Review
Baustelle, Elvis – Il Disco della Settimana
Passare da next big thing adorata dagli studenti universitari a Rock band matura e consapevole non è roba da tutti. I Baustelle in ventitré anni di carriera ci sono riusciti e al momento non riesco a pensare ad un gruppo italiano che sia invecchiato meglio di loro: già solo per questo ci sarebbe da inserire Elvis tra i dischi più belli dell’anno.
di Luca Franceschini
https://www.loudd.it/recensione/elvis/baustelle_7599
Metallica, 72 Seasons
Nonostante qualche difetto, "72 Seasons" è un disco che non deluderà l'attesa dei fan dei Metallica, ancora in palla nonostante quarant'anni di carriera.
di Nicola Chinellato
https://www.loudd.it/recensione/72-seasons/metallica_7615
Qualunque, Shonen Vol.2
Le canzoni di "Shonen Vol.2" sono prevalentemente acustiche, più scarne come mezzi impiegati, mettendo così al centro la voce di Luca Milani (aka Qualunque), intensa e sincera a livello interpretativo, e il processo di scrittura, che conferma una maturazione spesso difficile da riscontrare in artisti che si cimentano con lo stesso genere.
di Luca Franceschini
https://www.loudd.it/recensione/shonen-vol-2/qualunque_7587
Algiers, Shook
Non dovremmo riflettere sul nostro peccato originale - quello di essere bianchi in un sistema economico, politico e sociale bianco - solo quando esce un nuovo disco degli Algiers. Il punto è che blues/rap e punk industriale, combinati insieme, li percepiamo ancora come una forzatura e ascoltiamo le loro canzoni permeati dal senso di colpa di non riuscire a considerarlo un genere a sé.
di Roberto Briozzo
https://www.loudd.it/recensione/shook/algiers_7578
John Ritter, Spectral Lines
Josh Ritter ancora una volta guarda avanti e con “Spectral Lines” ci consegna un disco maturo e consapevole, dalle atmosfere sonore eteree, quasi impressioniste, dove mistico e surreale si incontrano.
di Jacopo Bozzer
https://www.loudd.it/recensione/spectral-lines/josh-ritter_7613
Making Movies
Claire Denis, L'amore secondo Isabelle
Una splendida Juliette Binoche ci offre un ritratto di una cinquantenne alla ricerca di un amore importante, antidoto all'età che avanza e alla paura di un futuro in solitaria, in una delle interpretazioni migliori dell'attrice francese.
di Dario Lopez
https://www.loudd.it/recensione/lamore-secondo-isabelle-/claire-denis_7547
Jafar Panahi, Taxi Teheran
Dopo essere stato accusato dal regime iraniano di alimentare la propaganda contro il governo e dopo aver scontato diversi periodi di detenzione nel suo Paese, Jafar Panahi gira questo "Taxi Teheran", suo terzo film realizzato in clandestinità, ne esce un ritratto frizzante ma severo sulle storture dell'Iran degli ultimi anni. Quello di Panahi è un cinema che non si arrende mai.
di Dario Lopez
https://www.loudd.it/recensione/taxi-teheran/jafar-panahi_7546
Speaker’s Corner
Live Report, Big Thief, 23/04/2023, Alcatraz, Milano
Era il concerto più atteso dell’anno e si è rivelato il concerto dell’anno, almeno per ora. Adrianne Lenker è una songwriter fuori dal comune, con il dono di tramutare in oro tutto quel che tocca, di rendere speciale ogni singola progressione di accordi. Una resa live con una sezione ritmica in grande spolvero e una voce tesa, fragile e potente, tanto da emozionare visibilmente il pubblico ad ogni canzone, non fanno che confermare che ci troviamo davanti ad una band pronta a poter superare ancora di più le aspettative nei loro confronti.
di Luca Franceschini
https://www.loudd.it/recensione/big-thief-23-04-2023-alcatraz-milano/live-report_7619
L'angolo degli oratori, Beach Boys, Smile e l’AI
“L’intelligenza artificiale non esiste. Perché l’intelligenza è pura, candida. E no, non può essere artificiale”. Così la spiegherei a mia figlia se me lo chiedesse con quel suo modo unico e pungente di scavarti nelle risposte. Ma se quella stessa AI arriva ad emozionare? Se riesce a regalare addirittura l’esperienza di uno “SMiLE” così come Brian Wilson avrebbe dovuto pubblicarlo, in quel lontano 1967?
di Daniele Catalucci
https://www.loudd.it/recensione/beach-boys-smile-e-lai/langolo-degli-oratori_7620
ReLoudd
OMD, The Best of OMD
In poco meno di vent’anni, dall’esordio come gruppo in un concerto a Liverpool nell’autunno del ’78 al primo scioglimento del ’96, gli Orchestral Manoeuvres in the Dark si sono costruiti una forte reputazione nel mondo electro-pop con una serie di singoli irresistibili, contenuti in dischi interessanti per le continue svolte estetico musicali. Ripercorriamo ora in particolare la prima decade della carriera, quella più influente dal punto di vista artistico e commerciale con questo Best of, definito miglior compilation album della storia dalle note riviste The Quietus e Classic Pop.
di Alessandro Vailati
https://www.loudd.it/recensione/the-best-of-omd/omd_7554
Tracks
The Bangles, “Walk Like An Egyptian”
Il più grande successo delle Bangles fu un colpo mortale al loro pedigree rock e diede iniziò alla progressiva implosione della band.
di Nicola Chinellato
https://www.loudd.it/recensione/walk-like-an-egyptian/the-bangles_7405