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Giulio Maria & The Growers
Giuliomaria
2025  (Vina Records)
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02/04/2025
Giuliomaria
Giulio Maria & The Growers
GIULIOMARIA, cantautore fiorentino, pubblica il suo Giulio Maria & The Growers il 04/04, un concept album involontario sulla crescita e sul cambiamento, tra Rock'n'Roll, Punk, pezzi acustici e episodi bizzarri. Da oggi però, potete ascoltarlo integralmente in anteprima su Loudd, godendovi anche un po' di curiosità grazie al Track By Track.
di La Redazione

Da venerdì 4 aprile sarà disponibile negli store e su tutte le piattaforme di streaming digitale Giulio Maria & The Growers, il nuovo album di GIULIOMARIA, cantautore fiorentino. Il disco esce per Vina Records ed è distribuito da Believe Music Italia.

Qui su LOUDD potrete invece ascoltarlo da oggi, basta un clic qui sotto. Il consiglio è di farlo leggendo il Track By Track di Giuliomaria, di modo da potersi godere (in anteprima!) il disco, curiosando al contempo sui retroscena di ogni canzone.

 

Giulio Maria & The Growers è una sorta di concept album involontario sulla crescita e sul cambiamento, sull'essere coltivatori dei propri frutti: alcuni più aspri, altri più psichedelici, più maturi, marci. E' la fotografia spontanea di un momento, una necessità, un lampo passeggero, una vomitata tra Rock'n'Roll & Punk con alcuni episodi più acustici e bizzarri.
Il disco è stato registrato prevalentemente in presa diretta con overdub (parti registrate successivamente) ma il nucleo chitarra, basso e batteria è presente, sporco e caldo.

 

 

 

TRACK BY TRACK

 

“Lame” è il primo pezzo che ho scritto di questo disco ed è la traccia d'apertura. E' un brano basato sulla ripetizione ed è stato composto con un'accordatura trovata ad orecchio su una vecchia chitarra classica pagata 10 euro in un mercatino vicino a Terrazza Mascagni a Livorno.
Come molte canzoni di questo disco è nata e registrata in accordatura aperta e dentro c'è blues/folk/punk; è stata una sorta di bussola per prendere una nuova direzione artistica e musicale.

Per quanto riguarda il testo, è volutamente minimale e mi piaceva usare poche parole che suonassero bene per come le avevo in testa; il modo di cantare, poi, è una sorta di stile clownesco/teatrale e atipico che si ripete in buona parte del disco.
Le lame sono intese come le lame della mente, loop e pensieri compulsivi che ti affettano, come un percorso forzato in mezzo a delle trappole mortali. Nell'immaginario del breve testo, l'individuo è un martire legato che cerca invano di sfuggire alla presa di queste trappole perdendo arti e parti di sé. Nonostante la sua tenacia non riesce a districarsi, così morendo.

 

“Sul Filo” è uno dei brani arrivati nella seconda metà del disco a livello temporale di scrittura. E’ una vomitata che vira tra il Rock e il Punk molto dritta che usa la strofa come ritornello e la parte strumentale/bridge come spinta e motore per far decollare e atterrare la canzone, che a dire il vero non atterra mai e finisce sospesa su un lick di chitarra elettrica.

“Sul filo” è un pezzo che parla di come sia difficile non fare errori e cercare di non ripartire ogni volta dal punto di partenza nelle relazioni umane e con te stesso. La sensazione principale della canzone è quella di un equilibrista che cade in mezzo alla foschia dei suoi ricordi rimanendo così intrappolato.

 

“Mostro” è l'ultima canzone scritta ad entrare nel disco, brano acustico voce e chitarra anche questo registrato in presa diretta come tutto il disco. Ad ispirarmi il testo è stato il romanzo di Mary Shelley Frankenstein: Il Moderno Prometeo. Il mostro è un personaggio deforme e spaventoso all'apparenza ma in realtà con una grande parte benevola e curiosa; egli si nasconde per paura di spaventare le altre persone per via del suo aspetto, il diverso. Il mostro è anche la parte oscura e marcia che abbiamo dentro tutti noi, con cui lottiamo e ci controbilanciamo per trovare un equilibrio.

Musicalmente il pezzo è una sorta di delta blues; il colore di questa canzone è indubbiamente il Rosso.

 

“Trovatore” è stato scritto anni prima di realizzare il disco, ripescato dagli archivi della mente o del cellulare. E’ un valzer che mi ha sempre fatto pensare ad un'atmosfera proveniente dal medioevo, da qui il titolo.

I Trovatori o Trobadori erano compositori ed esecutori di poesia lirica occitana (ovvero di testi poetici e melodie). I loro componimenti erano monodici, ovvero a una sola voce, mentre le parole riguardavano l'amore spirituale verso la dama.

Il testo è una frase che si ripete in loop, un loop circolare come tutta la canzone che è stata cantata cercando di simulare una persona inglese che tenta di cantare in italiano.

Il brano musicalmente è ispirato a "Junk" una canzone di Paul McCartney che uscì nel suo primo disco del 1970, scritta in India nel ritiro spirituale dei Beatles con il Maharishi Mahesh Yogi.

 

“Se Voglio” è un pezzo nato in sala prove in pochi minuti, da un giro di basso di Riccardo e dalla sua idea di usare la parola se voglio come mantra. Da lì ho sviluppato il testo che è stato scritto di getto poco prima di essere registrato, un flash di frasi ispirate alla figura del mitologico "PUMA"; è un tributo in primis a lui. Il pezzo ha una radice spontanea, è una vomitata nervosa e punk.

Anche questo brano lo vedo come Rosso, ma più Rosso Violaceo.

 

"Polyseno" è un piccolo siparietto strumentale nato durante le due sessioni di registrazione del disco, inizialmente registrato chitarra elettrica, basso e batteria. Visto che ci piaceva, abbiamo aggiunto delle acustiche e qualche voce folle inventata sul momento. Da lì in poi, è finita per separare la prima parte dalla seconda del disco.

 

“Io/Tu” è un pezzo dal suono molto sporco e si destreggia tra il rock'n'roll e il punk. Il testo parla di dinamiche di coppia dove due persone si scontrano ripetutamente cercando di trovare una risoluzione; dall'altra parte il tempo passa e nulla torna più come prima.

 

“Fermati!” è il secondo pezzo scritto per il disco e fa parte del trittico ("Lame", "Fermati!", "Io/Tu"). E’ legato agli altri pezzi dall'accordatura, quindi con un simile strato sonoro. Questo è un brano dal portamento più psichedelico, quasi indiano che come mantra ripete la solita frase per tutto il pezzo.

Parla di una persona attorniata da una rete infinita di cose da fare prodotta soprattutto da sè stessa, usando il proprio lavoro come una sorta di rifugio dalla realtà e non riuscendo così più a fermarsi; girando all'infinito come una trottola.

 

“Polizia dei Fiori” è il penultimo pezzo ad essere stato inserito nel disco, scritto di getto da testa a fondo a casa dei miei genitori tra le campagne di Lastra a Signa (Firenze). E' una canzone per il mio gatto, i colori di questo pezzo sono indubbiamente il Verde del prato e il Giallo del sole.

Il testo è molto psichedelico e parla di un fiore che è stato sradicato da terra senza nessuna prova contro di lui, sconterà così molti anni di pena senza essere stato davvero colpevole.

Musicalmente è uscito un brano blues acustico ispirato alla musica anni 60/70 (Elvis Presley, T-Rex).

 

 

CREDITS

Registrato e Mixato da Giulio Vannuzzi nel suo studio a Grassina (FI)

Master di Niccolò Caldini

Artwork: Theo Taddei

Giulio Maria (Voce, Chitarre)
Riccardo Prianti (Basso, Chitarre, Cori)
Elia Lazzerini (Batteria, Percussioni, Cori)

 

 

BIO

Dopo esperienze in altri progetti (Weekend Martyr, Nervi, La Notte), Giuliomaria comincia a scrivere le prime canzoni con influenze che richiamano la musica italiana e d'oltremanica a cavallo fra '60 e '70.

Nel 2022 è uscito il suo primo EP chiamato Vol.1, registrato e mixato da Giulio Vannuzzi, caratterizzato da atmosfere sognanti ed evocative (Believe / Supernova Dischi).

A ottobre 2023 sono usciti per Cruel Records due singoli, "Uomini Alberi" e "Perdonati", registrati da e con Riccardo Prianti e mixati sempre da Giulio Vannuzzi, con suoni e testi più sporchi e astratti, con un senso di circolarità che li rende dei raga in forma di pop.

Nell'autunno 2024 partecipa al Rock Contest di Controradio e approda alla finale del 7 Dicembre al Viper Theatre di Firenze.

Ad aprile 2025 esce il nuovo disco, Giulio Maria & The Growers (Vina Records). Una miscela di rock'n'roll e punk, registrato in presa diretta e mixato da Giulio Vannuzzi con Giuliomaria (voce, chitarra), Riccardo Prianti (basso, chitarra) ed Elia Lazzerini (batteria).