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TRACKSSOUNDIAMOLE ANCORA
25/02/2018
Ritchie Valens
La Bamba
Ciascuno di noi avrà ascoltato, ballato e cantato a squarciagola, almeno un centinaio di volte nella vita, il testo de La Bamba, senza avere però la più pallida idea di quale fosse il significato della canzone. Che è scapigliata, concitata, ritmatissima, ma che a dispetto della giocosa velocità è in realtà una sorta di promessa d'amore, un canto nuziale di eterna fedeltà.

Per Ritchie la musica è tutto. A casa, i suoi genitori ascoltano per ore folk messicano e impazziscono letteralmente per quei gruppi vocali, tanto in voga negli anni '50, che cantano doo woop e r'n'b. E poi, il piccolo Valens va in brodo di giuggiole ogni volta che la radio passa canzoni di quel nuovo genere musicale che fa ballare tutti i giovani americani e che chiamano rock’n’roll. Fatto sta, che quando gli regalano una vecchia chitarra, gli pare di aver toccato il cielo con un dito, e se ne va in giro dalla mattina alla sera a strimpellare tutto quello che gli viene in mente. Poco importa, poi, se la sua chitarra di corde ne ha solo due e per comprarsi le altre deve risparmiare sulla paghetta settimanale: Ritchie suona comunque bene e ogni giorno che passa la tecnica migliora. Suona e sogna, Ritchie, e ha questa fissa, questo pensiero costante, di scrivere una canzone che lo renderà famoso.

Quando inizia a frequentare il liceo è già considerato una piccola star, dal momento che dove c'è una festa, lui è lì, a suonare per tutti. Ed è dotato di un carisma così suadente e di un sorriso così contagioso, che in breve tempo viene notato e arruolato come leader dei Silhouettes, una rock band locale che conosce una certa notorietà nei dintorni di Los Angeles. 

Il giorno in cui Bob Keane, proprietario della Keen Records, lo sente suonare, Ritchie realizza il sogno della sua giovane vita. Assunto a tempo pieno fra gli artisti della casa discografica, nell'estate del 1958, Valens pubblica il suo primo singolo, Come On, Let's go! e, in men che non si dica, diventa una vera e propria rockstar: la canzone vende 500.000 copie e porta il giovane messicano a girare l’America in un lungo tour di successo. Quando rientra in studio di registrazione, Ritchie porta a compimento la composizione di Donna, un vecchio brano che aveva iniziato a scrivere nei primi anni di liceo con l'intenzione di dedicarlo alla sua ragazza di allora, Donna Ludwig.

Nel contempo, ha una stramba intuizione: sul lato B del 45 giri, inserisce la versione rock de La Bamba, una canzone folk messicana cantata interamente in spagnolo. A dir la verità, non ci crede molto (chi mai potrà comprare un singolo in lingua ispanica e che affonda le sue radici musicali in una cultura lontanissima da quella americana?), ma segue comunque il proprio istinto. Mentre Donna arriva alla numero 2 delle charts statunitensi, La Bamba si attesta a fatica alla posizione numero 22. Eppure, nonostante lo scarso successo iniziale, quel divertentissimo huapango messicano diventerà una delle canzoni più conosciute e vendute della storia, tanto che nell'immaginario collettivo Valens e La Bamba saranno considerati per sempre sinonimi.

Ciascuno di noi avrà ascoltato, ballato e cantato a squarciagola, almeno un centinaio di volte nella vita, il testo de La Bamba, senza avere però la più pallida idea di quale fosse il significato della canzone. Che è scapigliata, concitata, ritmatissima, ma che a dispetto della giocosa velocità è in realtà una sorta di promessa d'amore, un canto nuziale di eterna fedeltà.

In Messico, infatti, La Bamba era una canzone che gli sposi interpretavano durante il loro matrimonio, cimentandosi in un difficilissimo ballo, i cui rapidi e complicati passi rappresentavano la metafora delle difficoltà della vita. La capacità di affrontare all'unisono le ardite movenze della danza ("Para bailar La Bamba se necesita una poca de gracia”) dimostrava per similitudine quella che era, e sarebbe stata, la perfetta sintonia della coppia anche di fronte agli imprevisti dell'esistenza. Insomma, meglio si ballava la canzone (soprattutto quando, verso la fine, il ritmo si fa più incalzante e nella versione rock Valens canta "Arriba, arriba!", cioè veloce, veloce) più era evidente che i due coniugi fossero fatti l'uno per l'altra. Un matrimonio che, oltre alle serratissime movenze del ballo, doveva la propria riuscita anche al giuramento di amore eterno fatto dall'uomo alla donna e contenuto nelle parole: "Yo no soy marinero, soy capitan!"(che significano più o meno: nessuna promessa da marinaio, io prometto come un ufficiale, sono un uomo d'onore).

Per la cronaca, Valens non riuscì mai a godere del successo della canzone che lo consegnò alla gloria. Quattro mesi dopo la pubblicazione del singolo, la notte del 3 febbraio 1959, l'aereo su cui stava viaggiando, in compagnia di Buddy Holly e Big Bopper, si schiantò in un campo di grano in prossimità di Clear Lake. Ritchie aveva solo diciassette anni, ma era già entrato di diritto nella storia della musica popolare statunitense. Tanto che, quel fatidico giorno, viene ricordato negli annali del rock come "The Day The Music Died", il giorno in cui la musica morì.

Tra le migliori cover de La Bamba merita un cenno quella interpretata dai Los Lobos nel 1987 e inserita nella colonna sonora del film che porta il nome della canzone e che racconta la storia dello sfortunato Ritchie.