Lo diceva anche Louise Brooks, mitica attrice del muto americano, vittima della nascente industria del parlato e coscienza critica e sprezzante di Hollywood: “Cos’è il cinema d’oggi? Niente. Gli spettatori vengono educati a dimenticare il passato e ad accettare solo il presente. L’ultima cosa è la migliore, e basta”.
Il capitalismo attuale, ridicolo e meschino, macera se stesso nell’eterno presente. Solo il presente ha valore. Il passato, proprio perché è passato, non vale più. Il futuro, invece, non esiste.
Se fosse solo così…
Purtroppo la piccineria del presente, la spaventevole idiozia a esso connaturata, è un tumore che si estende anche al passato, lo divora, lo rende simile all’oggi; al contempo la scipitaggine del presente aggredisce anche il futuro, esclusivamente inteso come eterna ripetizione dell’attimo perfetto: il presente stesso.
La foto in alto (del 2015) distrugge in un colpo due generazioni della nuova canzone napoletana: Pino Daniele, idiotizzato in un rimpianto da santino, e James Senese, di cui si cancellano i tratti più eversivi per riproporlo quale sanguigno interprete da basso folclore.
Il presente (Jovanotti e Ramazzotti) metastatizza ogni cosa con ferocia nichilista, insulsa e ridanciana.
E questi due, ricordiamolo, sono delle nullità. Lascio a voi presagire la potenza dell’operazione a livello internazionale. Lo ripeto: ogni dissenso serve in tempi di totale dittatura.
Lascio a voi anche gustare la prosa del Jovanotti: l’uso iperbolico dell’eulogia (“Pino Daniele… un dono per l’eternità”); il cameratismo d’accatto ("mio 'fratè' Eros ...", "emozioni forti") a simulare una fratellanza spirituale generica e inesistente, che è solo basso edonismo – e in fondo una sublimazione dell’archetipico Gimme Five ("E ora non si dorme"); la piaggeria spinta sino al delirio insensato (James Senese "favoloso ... strepitoso", come se ne sapesse qualcosa, l'imbecille!); il sottile fascino dell’anacoluto…
L’ascoltatore italiano: uno zombie da catena di montaggio. A ben guardare, un paninaro adattato ai tempi del web (ma più ignorante).
Teso integrale del post di Jovanotti del luglio 2015: "Sono a Napoli è notte fonda e sono ancora emozionato di stasera. E ora non si dorme. Domani vi scrivo qualcosa in più, anche se sarà impossibile raccontare, ma ora voglio ringraziare mio "fratè" Eros (un grandissimo artista e amico) e il favoloso James Senese, il padre del nuovo sound napoletano e musicista strepitoso ... Stasera nel mezzo del mio concerto di fronte al pubblico di Napoli abbiamo celebrato Pino Daniele, che ci manca da morire, attraverso la sua musica, che è un dono per l'eternità a chi la ama e a chi l'amerà in futuro. Eravamo decine di migliaia ma sembrava di essere a casa.
Vabbuò, domani vi metto qualche foto e qualcos'altro se vi va.
Emozioni forti.
Se c'eravate e avete voglia di raccontare qualcosa voi domani vi leggo.
Grazie a tutti".