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REVIEWSLE RECENSIONI
27/08/2024
The Warning
Keep Me Fed
Quarto album in studio (il secondo per una major) del power trio messicano The Warning, "Keep Me Fed" rimastica il classic rock attraverso un suono moderno e vibrante passione.

Si afferma continuamente che il rock è morto, eppure ho come l’impressione che il genere goda ancora di ottima salute. Non sono solo i pienoni ai concerti eventi, che anche quest’anno hanno riempito stadi e arene di appassionati di ogni età. Ciò che fa veramente la differenza è il ritorno sulle scene di grandi gruppi del passato che sembrano aver trovato l’elisir di eterna giovinezza (l’avete ascoltato l’ultimo album dei Deep Purple?) e il proliferare di nuove band che esplorano un suono antico con entusiasmo, idee e piglio moderno.

E’ questo il caso del power trio messicano che prende il nome di The Warning. Forti del potere della sorellanza e di un profondo amore per il classic rock, le Warning sono un gruppo rock emergente che, in circolazione da qualche anno, si sta conquistando sempre più visibilità e interesse da parte di pubblico e critica.

La band, composta dalle sorelle Daniela, Paulina e Alejandra Villarreal, suonano rock fin da quando erano bambine e vivevano a Monterrey, in Messico. Nel corso degli anni, sono stati in grado di trasformare i loro sogni d'infanzia in realtà, facendosi un nome attraverso singoli e video su youtube (virale la loro cover di "Enter Sandman" dei Metallica), suonando, poi, in tour, al fianco di artisti come Foo Fighters e Muse.

Il loro profondo legame e la ferocia tipica di chi vuol emergere a tutti i costi sono stati il carburante nobile di una carriera in ascesa e la forza propulsiva per comporre i brani del loro quarto album (il secondo per una major), composti durante le pause di tour estenuanti.

Keep Me Fed è il disco di una band che ha raggiunto un ottimo livello di maturità, che guarda al passato, certo, ma rilegge l’hard rock dei giorni di gloria, togliendo la polvere accumulata nei decenni, per forgiare un suono moderno, potente, dinamico e brillante. Dodici canzoni, in cui manca forse il singolo che le possa condurre all’affermazione definitiva, ma che suonano compatte, vibranti, a volte attraversate da quell’urgenza che è l’arma più affilata della giovinezza, altre, invece, incastonate in melodie di facile presa che svelano, tra chitarre rombanti, una consapevole attitudine pop.

Le tre sorelline, poi, suonano bene, la produzione insuffla energia in ogni nota, e anche sotto il profilo delle liriche (date un’occhiata al booklet del cd) si percepisce la volontà di lanciare un messaggio e di tenersi lontano da facili slogan e banalità assortite.   

In scaletta, si trovano, ad esempio, diverse canzoni che trattano il tema del diventare una versione diversa di se stessi per compiacere qualcun altro. In "Satisfied", ad esempio, è possibile ascoltare versi come: "Come una macchina, completerò, obbedirò, perfezionerò ogni mia mossa, ogni mia parola, finché non rimarrà più nulla di me". Niente male per tre giovani ragazze, a cui, forse, manca ancora un po’ di furbizia, ma che sembrano ben indirizzate verso un radioso futuro.

Le belle canzoni, poi, non mancano: l'orecchiabile e grintosa "Six Feet Deep" apre il disco, infilando la quinta e graffiando i padiglioni auricolari, "S!ck" è un altro convincente esempio di rock moderno, potente e melodico al contempo, e se "MORE" e "Satisfied" pagano debito ai Muse, dichiarata fonte d’ispirazione del trio messicano, "Escapism" si veste di malinconici abiti pop, che dimostrano la capacità delle Warning di scartare dal percorso principale.

Sotto il profilo musicale, le tre sorelle mandano a memoria uno schema solido ma non immutabile, in cui convivono ritornelli innodici, dinamici intrecci vocali, tempi che accelerano e rallentano, creando sensazione di vertigine, accentuato, poi, nel contrasto fra chitarre feroci e melodie che accendono la luce su diversi momenti che risultano maggiormente cupi (le chitarre ribassate di "Sharks", il cui tanfo sulfureo rimanda ai Korn). 

Coloro che hanno amato l’esordio delle Gems, o sono fan di Halestorm e Pretty Reckless, troveranno in Keep Me Feed un altro motivo per sorridere e un disco da mandare a memoria per attizzare il sacro fuoco del rock che, a dispetto di quel che si dice in giro, sembra essere più vivido che mai.