Nel 2006, anno di uscita di questo I segreti erotici dei grandi chef, Irvine Welsh era un autore già affermato che poteva vantare in curriculum alcune di quelle che ancora oggi sono tra le sue opere più famose, a partire da quella sorta di trilogia edimburghese che tornava a più riprese sugli stessi personaggi e su un piccolo mondo condiviso che si sviluppava principalmente attorno al Leith Walk, periferia nord di Edimburgo, un trittico formato dal capostipite Trainspotting, poi portato al cinema con successo dal regista Danny Boyle, dal capolavoro generazionale Colla e infine dal licenzioso Porno (non che gli altri fossero poi proprio scritti pudìci).
I segreti erotici dei grandi chef è uno dei romanzi del primo periodo di Welsh (sono passati quasi vent'anni ormai dalla sua uscita) a non abbracciare una narrazione collettiva e a concentrarsi su pochi personaggi principali, qui sono due, il protagonista Danny Skinner e una sorta di suo alter ego, il ragazzo il cui destino è indissolubilmente legato al suo, il giovane Brian Kibby; non i soliti spurghi di corea che Welsh ci ha insegnato ad amare nel corso degli anni e delle pagine ma a ogni modo due edimburghesi appartenenti alla working class, seppure non proprio di quelli ai margini o ai più bassi livelli della classe lavoratrice.
Riprendendo temi e luoghi noti e infondendo un tocco di novità al suo raccontare Welsh infila con grazia il suo sesto romanzo (e c'erano già state un paio di raccolte di racconti: The acid house ed Ecstasy).
Danny Skinner è un uomo ancora giovane e parecchio piacente che lavora per l'ufficio d'igiene di Edimburgo nella divisione che si occupa di ispezionare le cucine dei ristoranti della capitale scozzese. Competente ma a volte umorale, condizione forse causata da una dipendenza da alcool non ancora diagnosticata o forse dal fatto che Danny è cresciuto senza un padre, un padre del quale non sa nulla vista la reticenza a parlarne da parte della madre Beverly, una ex punk che oggi gestisce un negozio di parrucchiera, Danny non manca di infliggere pesanti sanzioni anche ai più noti chef della cucina edimburghese, come il grande (e grosso) De Fretais, autore del bestseller I segreti erotici dei grandi chef e massima autorità di una cucina da incubo.
Brian Kibby è invece il classico bravo ragazzo, amorevole con la bella sorella Carolyne, rispettoso della madre e preoccupato per la salute del padre ricoverato in ospedale. Brian è un po' il classico sfigatello, impacciato con le ragazze, timido, si accompagna con un gruppo di nerd che ama i videogiochi e le convention di Star Trek, ha un rifugio in casa dove cura in maniera maniacale il plastico di una ricostruzione dominata da un trenino elettrico imbastita tempo addietro dal padre, un padre il quale, Brian ne è convinto, non apprezza il ragazzo fino in fondo.
Quando Kibby viene assunto nello stesso ufficio di Skinner il veterano inizia a provare una forte antipatia per quel ragazzo così differente da lui, alcuni episodi fortuiti poi trasformano questa antipatia addirittura in una sorta di odio, una situazione che avrà evoluzioni per nulla aspettate.
Per alcuni versi I segreti erotici dei grandi chef può essere considerato un libro anomalo all'interno della produzione di Irvine Welsh in quanto fa qui capolino, in maniera anche prepotente si potrebbe azzardare, l'aspetto fantastico della narrazione che poco si era visto nei libri precedenti dello scrittore scozzese. Usando questo espediente Welsh, con la sua solita abilità, mette in campo diversi temi di peso, alcuni dei quali sono anche dei classici della letteratura, basti pensare (come accennato da molti) alla questione del doppio che ovviamente, senza voler scomodare nomi e titoli più che celebri, è stata esplorata nella narrativa in ogni epoca e a ogni latitudine.
La dualità prende corpo nel rapporto tra Danny e Brian, da principio con una semplice relazione di conoscenza e rapporto tra colleghi, in seguito con una connessione sempre più profonda che porterà le azioni di uno ad avere conseguenze, anche fisiche, sulla vita e sulla condizione dell'altro, per poi evolversi ancora in qualcosa di diverso sul finale (che non racconteremo) del libro.
Tornano inoltre i temi cari al nostro edimburghese preferito come la dipendenza, qui più da alcool che da droghe (che comunque non mancano), il sesso e quell'attitudine a sprazzi di linguaggio diretto e volgare al quale chi conosce lo scrittore da tempo è già più che abituato; a dispetto del titolo infatti I segreti erotici dei grandi chef pare decisamente più moderato di altri scritti di Welsh.
Centrale nel romanzo è anche il rapporto con i padri: Danny il suo non lo ha mai conosciuto ed è questa una cosa che gli rode dentro, si susseguono gli scontri con una madre che si rifiuta di parlare, la ricerca di questo genitore sconosciuto sarà centrale nell'evoluzione del romanzo e anche, in qualche modo, nel rapporto con Brian che invece col suo di padre ha un rapporto particolare che forse nemmeno lui riesce a inquadrare fino in fondo, un padre buono ma che forse con lui non è mai stato del tutto sincero.
I segreti erotici ha il sapore di una variante all'interno del percorso di Welsh, magari non piacerà a tutti ma il nucleo caldo che compone lo stile dello scrittore scozzese c'è tutto ed è ben presente, una scappata a Leith in fondo la si fa sempre volentieri, non sarà di certo questo giro a farvi cambiare idea.