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SPEAKER'S CORNERA RUOTA LIBERA
13/04/2025
Live Report
High Fade, 11/04/2025, Alcazar, Roma
Harry, Oliver e Calvin insieme sono più della somma delle parti e, sotto o sopra il palco che sia, sono solo gli HIGH FADE, un trio scozzese dedito ad un mix di funky metal disco hard che ha ipnotizzato l'Alcazar di Roma. Il vivace racconto della serata del nostro Olaf Larsen II e le bellissime foto del nostro Matteo Nasi.
di Olaf Larsen II

Si sente il profumo della strada quando incontri per la prima volta questo trio from Edinburgh, anche perché ci siamo incrociati proprio sul marciapiede fuori dalla sala concerti mentre abbracciavano fan e amici prima del concerto. Nascono buskers, ma in realtà lo saranno per sempre e nell’anima, perché amano il corpo, il fiato ed il sudore del pubblico, in ogni stagione e in ogni dove. Pure love.

Ma andiamo con ordine. Prima di tutto: sala sold out. Secondo: mai vista una lunga fila al merchandising sia prima che dopo il concerto, con i tre che siglavano t-shirt, vinili e innumerevoli selfie. Un’ora di compra e firma prima del concerto. Il tappeto sonoro durante il merchandising è stato Bee Gees, Amanda Mida, Luther Vandross, Philip Bailey & Phil Collins, Kiss ("I was made for loving you baby"), Groove Armada, e tanto altro, ma si riporta non tanto per dovere di cronaca, quanto perché Harry, Oliver e Calvin quelle canzoni le cantavano in faccia ai fan mentre acquistavano, un juke box in real time come si fa tra amici.

Esaurita la coda degli acquisti, i tre con balzo felino saltano sul palco e in meno di due secondi incendiano la sala con un potentissimo rock&roll senza tanti complimenti.

 

Bestiali nel loro approccio istintivo e fedeli al pedigree stradaiolo, i tre buskers non più mollano più il pubblico, suonando per un’ora e mezza il loro album d’esordio Life’s too fast e i loro tanti singoli, inframmezzato da un momento di maggiore relax con Oliver che ha esibito la sua tecnica chitarristica con una sorprendente “giochi proibiti” arpeggiata, un must per tutti, grandi e piccini.

E subito dopo questa finestra concessa chiaramente al solo pubblico per tirare il fiato, non certo per loro, ecco lì che gli High Fade, fedeli alla linea, ricominciano a far muovere le chiappe a qualsiasi cosa organica e inorganica presente in sala: dai bicchieri colmi di ogni liquido possibile, inevitabilmente sversato in aria, ai corpi in preda al vodoo ipnotico di funky metal disco hard che solo loro riescono a mescolare con leggerezza e sorriso.

 

La sezione ritmica di Oliver e Calvin è il motore della band, una coppia "born to be wild" che ruggisce con tecnica e potenza e sostiene la performance senza mai cedere, anzi in un crescendo senza fine. Harry, con voce semplice e sincera, schitarra e spruzza note come una mitraglia, la mano destra ritmica al fulmicotone martella senza respiro. Ma non disdegna l’assolo più rock come da melting pot di formazione musicale.

Verso fine concerto spazio al lungo solo di batteria di Calvin, che impressiona per energia infinita e una grancassa singola che per quanto veloce sembra doppia, stile metal insomma. E poi s’è buttato per uno stage diving di qualche metro, perché essendo nudo e sudato fradicio il pubblico trasteverino lo ha gentilmente rispedito sul palco. “Fatte ‘na doccia Calvin!” s’è sentito ad un certo punto.

Anche Oliver s’è cimentato nel solo, ma più breve, anche perché di fatto normalmente è un torrente di note in piena e fa qualsiasi cosa, slap, plettro, dita e quant’altro, dietro al baffo sornione canta e ride con una allegria impagabile. Gli abbiamo chiesto la scaletta a fine concerto ma ci ha risposto che era tutto nella testa o meglio nel cuore infinito che ci mettono.

 

La vita è troppo veloce, ci ricordano gli High Fade, scozzesi volanti da Edimburgo, e quindi la cosa migliore è divertirsi rallentando i ritmi della nostra quotidianità, ascoltando chi va veramente veloce, nella musica.

 

 

Formazione HIGH FADE

Harry Valentino – voce, chitarra elettrica

Oliver Sentance – Basso elettrico, voce

Calvin Davidson – Batteria, voce

 

 

Le fotografie della serata, a cura di Matteo Nasi

 

Per l'album fotografico completo, fate clic qui: https://flic.kr/s/aHBqjC8M8t