di lusso è bruciata con all'interno la proprietaria, Pamela Vale, da poco separatasi dal marito Nicky; sul luogo Jack trova già Brian "accidentale" Bentley, un poliziotto pigro al quale non interessa la verita sugli eventi quanto togliersi di torno il prima possibile per andare a giocare a golf. L'indagine che si aprirà sarà per Jack tutt'altro che facile e ben presto diverrà parecchio pericolosa.
Ancora un buon romanzo per Don Winslow, tornano un protagonista con la passione del surf e l'ambientazione vicina all'oceano come ne L'inverno di Frankie Machine. Winslow dedica diverse pagine alla descrizione dell'argomento portante, il fuoco, dando un bel resoconto sulle dinamiche degli incendi, sulle tracce che questi lasciano, sulla formazione del protagonista portando il lettore a conoscenza (parziale ovviamente) di quella lingua del fuoco esplicitata nel titolo italiano.
Il ritmo è ottimo e la costruzione dei personaggi ben approfondita con ampi squarci sul passato sia del perito Jack Wade, sia su quello dell'antagonista Nicky Vale, non mancano nemmeno le sorprese e i colpi di scena necessari per un titolo di genere come questo. La scrittura di Winslow garantisce una giusta dose di coinvolgimento, i capitoli sono brevi, l'incedere fluido, lo scrittore di New York ha un ottimo approccio alla descrizione dei luoghi, del vissuto che si respira in essi, creando cartoline di luoghi che si finisce per voler visitare.
Lo scrittore si conferma tra le penne più interessanti nel panorama del thriller, per quel che riguarda la costruzione delle storie Winslow ricorda in qualche misura il Michael Connelly di Bosch, ottimo anche lui, entrambi produttori di intrattenimento di qualità senza cadute di tono. Per i fan del genere lettura più che consigliata.