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TRACKSSOUNDIAMOLE ANCORA
Forever Young
Bob Dylan
1974  (Asylum Records)
CLASSIC ROCK
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14/01/2018
Bob Dylan
Forever Young
Una canzone tanto ispirata e solenne da essere considerata, nonostante non sia mai stata pubblicata come singolo, una delle vette della poetica dylaniana oltre che il brano della rinascita artistica del cantautore

Quando nel 1974 esce Planet Waves, pubblico e critica tirano un sospiro di sollievo. E’ infatti da sei anni, dall’ottimo John Wesley Harding (1968), che il menestrello di Duluth non azzecca un disco di spessore: due lavori minori (Nashville Skyline del 1969 e New Morning del 1970), e un paio di disastri (il pessimo Self Portrait del 1970 – recensito da Rolling Stones con il celebre ed inequivocabile “Che è ‘sta merda?” -  e il mediocre Dylan del 1973) sono il magro bottino di un periodo di stanca, nel quale svetta, a riprova della scarsa vena, la colonna sonora di Pat Garrett & Billy The Kid, che comunque regalerà al mondo la clamorosa Knockin’ On Heaven’s Door.

D’altra parte, questi sono gli anni del Dylan “casalingo”, quello che accantona il fervore compositivo per stare con la propria famiglia, la moglie Sara e i figli. Ed è proprio all’ultimogenito Jakob (che in età adulta seguirà le orme del padre come leader dei Wallflower) che Bob dedica la canzone più bella del nuovo album, Forever Young. Una canzone tanto ispirata e solenne da essere considerata, nonostante non sia mai stata pubblicata come singolo, una delle vette della poetica dylaniana oltre che il brano della rinascita artistica del cantautore, che di lì a poco sfornerà il capolavoro Blood On The Tracks e la superba collaborazione con Jacques Levy (Desire).

E pensare che fino all’ultimo Bob aveva seri dubbi se inserire il brano nella scaletta di Planet Waves. Dylan era indeciso sull’approccio da dare al pezzo, se lento o veloce, tanto che alla fine furono incise entrambe le versioni ed entrambe furono pubblicate sull’album. I dubbi, leggenda narra, vennero al cantante quando una sua amica, invitata ad ascoltare i nastri delle sessioni di registrazione, avrebbe sfottuto il cantante dicendogli che l’età l’aveva ammorbidito e che Forever Young era troppo sdolcinata per il suo repertorio.

Furono solo le pressioni dell’allora produttore Rob Fraboni, che Dio l’abbia in gloria, a vincere le resistenze di Dylan e a convincerlo della bontà del brano. Forever Young ha un testo semplice e diretto, eppure incredibilmente poetico. Dylan parla al proprio figlio e a tutte le nuove generazioni, ma il messaggio è rivolto soprattutto agli adulti, che hanno perso l’innocenza e il desiderio di cambiare il mondo. La canzone è un inno alla vita e alla speranza, un invito ad affrontare l’esistenza con il coraggio e lo sguardo incantato della gioventù.

 

PER SEMPRE GIOVANE

Possa Dio benedirti e proteggerti sempre
possano tutti i tuoi desideri diventare realtà
possa tu sempre fare qualcosa per gli altri
e lasciare che gli altri facciano qualcosa per te
possa tu costruire una scala verso le stelle
e salirne ogni gradino
possa tu restare per sempre giovane
per sempre giovane per sempre giovane
possa tu restare per sempre giovane

Possa tu crescere per essere giusto
possa tu crescere per essere sincero
possa tu conoscere sempre la verità
e vedere le luci che ti circondano
possa tu essere sempre coraggioso
stare eretto e forte
e possa tu restare per sempre giovane
per sempre giovane per sempre giovane
possa tu restare per sempre giovane

Possano le tue mani essere sempre occupate
possa il tuo piede essere sempre svelto
possa tu avere delle forti fondamenta
quando i venti del cambiamento soffiano
possa il tuo cuore essere sempre gioioso
possa la tua canzone essere sempre cantata
possa tu restare per sempre giovane
per sempre giovane per sempre giovane
possa tu restare per sempre giovane

 

Ciò che interessa a Dylan non è l’età anagrafica, essere giovani non significa vivere al di là delle proprie possibilità biologiche o cercare di fermare a tutti i costi il proprio declino fisico. La gioventù è semplicemente un’attitudine alla purezza (“Possa tu crescere per essere giusto, possa tu crescere per essere sincero”), alla ricerca del bello (“…e vedere le luci che ti circondano“), al coraggio (“stare eretto e forte”) e all’integrità morale (“Possa tu avere delle forti fondamenta”). La gioventù risiede, soprattutto, nella capacità di dare respiro e forza ai sogni. A prescindere dall’età di ciascuno di noi.