Introspezione dolorosa quanto insacrificabile, emblema della catarsi e della perdita ma del rifiuto di abbandonarsi alla disperazione, i Counterparts sono una lezione di perseveranza in tempi bui.

Da un angolino dell’Ontario ai palchi più rilevanti del globo, i Counterparts sono un’inarrestabile ascesa di metallic hardcore tanto ambizioso quanto crudo nella sua onestà, prodotto da nient’altro che Will Putney (Knocked Loose, Every Time I Die, Vein.fm) e portavoce di quel malessere sovrastante, forsennato e irresistibile che cinge gli angoli più reconditi e fragili della mente umana. Uno stile compositivo che li conferma ancora una volta come uno dei fenomeni core più impellenti e sbalorditivi degli ultimi quindici anni.

I Counterparts ci calpesteranno i cuori per due serate di giugno, mentre Despite Exile e If I Die Today si assicureranno di tirare giù il soffitto. Mettetevi da parte qualche dozzina di Kleenex e aspirine: sarà tanto liberatorio quanto massacrante.