Tendo ad evitare la tendenza pompieristica e insisto, spero non con anacronismo, in quella incendiaria. Se Pitigrilli ha dei problemi, mi dispiace sinceramente per lui.
Quasi trent’anni fa, i compratori di CD[1] erano guardati male da noi sulla ventina: i CD, roba da gente col denaro.
Pensate adesso al vinile: che hanno prima fatto buttare perché compraste i CD, naturalmente, e poi vi dicono di ricomprare.
Ora dovreste pavoneggiarvi[2] col vinile: prezzi elevati per i fonogrammi e piatti altrettanto poco accessibili nei prezzi se non vi accontentate dei modelli destinati a coloro che disprezzate[3].
Provate a trovare quei vinili che avete venduto.
Non li trovate, perché la rivincita del vinile “non è punk”: trovate solo noiosi LP. Dove sono i singoli con le loro belle copertine? Ah certo, i cofanetti: ma se voglio solo, per dire, “Complete Control” devo comprarmi anche tutti gli altri singoli di The Clash[4] e siccome ho 20 anni e sono studente, oppure 30 e sono disoccupato, non posso permettermi il cofanetto[5], che nel frattempo è introvabile: era, come spesso accade, un’edizione limitata.
Comunque non trovate “Nobody’s Scared” dei Subway Sect (che non ho venduto), tanto per dire.
Eh sì, vi hanno preso in giro. Un’altra volta.
[1] Schifose trasposizioni AAD, ricordate voi vecchi quando cercavate le sigle: AAD, ADD e DDD?
[2] Cerco anche di non usare quel linguaggio giovanilistico che fa molto Don Mazzi.
[3] Gente che ha il ciglio umido per quelle registrazioni incise anche su MC7, quelle che comprava all’autogrill e si ascoltava in auto e che chiama i piatti giradischi.
[4] In verità volete solo la replica del “Capital Radio” EP, che non avete.
[5] Certo c’è anche l’ipotesi per cui non intendo sborsare danaro per ciò che mi interessa poco.