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MAKING MOVIESAL CINEMA
Knives Out - Cena con Delitto
Rian Johnson
2019  (Leone Film Group / 01 Distribution)
COMMEDIA THRILLER
all MAKING MOVIES
24/01/2020
Rian Johnson
Knives Out - Cena con Delitto
Perché vi ho riuniti tutti qui, mi chiedete? Mi sembra ovvio, non li avete mai letti i gialli di Agatha Christie? Non li avete mai visti nei loro millemila adattamenti? Non avete mai guardato una puntata de La signora in giallo? No?

E cosa facevate all'ora di pranzo delle vostre estati passate?
Confessate!
No, tranquilli, non è per questo che vi ho riunito qui.
Ma è per capire chi di voi è il colpevole.
Chi di voi non è riuscito a farmi apprezzare a dovere Knives Out?

Partiamo da te, Cast.
Di prim'ordine, non c'è che dire.
Nomi che fanno girare la testa e che da soli fanno il Trailer.
Daniel Craig, Chris Evans, Ana de Armas, Jamie Lee Curtis, Toni Collette, Don Johnson, Michael Shannon, Lakeith Stanfield, Katherine Langford, Jaeden Martell e Christopher Plummer.
Wow!
Un cast soprattutto azzeccato, con chi è sopra le righe che lo è volutamente, con chi è dimesso a farlo un gran bene.
Ma si stagliano fra tutti loro: la bellissima e bravissima Ana de Armas, il gigioneggiante Daniel Craig e quel menefreghista di Chris Evans.
No, non c'è niente da dire su di te, Cast.
L'alibi è ben consolidato.

Passiamo a te, Storia.
Sei intrigante, hai un buon ritmo, sei arricchita da personaggi ben disegnati, che nascondono ovviamente i loro segreti.
Non sei così originale, bisogna ammetterlo, perché i richiami alla Christie, alla Fletcher (con tanto di omaggio) si sentono tutti.
Volutamente, okay, ho capito.
Ma in questa morte misteriosa di un capofamiglia/despota, di un padre ricchissimo e di un giallista di prim'ordine non tutto quadra.
Forse sono i troppi colpi di scena con cui alla fine si sfinisce lo spettatore?
Forse è la lunghezza del racconto in sé?
No, cara la mia Storia, non sei ancora esente da sospetto.

Infine abbiamo lei, Rian Johnson e il suo comparto tecnico.
Che dirle, si è riciclato un gran bene quest'anno!
Dopo le critiche di due anni fa sono tutti saliti sul carro del meno peggio a difendere il suo Capitolo VIII  di Star Wars e ad applaudire a questo suo giallo ad incastro perfetto.
Ma com'è che io questa perfezione non l'ho sentita?
Non per colpa dell'ambientazione, quella villa così inglese.
Non per colpa degli abiti, così retrò
Non per il montaggio e il ritmo decisamente stuzzicanti.
Non per come ha saputo dirigere un cast e piazzare tanti indizi, tanti oggetti e oggettini a fare da ulteriore sottotesto alla storia.
Forse è che in questo gioco il primo a divertirsi è stato lei?
E si è divertito così tanto da non avere mezze misure, da non sapere quando fermarsi, quando dire basta?
Così abbiamo tante svolte, tanti colpi di scena, tanto sangue sparso.
Sì, è questo suo entusiasmo a mettere in difetto, coinvolgendo anche la storia a cui ha lavorato per tutti questi anni.
Vi dichiaro colpevoli, allora: Storia, Rian, mi avete lasciato fuori da questo gioco, mi avete anche spossato. Con un eccesso che non era necessario.


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