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MAKING MOVIESAL CINEMA
Glass onion - Knives out
Rian Johnson
2022  (Netflix)
POLIZIESCO
5,5/10
all MAKING MOVIES
11/01/2023
Rian Johnson
Glass onion - Knives out
Per "Glass onion" il modello non è più nemmeno il mystery all'inglese, la costruzione alla Agatha Christie, la parodia alla "Invito a cena con delitto", il modello ora è autoriferito, un'estensione dello stesso primo "Knives out"; che questo poi sia un bene o un male sarà il gusto del singolo spettatore a deciderlo.

Più che un sequel del successo del 2019 Cena con delitto - Knives out questo Glass onion è semplicemente un'altra avventura che vede protagonista il (finto?) goffo investigatore Benoît Blanc, interpretato ancora una volta in maniera molto divertente da un Daniel Craig in vacanza premio dal suo ruolo di serioso James Bond.

In regia troviamo sempre Rian Johnson a dare continuità al progetto insieme a tutto il suo staff di collaboratori. Di nuovo per mettere in scena il mistero di turno viene raccolto un cast di tutto rispetto che oltre al già citato protagonista può contare sull'apporto di gente come Edward Norton, Janelle Monáe, Dave Bautista, Kate Hudson, Kathryn Hahn e altri nomi noti oltre che su alcuni cameo di primissimo piano (Hugh Grant tanto per citarne uno).

Si reitera l'aspetto ludico nella struttura del film, anzi, lo si moltiplica in una serie di costruzioni e ricostruzioni a catena, tanto che per Glass onion il modello non è più nemmeno il mystery all'inglese, la costruzione alla Agatha Christie, la parodia alla Invito a cena con delitto, il modello ora è autoriferito, un'estensione dello stesso primo Knives out; che questo poi sia un bene o un male sarà il gusto del singolo spettatore a deciderlo.

 

Siamo negli anni della pandemia Covid-19: in barba ai divieti i ricchi borghesi continuano ad organizzare eventi e a dare feste selvagge, come quella organizzata della stilista Birdie Jay (Kate Hudson) e dalla sua assistente Peg (Jessica Henwick). Nonostante il caos che regna al party Birdie si annoia, per fortuna a risollevare il suo umore arriva un pacco, una scatola con degli enigmi da risolvere che nasconde al suo interno un invito da parte dell'impresario e inventore Miles Bron (Edward Norton), uno degli uomini più ricchi del pianeta, a partecipare a un'esclusiva cena con delitto sulla sua isola privata, in una casa da favola e ultramoderna.

A ricevere la scatola enigma anche lo scienziato Lionel Toussaint (Leslie Odom Jr.) dipendente di Bron, la governatrice del Connecticut Claire Debella (Kathryn Hahn), l'influencer Duke Cody (Dave Bautista) con la sua ragazza Whiskey (Madelyn Cline) e Cassandra Brand (Janelle Monáe), ex socia dello stesso Miles Bron e malamente estromessa dalla società multimilionaria che i due avevano creato insieme, la Alpha Industries.

L'ultima scatola arriva all'investigatore Benoît Blanc (Daniel Craig), l'unico tra i vari invitati a non avere una connessione diretta con il padrone di casa, ma quest'ultimo invito si rivelerà essere una sorta di "fuori programma".

Una volta giunti gli ospiti sulla splendida isola di Bron passerà poco tempo prima che la cena con delitto del padrone di casa produca un cadavere vero e proprio invece del programmato intrattenimento ludico. Starà ovviamente a Benoît Blanc venire a capo dell'intricata faccenda e scoprire il vero colpevole prima che i morti comincino ad accatastarsi uno sull'altro.

 

Al secondo capitolo per il franchise di Knives out il giochino (questo è) mostra già la corda. Il film è un puro divertissement che non diverte nemmeno poi troppo, la confezione è lussuosa, il cast in palla con un Daniel Craig che probabilmente si diverte come un matto (lui si) nella parte del finto scemotto e un Edward Norton che purtroppo fatica a trovare quei ruoli interessanti che per lui sembravano prospettarsi a inizio carriera (Schegge di paura, Fight club, American history X, La 25a ora).

Rian Johnson si concede in toto all'aspetto ludico del film, piazza Mcguffin, costruisce e ricostruisce, riparte e riavvolge e strato dopo strato toglie zavorra alla cipolla di vetro del titolo (fisica, di rimando e metatestuale) per arrivare al suo cuore, alla risoluzione dell'enigma. Giocare per giocare nel primo capitolo si poteva contare su una costruzione d'ambiente più calata nel genere e affascinante: il vecchio maniero, i suoi corridoi, l'atmosfera d'altri tempi ben si sposavano con i rimandi al giallo classico e al Cluedo, gioco apertamente citato in questo Glass onion, ma che appare ormai un poco fuori contesto calato in questa assolata isola tropicale con villa avveniristica.

Per fortuna c'è appunto un gran bel cast che si guarda con piacere, nonostante il genere solitamente richieda attenzione qui il cervello trova spazio a sufficienza per scollegarsi, per carità, ci si intrattiene per un paio d'ore e più ma a fine visione quell'effetto di soddisfazione che lasciano i film davvero ben realizzati latita. Siamo noi che siamo diventati troppo rompipalle ed esigenti o sono loro che ci propinano troppi prodotti di scarso interesse? A Benoît Blanc l'ardua sentenza.