Track by Track
Oh, Girl!
Inizialmente nato e pensato come Intro, mi rendo successivamente conto che aveva tutta una sua personalità e per questo meritava di avere un titolo degno di nota.
Questo brano apre il mio primissimo progetto solista proprio perché rappresenta un risveglio, un invito a farsi sentire dopo un lungo silenzio.
Ragazza, sei pronta?
"Oh girl" racconta del bisogno di dare inizio a qualcosa: il mio disco.
In The Dark
Il 25 maggio 2020 in America muore George Floyd. La città di Minneapolis brucia ancora adesso per questo episodio di cronaca.
"In the dark" nasce di getto, è un pianto collettivo che cerca di rispondere alla domanda: perché il mondo è ancora così? È il sound intimo dei miei pensieri, l’elaborazione personale della rabbia e del dolore di fronte all’ingiustizia.
Nessuna parola, perché forse non ce ne sono più. Restiamo sospesi, in silenzio.
È il primo brano che ho fatto uscire in assoluto come Giulia Impache quindi ci sono affezionata. Ho modificati alcuni aspetti e ho volutamente scelto di inserirlo nel disco perché racconta molto bene il mio percorso artistico di ieri, di oggi e di domani.
(I’m) looking (for) life
Di solito quando creo un brano prima nasce la melodia e la struttura armonica, poi penso a un tempo e, solo dopo, arrivano le parole e insieme a Jacopo arrangiamo e produciamo il tutto.
Questo brano, invece, è nato in modo diverso. Dal trasporto di Jacopo per la Drum Machine, ho creato un giro armonico su cui è nata spontaneamente una melodia articolata da parole inventate.
Nasce così "Looking life", con una melodia che pare un incontro tra le colonne sonore di David Lynch e Robert Wyatt.
La parte più dura era metterci sopra un testo ma dopo il silenzio, la rottura. L'improvvisazione, il ritmo, le progressioni armoniche e una melodia incalzante mi hanno stimolata all’azione.
Ho iniziato così a scrivere un testo che racconta di una situazione lavorativa personale un po’ scomoda.
"Looking life" narra quella sottile e fastidiosa sensazione di essere presi in giro e di sentirsi impotenti, ma è anche la determinazione che finisca e non ricapiti mai più.
Quello che (Outside)
La voce, la mia, come strumento per abbattere le mie barriere personali.
Cantare mi ha salvata da una timidezza letale spesso fraintesa come arroganza e superiorità.
La timidezza fa sbagliare le parole. Confonde le intenzioni. Ci ammutolisce.
Insicurezza e timidezza a volte aleggiano su di me, oscurando la mia luce. La voce è l’unico modo che ho per sconfiggerle. Per non essere fraintesa.
Solo con il canto posso davvero esprimermi, essere me stessa, conoscermi e anche proteggermi.
Quando canto, respiro.
Ho scelto questo pezzo come uno dei singoli del disco perché è uno dei più personali. Affronta un tema a me molto caro e spero possa fare da riparo per chi vive o ha vissuto situazioni come ansia, attacchi di panico e momenti di vulnerabilità.
Life is Short
"Life is short" nasce nel 2019 dopo un periodo difficile ed è il primo brano del disco che ho scritto ed eseguito in pubblico da sola.
Il titolo trae le sue origini da un brano a me molto caro: "We Can Work It Out" dei Beatles, band che ha influenzato molto la mia musica.
“life is very short and there’s no time for fussing and fighting my friend”
"Non perdiamo tempo e accettiamoci".
La mia prima volta, il mio mantra d’accettazione.
Occhi
"Occhi" è il brano con cui mi sono avvicinata alla musica antica, al madrigale. L’ho scelto come singolo perché è un nuovo capitolo del mio percorso musicale, il tentativo che prova a conciliare tutto quello che sono i miei ascolti.
Abbiamo passato un periodo della nostra vita in cui erano solo gli occhi a parlare.
Gli occhi cambiano, patiscono in silenzio, gli stessi occhi che io ho voluto.
Ogni cosa
Immagina il puro divertimento tra tre innamorati dell’elettronica e della musica da club: è "Ogni Cosa".
Please
"Please" è una riflessione sull'incontro uomo-natura.
La speranza e la necessità di una nuova terra capace di trovare un nuovo ritmo.
Sailor (for fin)
"Sailor" è il brano con cui ho scelto di chiudere il disco. Un viaggio che non ho affrontato da sola. Come un capitano circondato da validi marinai, senza di loro tutto può affondare.
Bonus track | When my eyes
La decisione di inserire questa traccia come bonus track nasce dal fatto che durante un live abbiamo suonato questo brano composto da Jacopo.
Nonostante esca dalla narrazione del disco, per me questo pezzo riveste un ruolo cruciale a livello musicale: è il punto di arrivo tra le produzioni elettroniche sperimentali di Jacopo acquafresca e andrea marazzi e la mia musicalità fortemente radicata nella melodia e nell’etereo.
Una linea sottile di voce si poggia delicata su una base elettronica portata al suo estremo.
Dopo due anni di lavoro insieme, Jacopo e io ci siamo innamorati di questo brano per la sua saturazione elettronica, unita ad accordi molto semplici su cui si insinua una melodia cinematica. La soundtrack di un film sulla sopravvivenza e sulle esperienze di vita.
"Quando i miei occhi sono chiusi
nella mia mente io mi perdo.
Senti la linea sottile tra me e me.
Quando come un* bambin*
tu sai scegliere la tua strada".
Crediti