Il trio rock sperimentale Yoo Doo Right (Montréal, CA) incastra parti di chitarra rumorose e melodiche, paesaggi sonori di sintetizzatori carichi di effetti, profondi groove di basso e furie percussive brevettate in pezzi musicali tentacolari e catartici. Traendo ispirazione da post-rock, krautrock, shoegaze, musica classica, elettroacustica e musique concrète, creano un suono unico.
From the Heights of Our Pastureland è una successione in continua espansione di epopee musicali altamente dinamiche, epiche musicali intrecciate con esplorazioni sonore cariche di emozioni. Sia che si tratti di raccogliere con cura paesaggi sonori melodici, di ripetere arrangiamenti simili a mantra con precisione meccanica, di scavare insondabilmente in profondità tra segnali elettrici abissali o semplicemente di saturare le bobine con un abbandono rauco, gli Yoo Doo Right si sono prefissati di sviluppare ulteriormente le idee che avevano iniziato a esplorare in precedenza, offrendo a loro volta un terzo full-length che è più scuro, più pesante, ancora più minaccioso dei loro lavori precedenti.
Gli Yoo Doo Right commentano: “Abbiamo puntato a qualcosa di cinematografico, ma non come una colonna sonora, piuttosto qualcosa di più esperienziale. Volevamo creare una musica che potesse accendere un impulso in noi stessi, sperando che sia qualcosa di significativo di per sé. Anche se non siamo qui per imporre la comprensione alle persone, per noi i temi predominanti sono l'ansia e la pazienza, la tempesta del colonialismo, il crollo del capitalismo e l'enorme impresa di ricostruire tenendo conto degli errori del passato. Il film traccia un parallelo tra il disastro naturale e il disastro sociale, l'esperienza di assistere all'arrivo di un'imminente tempesta distruttiva e quella di assistere al dispiegarsi di un imminente disastro sociale nell'ambito delle nostre attuali strutture coloniali e capitalistiche. Si spera che la gente possa darsi il tempo di fare da sola delle riflessioni sensate sull'album”.
Yoo Doo Right ha iniziato a scrivere From the Heights of Our Pastureland durante una visita a una baita remota vicino a Saguenay, nel Queens, nell'inverno del 2023. Rimasti bloccati dalla neve, Cober, Masson e Talbot hanno semplicemente suonato per tre giorni di fila, archiviando tutto e il contrario di tutto, riflettendo sulla “tempesta del colonialismo, il collasso del capitalismo e l'enorme impresa di ricostruire tenendo conto degli errori del passato”, e gettando infine le basi per il loro terzo lavoro.
L'album trae quindi profonda ispirazione dai parallelismi tra i fenomeni naturali che vanno dal maltempo ai disastri ambientali e la forza altrettanto travolgente dei nostri quadri socio-politici. Anche in virtù della mercificazione dell'arte, dell'IA e dell'arte algoritmica, il trio ha in seguito rivisitato i brani, modificando le composizioni iniziali attraverso la giustapposizione di elementi e un ampio sound design. Abbracciando la loro inclinazione per la manipolazione sonora in tutte le sue forme, gli sperimentatori hanno raggiunto un equilibrio inquietante tra tensioni irrisolte e risoluzioni tranquillizzanti.
Per registrare l'album, gli Yoo Doo Right hanno scelto il produttore Seth Manchester (Battles, Lightning Bolt, Lingua Ignota) presso lo studio Machines with Magnets (Pawtucket, RI), prima di rivolgersi ad Amar Lal (YlangYlang, Patio, Washer) presso il Macro Sound (Oakland, CA) per il mastering, pronto a portare alla luce il loro miglior lavoro fino ad oggi. I 42 minuti di rock sperimentale che ne risultano in From The Heights Of Our Pastureland sono una tempesta sonora bellissima e sinistra, che mette in luce la determinazione artistica e l'inquietante creatività dei Montrealesi. Consigliato ai fan di Godspeed You! Black Emperor, Big|Brave o METZ.
Uno dei singoli di From the Heights of Our Pastureland, è l'enfatica "Eager Glacier". Al ritmo di tamburi turbolenti, siamo guidati attraverso paesaggi sonori tentacolari di profondi fruscii sintetici, corde elettriche implacabili, melodie mercuriali e mulinelli distorti. Con grave aplomb, questo pezzo di Montreal, in continua crescita e di ampio respiro, ci porta in un viaggio sonoro tra ambient, post-rock e drone metal. Un ascolto obbligato per i fan di Godspeed You! Black Emperor, Sunn O))) o METZ.
Stacy Lee, regista del video, racconta: “Recentemente ho abbracciato il surrealismo e l'assurdismo che sono in me, e questo progetto riflette il mio desiderio di sfumare i confini tra realtà e subconscio. Ispirato dalla mia recente immersione nel cinema sperimentale, sono arrivato a vedere i generi come fluidi: il cinema, come la musica, esiste su un continuum, e il mio lavoro è una continua esplorazione dell'intera gamma. Questo video non segue una narrazione tradizionale, ma invita gli spettatori in uno spazio in cui possono creare il proprio significato. Attraverso la sperimentazione visiva, ho voluto trasportarci in un'altra dimensione, dove la magia si dispiega letteralmente sullo schermo.”
Tracklist
1. Spirit's Heavy, But Not Overthrown, Part 1
2. Spirit's Heavy, But Not Overthrown, Part 2
3. Eager Glacier
4. Ponders End
5. Lost in the Overcast
6. From the Heights of Our Pastureland
Link
Official: https://yoodoowrong.com
Bandcamp: https://yoodooright.bandcamp.com
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