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Girls Just Want To Have Fun
Cyndi Lauper
1983  (Portrait/CBS)
POP
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30/05/2022
Cyndi Lauper
Girls Just Want To Have Fun
La canzone femminista più famosa della storia fu scritta da un uomo: ecco la storia di Girls Just Want To Have Fun.

Il nome di Robert Hazard dice veramente poco a chi non è appassionato di musica e, a dire il vero, anche per coloro che sono più addentro alle cose del rock, ha sempre rappresentato una figura di secondo piano, nonostante sei album pubblicati, a intermittenza, dal 1984 fino al 2007, l’anno prima di morire per le complicanze di un tumore al pancreas. Un musicista ondivago nelle sue scelte stilistiche, che negli anni ’80 veniva etichettato come new wave e che, a fine carriera, ha coronato la propria passione per le sonorità roots a stelle e strisce, rilasciando un paio di buoni album country.

Eppure il nome di Hazard è legato indissolubilmente a una delle canzoni più famose di sempre, una di quelle che, anche coloro a cui la musica non interessa, conoscono a menadito e della quale possono recitare come un mantra il ritornello. Il brano in questione, udite udite, è Girls Just Want To Have Fun, che non è stata scritta da Cyndi Lauper, come si pensa, ma dal nostro semisconosciuto Hazard, che la pubblicò come singolo nel 1979, senza però raggiungere il grande pubblico.

Fu Rick Chertoff, produttore di Cyndi Lauper, a convincere la cantante a farne una cover per il suo album di debutto She’s So Unusual (1983), un disco da sedici milioni di copie vendute e un Grammy vinto (miglior artista esordiente), che fu trainato verso il successo planetario da due clamorose hit, Time After Time e la citata Girls Just Want To Have Fun. Un brano, questo, che nelle mani della stravagante artista (il titolo del disco e l’immagine adottata dalla Lauper rappresentano un’esplicita dichiarazione di anticonformismo) mutò completamente forma, sia sotto il profilo delle liriche (l’originale di Hazard era declinata da un punto di vista maschile) che del suono, reso più pieno e pompato dall’uso del sintetizzatore.

La versione della Lauper, inoltre, divenne in pochissimo tempo un inno alla solidarietà femminile, una forte dichiarazione di indipendenza per celebrare il cameratismo fra donne, una chiamata alle armi del genere femminile per schierarsi a favore delle pari opportunità.  Non solo, quindi, un invito a far casino e a divertirsi (che vale un po' per tutti), ma a farlo perché è giusto che le donne possano vivere le stesse esperienze degli uomini, senza restrizioni e ipocrisie.

Il successo della canzone si deve anche al video che l’accompagna, che vinse un MTV Video Music Award e che, a gennaio 2022, vanta la bellezza di più di un miliardo di visualizzazioni. La pellicola, diretta da Edd Griles, ebbe un costo irrisorio di 35.000 dollari, perché tutti gli attori che vi compaiono lo fecero gratuitamente e le attrezzature utilizzate erano state prese in prestito. Nel cast, a fianco di Cindy, comparivano il grande wrestler Lou Albano, nel ruolo del padre, la madre Catrine nel ruolo di se stessa, l’avvocato della Lauper, Elliot Hoffman, come ballerino, e ancora il manager, David Wolf, suo fratello, Butch Lauper, il collega musicista Steve Forbert e uno stuolo di impiegati presi in prestito dagli uffici della CBS, l'etichetta discografica di Lauper. Un lavoro fatto in famiglia, che fece schizzare Girls Just Want To Have Fun nella top ten di tutte le classifiche del mondo.