“Io me ne sto fermo ad ascoltare è una canzone dedicata agli spiriti della notte partiti per lande lontane riconciliati con la loro essenza più pura, cosmica natura, fiancheggiano alberi e bestie selvagge, si mostrano a chi è aperto all’ascolto dell’immateriale e innaturale senza paura dell’iniquo astrale” – C+C=Maxigross
Io me ne sto fermo ad aspettare è il secondo singolo che anticipa il nuovo album dei C+C=Maxigross, in uscita nel 2023. Il brano, come il precedente, ci offre un ulteriore assaggio di quello che sarà il nuovo lavoro in studio del collettivo e, quindi, del loro rinnovato percorso discografico. Di nuovo, gli stilemi che hanno reso iconico il sound della band ci sono tutti, ma in questo secondo
brano si arricchiscono di una vena pop inedita. Le sonorità psichedeliche e l’attitudine folk fanno da terreno fertile su cui si inserisce armonicamente un ritornello a presa immediata, che rende il brano sorprendentemente pop.
Il singolo, infatti, è forse la traccia più rappresentativa della nuova linea artistica intrapresa dai C+C=Maxigross, sempre fedeli alla loro identità, ma oggi con una rinnovata voglia di sperimentare e accogliere in loro sonorità sempre più attuali – sempre guidati dal loro istinto.
BIO
L’ultima uscita discografica del collettivo C+C=Maxigross risale a novembre 2020, quando pubblicarono per la loro etichetta personale (TEGA) l’album SALE, inizialmente disponibile sulla piattaforma Bandcamp esclusivamente previo pagamento.
Nel frattempo, negli ultimi due anni sono usciti vari lavori solisti dei membri del collettivo come Crudo di CRU e La via di un pellegrino di Tobjah, entrambi pubblicati dalla loro etichetta TEGA nel 2022, e fondamentali per comprendere il percorso che ha portato i C+C=Maxigross a questa nuova fase.
In seguito alla pandemia i C+C=Maxigross hanno portato avanti un’attività dal vivo “di decrescita felice”, suonando esclusivamente per le realtà che hanno contattato spontaneamente e direttamente il gruppo, senza intermediari di alcun genere, come booking, agenzie, mgmt, ottenendo così una selezione naturale di eventi speciali motivati nell’invitare personalmente il collettivo, al di fuori delle logiche di promozione e delle tendenze del mercato discografico. Per la
cronaca i concerti sono stati 15 (compresi festival rinomati internazionalmente come il Beaches Brew di Marina di Ravenna e nazionalmente come Borgofuturo a Macerata).
Il singolo Ooh, and it makes me wonder è il primo singolo che anticipa l’imminente uscita del nuovo album dei C+C=Maxigross, seguito dal secondo Io me ne sto fermo ad aspettare. Sono stati scritti da Niccolò Cruciani (CRU) e Tobia Poltronieri (Tobjah), suonati e prodotti dai due assieme a Francesco Ambrosini (Duck Chagall, membro co-fondatore del collettivo), nello Studio Tega (nel quartiere Veronetta a Verona) dove i C+C=Maxigross hanno prodotto gli ultimi loro tre dischi, e sono stati masterizzati da Carl Saff (Chicago, USA), con cui avevano già lavorato ai tempi dell’ep d’esordio Singar nel 2011, e che negli ultimi anni si è fatto notare in Italia per il lavoro su DIE e IRA di IOSONOUNCANE.