Oscar Jerome condivide oggi il nuovo singolo “Give Back What U Stole From Me”, estratto dall’attesissimo album d’esordio Breathe Deep, in uscita il 10 luglio su Caroline International. Inoltre il cantante e chitarrista (già parte dei KOKOROKO, gruppo afrobeat che ha firmato con Brownswood), annuncia una lunga serie di date che nei prossimi mesi lo porteranno in giro per il Regno Unito e l’Europa, tra cui quella all’Electric Brixton di Londra prevista per il 25 novembre (dopo aver registrato il sold out in venue come l’Heaven, il Village Underground e l’EartH). Ascolta qui il nuovo singolo “Give Back What U Stole From Me”, che segue i precedenti “Your Saint” feat. Brother Portrait e “Sun For Someone” feat. Joe Armon-Jones, che è stato inserito nella B-List di 6Music.
“Questo segue un brano che avevo pubblicato qualche anno fa. L’abbiamo suonato dal vivo per un po’ e nel tempo è cambiato, diventando più allegro e funky e volevo che le persone sentissero questa cosa sull’album”, racconta Oscar su “Give Back What U Stole From Me”. Sempre molto apprezzato durante i live show di Oscar e della sua band, il nuovo singolo accosta una voce languida e una chitarra jazz al sassofono di Theo Erskine e a una sezione ritmica a cura del bassista Jack Polley, del batterista Ayo Salawu (Kokoroko) e del percussionista Crispin Spry (Brian Eno, Mulatu Astatke). “Ho scritto questo brano pensando all’avidità e alla presunzione dei banchieri”, confessa Oscar: “Il testo potrebbe rispecchiare molte altre situazioni, ma credo che in questo momento sia più pertinente che mai, mentre vediamo come la salute e il sostentamento delle persone vengono trascurati dalle grandi aziende che sfruttano la situazione e ottengono il supporto finanziario dal governo”.
Nato a Norwich, Oscar ha studiato al Trinity Laban (Fela Kuti, Moses Boyd) e ora vive a Londra, dove si è affermato come uno degli artisti più interessanti della scena nu jazz e ha lavorato con musicisti del calibro di Yussef Dayes, Shabaka Hutchings e Moses Boyd. Nel suo primo album troviamo collaborazioni con artisti che lo hanno accompagnato durante il suo percorso, come i compagni del gruppo KOKOROKO (per cui Oscar ha scritto “Abusey Junction” che superato i 50 milioni di stream) e Joe Armon-Jones, gli amici dell’Ezra Collective, dei Sons Of Kemets, dei Maisha e anche l’acclamata cantante e cantautrice Lianne La Havas. Breathe Deep segue una serie di brani e un EP live che hanno ottenuto supporto da 6 Music, Radio 1 e Xtra e che hanno portato Oscar in giro per il mondo, con date in Europa, America, Australia e Regno Unito, incluse quelle a supporto del maestro del jazz americano Kamasi Washington.
Sul suo esordio, Oscar rivela: “’Breath Deep’ è una rappresentazione di quello che sono musicalmente e del viaggio che ho affrontato finora. Da un punto di vista personale, è il riflesso del mio impegno durante il percorso verso il miglioramento, sia emotivo sia nella vita in generale. È prepararsi al fallimento e riuscire a imparare da questo. Prendersi un attimo per guardarsi indietro per capire come stanno andando le cose, quali sono i traguardi raggiunti”. Inoltre, Oscar spiega che tratta anche “la resilienza delle persone, che si riflette nei momenti più politicizzati dell’album. Il mondo è molto caotico, incasinato, eppure le persone riescono ancora a prepararsi ad affrontarlo”.