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REVIEWSLE RECENSIONI
07/07/2020
Cro-Mags
In The Beginning
Nessuna pausa, nessuna salvezza. Solo pura lotta suburbana a testa bassa, velocità alla chitarra, percussioni serrate e ritmi violenti. A vent’anni dall’ultimo disco torna uno dei nomi fondamentali della scena hardcore newyorkese: i Cro-Mags.

Qui si parla di puro New York Hardcore (NYHC), ovvero di quell’ondata di hardcore (la seconda) scoppiata nella Grande Mela dal 1985 e a nomi che, per chi segue la scena, non possono che essere Agnostic Front, Youth Of Today, Murphy’s Law e, ovviamente, Cro-Mags. Non te ne intendi di hardcore? Beh, sappi solo che gruppi come Metallica e Green Day o personaggi come Dave Grohl parlano dei Cro-Mags come una di quelle band che ha avuto un’influenza innegabile sulla loro crescita.

Chi sono quindi i Cro-Mags? La sintesi più estrema si ridurrebbe a due sole parole: Harley Flanagan. A soli 12 anni vive da protagonista la prima ondata hardcore di New York suonando la batteria per i The Stimulators e frequenta già regolarmente locali come il CBGB e il Max’s. A 14 anni passa al basso e alla voce e fonda i Cro-Mags, la prima band a fondere l’hardcore punk con il trash metal e a portare nella scena un’attitudine più dura e combattiva, proveniente dal mondo delle arti marziali. Harley è infatti cintura nera di Brazilian jiu-jitsu ed è vegetariano dal 1982. Nel 1986 i Cro-Mags entrano nella leggenda pubblicando il fondamentale Age Of Quarrel, di cui Flanagan si è occupato integralmente, scrivendo tutta la musica, suonando tutti gli strumenti e cantando. Un quadretto è sufficiente a darti l’idea della band e del suo frontman?

Il gruppo ha subito molti cambi di formazione e Flanagan è stato l’unico proprietario del nome della band sin dagli anni Novanta, oltre che il principale scrittore e unico membro presente in ogni album. Tra gli anni Novanta e Duemila, però, vi sono state due diverse versioni dei Cro-Mags in circolazione: una con Flanagan e una con John Joseph, voce della band negli anni Ottanta. Nell’aprile 2019 finalmente l’accordo: ad Harley i diritti esclusivi sul nome Cro-Mags e a John e Mackie (batterista) il nome di “Cro-Mags JM”.

Dopo quasi vent’anni da Revenge (2000), Flanagan è quindi finalmente tornato a fare musica sotto il nome di Cro-Mags, accompagnato da chitarristi come Rocky George (ex Suicidal Tendencies) e Gabby Abularach (chitarrista del supergruppo trash metal Voodoocult, noto per aver avuto tra le sue fila musicisti di rilievo come Dave Lombardo, Chuck Schuldiner dei Death e Mille Petrozza dei Kreator) e dal batterista Garry "G-Man" Sullivan. Con la nuova formazione, già dalla metà del 2019, i Cro-Mags fanno qualche nuova data in supporto ai riuniti Misfits e un tour europeo in autunno per i trent’anni da Best Wishes.

Il nuovo album, In The Beginning, diventa quindi il simbolo di un nuovo inizio, che però - inevitabilmente - guarda al passato e alla storia dei Cro-Mags nei fini e nella musica, al fine di riaffermare la propria identità. Con questo nuovo disco Flanagan celebra la sua New York e lo spirito hardcore che vive nella sua città e nelle sue vene. Tra una mitragliata di chitarre trash metal e delle percussioni che non lasciano respiro, Harley parla delle strade di New York City, in cui agli esordi si abitava tra case occupate ed edifici bruciati e ci si scheggiava i denti nel pogo dei club, e dell’imperterrita voglia di lottare e rialzarsi in piedi dopo ogni caduta, che caratterizza il più puro e combattivo spirito hardcore.

Non farsi mai abbattere e non essere mai una vittima, anche se la vita ci mette in ginocchio o non ci sembra giusta, anche se soffriamo, anche se è difficile, mai smettere di combattere, mai arrendersi. L’hardcore è duro, ma a volte la vita che affrontiamo lo è di più. In alto la guardia e fierezza nello sguardo, sorridi all’avversario e sii fiero delle cicatrici, non sei solo nella guerra: qui c’è chi combatte da cinquant’anni ed è ancora in prima linea, per dirti che nemmeno tu devi mollare e che nel frattempo, alla musica che ti dia la giusta carica per affrontare il mondo, ci pensa lui.


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