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REVIEWSLE RECENSIONI
27/12/2017
Eagles
Hotel California
Per festeggiare i quarant’anni del disco (anche se in realtà sono quarantuno) la Asylum Records ha pubblicato una versione deluxe di Hotel California, composta dalla scaletta originaria, rimasterizzata, e dal live di un concerto tenutosi al Los Angeles Forum nelle serate del 20 e 22 ottobre del 1976

Per festeggiare i quarant’anni del disco (anche se in realtà sono quarantuno) la Asylum Records ha pubblicato una versione deluxe di Hotel California, composta dalla scaletta originaria, rimasterizzata, e dal live di un concerto tenutosi al Los Angeles Forum nelle serate del 20 e 22 ottobre del 1976, e cioè un mese e mezzo prima della pubblicazione dell’album (che vedrà la luce l’8 dicembre dello stesso anno).

Il disco, che fu un trionfo dal punto di vista commerciale, segna una svolta leggermente più rock nel suono della band grazie alla presenza dell’ex chitarrista dei James Gang, Joe Walsh, che entra nella line up per sostituire il dimissionario Bernie Leadon.

Seppur qualitativamente meno interessante di Desperado (uscito nel 1973), Hotel California è il primo grande best seller della band, che in seguito replicherà il successo commerciale con Eagles Live, doppio dal vivo datato 1980, che praticamente sancirà lo scioglimento di una band ormai al capolinea (The Long Run del 1979 è un’opera registrata per inerzia e priva di mordente e fantasia).  Oltre alla celeberrima title track, leggendario tormentone da balera rock, il disco sciorina un filotto di canzoni formalmente ineccepibili e dal fortunato appeal radiofonico, tra cui spiccano Life In The Fast Lane, Wasted Time e Victim Of Love. Il capolavoro, però, si intitola New Kid In Town, brano che coagula in cinque minuti l’essenza del suono West Coast, raggiungendo la prima piazza di Billboard 100: sole e sabbia, birra ghiacciata e donne bellissime, torpore da calura estiva e un leggero sentore speziato del vicino Messico.

Chi possiede già l’album originale, però, troverà motivo di interesse in questa reissue per il disco dal vivo. Il concerto è registrato meravigliosamente bene, il piglio, a differenza dei lavori in studio, è decisamente più rock, e la sequenza della canzoni è memorabile, a partire dall’incipit di Take It Easy, hit dal primo album della band, firmato da Glenn Frey e Jackson Browne, qui in una versione davvero trascinante. La versione più costosa del cofanetto contiene anche un blu ray, rare foto inedite dell’epoca, una riproduzione del libro del tour e un poster 11x22 pollici.