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19/03/2020
EAR
Exousia
A più di dieci anni di distanza dal precedente “Asfodeli Da Conservare”, arriva EXOUSIA, il terzo lavoro discografico della band romagnola EAR, disponibile dal 27 marzo su PMS Studio.
di La Redazione

Si chiama “Exousia” il terzo lavoro discografico della band romagnola EAR, in uscita venerdì 27 marzo sotto la storica etichetta discografica indipendente PMS Studio. A partire da quella data il nuovo disco sarà disponibile su tutti i digital store più importanti. Verrà inoltre stampata un’edizione limitata su CD contenente due brani extra, disponibile dal prossimo 26 aprile.

«[…] una parola, questa, attestata fin dal Vangelo di Marco, ma che non è facile rendere bene in italiano. La parola greca è EXOUSIA, che alla lettera rimanda a ciò che “proviene dall’essere” che si è. Non si tratta di qualcosa di esteriore o di forzato, dunque, ma di qualcosa che emana da dentro e che si impone da sé».

[tratto da: “Papa Francesco | Eugenio Scalfari – Dialogo Tra Credenti e Non Credenti”, Einaudi, LaRepubblica]

 L’album contiene 11 brani nella versione digitale e 13 in quella analogica; è stato registrato presso il Jyl di Massalombarda (RA) da Matteo De Biagi ed è stato mixato e prodotto (in collaborazione con EAR) da Franco Naddei al Cosa Beat Studio (Villafranca di Forlì, FC). La masterizzazione invece è stata curata da Giovanni Versari presso La Maestà Mastering Studio (Tredozio, FC). La pubblicazione e la promozione del disco sono a cura della PMS Studio. I disegni della copertina sono opera dell’artista Massimiliano Marianni, di Bagnacavallo - RA (https://www.facebook.com/massimiliano.marianni).

È una faccenda di autenticità – racconta Cristiano Sapori, voce e autore dei brani – una parola che mi ha molto suggestionato e coinvolto in questi ultimi anni. Quello che come band siamo riusciti a fare, considerati i nostri mezzi e le nostre possibilità, è qualcosa che segna un tratto della nostra vita. Exousia sono io, completamente nudo, davanti al mio specchio. E questo specchio è la Musica.”

Si tratta di un progetto complesso e difficile da etichettare: “prima di premere play - raccomanda la band –scegliete un luogo adatto, mettetevi comodi e prendetevi il tempo di ascoltare”.

L’elemento centrale di tutto il processo creativo di scrittura e composizione dei brani è stato proprio il tempo: gli EAR, liberi da qualsiasi pressione esterna, si sono concentrati solo sul rapporto fra la melodia e il loro sentire. La durata media dei brani (attorno ai 5 minuti) dimostra una scelta artistica svincolata da ogni logica propria dell’attuale industria discografica.

“Exousia non offre la formula ‘strofa-ritornello entro i primi 30 secondi’. Non è questo il disco da mettere in sottofondo durante la vostra cena romantica. Dimenticate ciò a cui siete abituati. Exousia punta al cuore e all’anima del singolo ascoltatore: cerca un contatto. Vuole lasciare un segno. E non concede scorciatoie”. 

La ricerca del suono e dell’arrangiamento denotano una cura quasi maniacale. La matrice acustica dei brani s’intreccia con l’elettronica e con sperimentazioni sonore che spaziano dall'indie al folk, fino alla psichedelia. Le liriche, di natura intimistica, sono tutte in italiano. Spiega Sapori: “ho persino fatto delle registrazioni di nascosto: di momenti con gli amici e addirittura in famiglia, di mia moglie. Le loro voci mischiate alle mie parole: la trovo una cosa potente. Queste briciole della mia vita, che poi sono le canzoni, tengono insieme un racconto complesso. È una specie di magia”.

La band, fedele al concetto di “slow listening” – termine coniato dal giornalista Michaelangelo Matos –, consiglia di approcciarsi all’ascolto del disco con predisposizione d’animo. “Se volete godervi la profondità dei suoni e assaporare le diverse sfumature – incalza Andrea Barlotti, chitarrista del duo – ascoltatelo in cuffia. E già che ci siete, isolatevi da tutto. Forse non è un caso che l’uscita del disco coincida con un momento particolare per la nostra società, in cui siamo chiamati a prenderci cura di noi e del nostro tempo”.

In questo senso, la versione analogica del disco (CD), che oltretutto offre due brani extra rispetto a quella digitale, acquista un significato ulteriore: in edizione limitata (sole 200 copie), concepite in un box cartonato fuori standard e prodotte singolarmente a mano con tecnica serigrafica. Le illustrazioni e le stampe sono sempre opera dell’artista Massimiliano Marianni.

Il CD, disponibile ufficialmente dal prossimo 26 aprile, si può prenotare e acquistare scrivendo a: onearband@gmail.com oppure attraverso il sito earband.it.

1.      453 gr.

2.      Eveline

3.      Canzone Per Chi Non Ha Capito Niente

4.      Massimizzazione Del Profitto In Regime Di Concorrenza Perfetta

5.      Amore Della Mia Vita

6.      Le Nostre Fotografie

7.      Navidad

8.      Insulo De La Rozoj

9.      Heavy Colors

10.  Resilienza

11.  Bloodstream (Stateless cover) – solo in versione analogica

12.  Bleed (Cold cover) – solo in versione analogica

13.  Le Nostre Fotografie (Versione Alternativa)

 

Il progetto EAR, che in greco antico significa “Primavera”, nasce nel 2004. Il nucleo è composto da Cristiano Sapori (voce | chitarra) e Andrea Barlotti (chitarra), entrambi originari della provincia ravennate (Castel Bolognese).

Dopo l'EP autoprodotto "La Stanza Della Cera", pubblicato nel 2005, la band autoproduce e pubblica, nel 2008, "Asfodeli Da Conservare", un album di 11 tracce ricche di collaborazioni (fra cui spiccano Martinicca Boison e Sara Piolanti), accolto favorevolmente dalla critica.  Dal 2008 al 2010 la band si concentra sulle date dal vivo.

I dieci anni che seguono racchiudono mutamenti importanti (personali e non) per i due componenti della band: in questa decade avviene una maturazione artistica che culmina con la nascita del nuovo album, “Exousia”  in uscita nel marzo 2020.

Nel 2018 gli EAR hanno firmato per la PMS Studio, storica etichetta discografica indipendente, nata nel 1997 e con sede a Bologna e Alfonsine (RA), con la quale viene pubblicato il nuovo lavoro.

Foto di Paolo Zauli (quattronero.com)

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