È l’ultimo dell’anno e il piccolo Massimo si sveglia improvvisamente in una fredda mattina torinese. È stato svegliato delle urla di suo padre che viene sorretto da due uomini sconosciuti. Sua madre non c’è. Gli dicono che è uscita a fare delle commissioni ma da esse non tornerà mai più. La vita del piccolo Massimo cambia radicalmente. Da bambino si ritroverà subito Adulto scaraventato in una nuova realtà in cui dovrà imparare a vivere.
Massimo Gramellini perde la madre a soli nove anni in una gelida mattina invernale. Gli raccontano che la madre ha avuto un infarto perché indebolita dalle cure affrontate per sconfiggere un tumore maligno. A causa di questa perdita, Massimo si ritroverà a convivere con un “vuoto affettivo” che lo accompagnerà costantemente nel corso della sua esistenza rendendolo un uomo inquieto, vulnerabile e pavido. Non se ne farà mai una ragione della morte della madre e la rintraccerà nelle donne che amerà, nelle passioni per il calcio e per la scrittura che lo accompagneranno in ogni istante della sua vita.
“Fai bei sogni” è l’esortazione che gli aveva fatto la mamma l’ultima sera prima di accompagnarlo a dormire, quella prima di morire. È una frase che rimarrà impressa nella sua memoria e che lo esorterà a credere nella sua capacità, nel suo talento da giornalista. Sarà proprio la sua passione per il giornalismo e la scrittura ad aiutarlo a fare chiarezza sulla morte di sua madre di cui i suoi familiari continueranno a negare o far finta di non sapere realmente gli avvenimenti. Massimo scoprirà che la verità è sempre stata nota dentro di sé. Ad aiutarlo in questa accettazione ci penserà la moglie Elisa e l’amica di famiglia Madrina. La piena consapevolezza dell’esistenza della verità e di tutte le zone d’ombra che lo hanno accompagnato in quarant’anni, renderanno Massimo un uomo migliore, libero dai fantasmi del passato e pronto a vivere nel presente, tutto da costruire con positività.
È la storia (autobiografica) di un uomo. È il diario intimistico di chi è cresciuto con un vuoto e un dolore dentro di sé.
Fai bei sogni ci insegna a ricercare la Verità che spesso si intreccia alla finzione. Siamo proprio noi a permetterglielo con le nostre scelte e decisioni quotidiane. Spesso è più facile vivere di illusioni piuttosto che affrontare la “vita vera” che non risparmia traversie e delusioni. In questo romanzo il lettore si lascia invadere dall’angoscia, dall’inquietudine con le quali viene affrontata una “non vita”. Alla fine della narrazione lo stesso lettore tira un sospiro di sollievo quando il protagonista si concede la possibilità di perdonare se stesso e ricominciare a vivere. Romanzo molto introspettivo ed ermetico con uno stile di scrittura semplice che permette di scorrere velocemente da un capitolo all’altro. L’autore è stato molto abile a “mettere a nudo” le proprie angosce e speranze essendo unicamente se stesso. Romanzo che dimostra quanto sia terapeutica la scrittura.