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SPEAKER'S CORNERA RUOTA LIBERA
17/10/2020
LOUDD
Il Riepilogo della Settimana
Vi siete persi qualche recensione? Volete essere sicuri di aver letto tutto o che nulla vi sia sfuggito? Ecco tutto quello che abbiamo pubblicato nella settimana 12 – 18 Ottobre.
di La Redazione

Review

Sufjan Stevens, The Ascension – Il Disco della Settimana

80 minuti di musica. Che spero non mi facciano l’effetto della notizia degli 80 dischi italiani usciti negli ultimi cinque giorni, come leggevo in un articolo di questi tempi...

di Daniele Catalucci

https://www.loudd.it/recensione/the-ascension/sufjan-stevens_5139

 

Thurston Moore, By the Fire

Con “By the Fire”, il suo settimo album solista, Thurston Moore continua nell’esplorazione del sound che ha caratterizzato la sua intera carriera, dimostrando che si possono raggiungere le mete di sempre (e anche superarle) percorrendo strade diverse.

di Jacopo Bozzer

https://www.loudd.it/recensione/by-the-fire/thurston-moore_5115

 

Lydia Loveless, Daughter

Il ritorno della songwriter dell'Ohio, dopo quattro anni tribolati, con un disco più introspettivo e sofferto.

di Nicola Chinellato

https://www.loudd.it/recensione/daughter/lydia-loveless_5117

 

Bartees Strange, Live Forever

"Who gave them fuckin' niggas those rock guitars?”, cantavano i Body Count. Bartees Strange è il nuovo miracolo americano, un artista in grado di amalgamare con disinvoltura indie-rock e melodie black con incursioni nell’elettronica e nel songwriting, in un esordio destinato a lasciare il segno.

di Roberto Briozzo

https://www.loudd.it/recensione/live-forever/bartees-strange_5125

 

Holy Motors, Horse

Dicono di aver suonato per la prima volta “I Will Try”, uno dei loro primi singoli, prima di una proiezione di un film di Jim Jarmusch. E considerata la loro passione per le colonne sonore di Morricone e il fatto che hanno preso il loro nome dalla celebre opera di Leos Carax, potrebbe anche avere ragione chi in passato ha fatto notare agli Holy Motors di essere una band più per amanti del cinema che dei concerti.

di Luca Franceschini

https://www.loudd.it/recensione/horse/holy-motors_5127

 

Making Movies

Giorgia Farina, Guida romantica a posti perduti

Com'è allora che questo viaggio non funziona? Sarà che le premesse sono fin troppo frettolose, sarà che le tappe sono tante e non si approfondiscono a dovere...

di Lisa Costa

https://www.loudd.it/recensione/guida-romantica-a-posti-perduti/giorgia-farina_5100

 

Christopher Nolan, Tenet

Da dove si può iniziare a parlare di Tenet? Il film più atteso, chiacchierato, criticato e analizzato dell'anno o almeno dal post-pandemia?

di Lisa Costa

https://www.loudd.it/recensione/tenet/christopher-nolan_5102

 

Olivia Wilde, La Rivincita delle Sfigate

Guardi Olivia Wilde e pensi che non ci sia nulla di più lontano di lei dall'immagine della ragazza tutta studio e poco integrata nel gruppo di compagni cool della classe, eppure mettendo in scena proprio due "secchioncelle" all'ultimo anno di high school, la Wilde costruisce due bellissimi personaggi e sigla un esordio folgorante, un film con il quale ci si diverte davvero molto e che non trascura momenti più profondi e commoventi.

di Dario Lopez

https://www.loudd.it/recensione/la-rivincita-delle-sfigate/olivia-wilde_5155

 

The Bookstore          

Johann Wolfgang von Goethe, I Dolori Del Giovane Werther

Quando Goethe (Francoforte sul Meno, 1749 – Weimar 1832) scrisse I dolori del giovane Werther (1744) aveva appena 25 anni. Lo scrisse di getto, in sole quattro settimane.

di Mary Pellegrino

https://www.loudd.it/recensione/i-dolori-del-giovane-werther/johann-wolfgang-von-goethe-_5030

 

Speaker’s Corner      

Paolo Benvegnù, Il fantastico, l’immateriale, il silenzio e le pietre

“Dell’odio dell’innocenza” non è un disco da consumarsi così, per gioco. Nonostante oggi sia tutto un gioco… Ne parliamo direttamente con Paolo Benvegnù, in questa illuminante intervista.

di Paolo Tocco

https://www.loudd.it/recensione/il-fantastico-limmateriale-il-silenzio-e-le-pietre/paolo-benvegn_5138

 

ReLoudd        

Dark Tranquillity, Damage Done

“Damage Done” rappresenta il primo tassello di quello che, da lì in avanti, sarebbe divenuto il nuovo corso dei Dark Tranquillity: la matrice Death scandinava ben presente nell’ossatura dei pezzi, ma senza tuttavia rinunciare a quegli elementi elettronici e più propriamente “moderni”...

di Luca Franceschini

https://www.loudd.it/recensione/damage-done/dark-tranquillity_5126

 

Tracks

Culture Club, Victims

È un amore infelice e impossibile a ispirare Victims, capolavoro dei Culture Club e, probabilmente, una delle più belle ballate del decennio.

di Nicola Chinellato

https://www.loudd.it/recensione/victims/culture-club_5118

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