Diretto da Robert Altman, Nashville (1975) è un film dagli intenti satirici, che getta uno sguardo cinico e caustico su un gruppo di musicisti country e gospel, nei giorni precedenti una convention politica.
Keith Carradine interpreta Tom Frank, il chitarrista di un popolare trio folk-rock, che spera di intraprendere la carriera solista. Durante una celebre sequenza del film, Carradine suona I’m Easy, una tenera ballata d’amore, dedicata a una persona speciale tra il pubblico. Tom, però, è un mascalzone, un donnaiolo impenitente, che usa (e abusa) delle donne, molte delle quali, presenti in sala, pensano che la canzone riguardi loro. In realtà, il brano è rivolto alla sua prossima conquista, la cantante gospel Linnea Reese (interpretata da una bravissima Lily Tomlin), che, fino a quel momento, aveva resistito alle sue avances.
Altman, per dare alla pellicola un surplus di realismo, volle che il suo cast scrivesse ed eseguisse le proprie canzoni per il film, e Carradine fu entusiasta di rispolverare per l’occasione questa canzone d’amore, scritta anni prima. I’m Easy, infatti, fu composta dall’attore musicista per corteggiare Shelley Plimpton, la sua compagna di cast nella produzione originale di Broadway del musical hippie, Hair, del 1968. Mentre Carradine si struggeva per la Plimpton (e le dedicava la canzone), l'attrice stava già vedendo qualcun altro, e all’inizio sembrò fredda innanzi alle attenzioni del giovane songwriter. Alla fine, però, Carradine l’ebbe vinta, e anche se il rapporto fra i due durò poco, dalla relazione nacque una figlia, Martha Plimpton. Merito di quelle liriche, in cui il giovane affermava che non era disposto a prendere un impegno serio, se i suoi sentimenti non fossero stati ricambiati:
” Non prendermi in giro se non c'è nessun posto dove portarmi
Se amarti dovrebbe essere una cosa da fare qualche volta
Non posso mettere le sbarre alle mie viscere
Il mio amore è qualcosa che non posso nascondere
Fa ancora male quando ricordo le volte in cui ho pianto".
A 19 anni, quando compose la canzone, Carradine era un giovane ragazzo, appassionato e ingenuo, e quei testi, svelavano un’anima vulnerabile che offriva il proprio cuore alla donna amata (anche se poi il musicista, un po’ cinicamente, ha sempre affermato che "stava solo cercando di scopare"). Nelle mani di Altman, però, la canzone si trasformò in qualcosa di completamente diverso, e lo stesso Carradine rimase sorpreso quando il regista trasformò I’m Easy “nella supplica di un abietto narcisista".
"Non era la semplice canzone d'amore che avevo scritto: è diventata qualcos'altro. È diventata un'incredibile manipolazione", ha spiegato Carradine in un documentario del 2013 sulla realizzazione di Nashville. "C'era qualcosa di meravigliosamente cinico in questo, ma quello era Bob (Altman, ndr.)."
Altman e Carradine avevano già lavorato insieme nel film del 1974 Gang (Thieves Like Us). Durante una festa a casa del regista, l'attore tirò fuori la sua chitarra e iniziò a suonare alcuni dei suoi brani originali, tra cui proprio "I'm Easy". Altman rimase sbalordito dalla bellezza del brano, e quando l’anno dopo iniziò a girare Nashville, Carradine fu tra i primi a essere reclutato.
Questo fu l'unico singolo di successo del musicista californiano (ebbe anche un breve momento di gloria in Canada con Mr. Blue nel 1978), il quale sperava di poter intraprendere la carriera di cantante, che però non decollò mai, nonostante un paio di album discreti (I'm Easy del 1976 e Lost & Found del 1978). I’m Easy, però, nel 1976, vinse il premio Oscar per la miglior canzone originale, e sempre quell’anno si portò a casa anche il Golden Globe per la stessa categoria.