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SPEAKER'S CORNERA RUOTA LIBERA
25/03/2022
Le interviste di Loudd
Due chiacchiere con... Fredrik Larsson (Hammerfall)
Credere in quello che si fa, ecco cosa ci trasmette Fredrik Larsson quando parla degli Hammerfall: “Puoi dire quello che vuoi dell’Heavy Metal e non mi importa, io lo amo… lo facciamo con il cuore”. "Hammer of Dawn", nuovo album pubblicato il 25 febbraio 2022 via Napalm Records, sarà parte della scaletta di United Forces Tour 2022, in partenza a breve a fianco degli Helloween.

Ciao Fredrik, grazie per il tuo tempo, e complimenti per il nuovo album!

Grazie mille!

 

Di solito tra i temi toccati dalle canzoni degli Hammerfall troviamo guerra, amore, viaggi, imprese epiche, lotte. Di cosa parla Hammer Of Dawn?

Troviamo tante tematiche diverse in questo album. Come sempre Joacim si occupa dei testi e di solito lui risponde a queste domande indicando che le parole delle canzoni degli Hammerfall sono da interpretare: quando le ascolti devi capire cosa la canzone ti trasmette, a quale messaggio ti fa arrivare, come si dice: “read between the lines”. E’ il pubblico che deve dare la propria interpretazione, così da potersi identificare più facilmente nel brano. 

 

Così da trovare una connessione tra le tue esperienze e le parole che stai ascoltando.

Esatto!

 

Cosa ci racconti in merito alla creazione dell’album? Dove lo avete registrato, come è stato il processo di composizione, quando è iniziato?

Di solito ci prendiamo un periodo di tempo specifico per scrivere un nuovo album, quando anche Oscar ha modo di fermarsi un attimo ci fermiamo tutti e ci dedichiamo al nuovo progetto. Ma da due anni a questa parte è cambiato tutto, tutto è diventato più “smart”. Oscar si é portato questa sorta di interfaccia audio ovunque, persino in vacanza aveva una chitarra da viaggio, e in tour, a volte, appena scesi dal palco, sudati e pieni di adrenalina, ci siamo trovati a bere una birra mentre Oscar registrava qualche riff e scriveva canzoni, per cercare di catturare tutta quell’energia e il mood positivo di quei momenti. Penso avesse persino un paio di canzoni pronte prima ancora della release di Dominion. Ha scritto davvero molto in tour e quando siamo tornati dal tour europeo a febbraio 2020 avevamo quasi tutte le canzoni già pronte. Un processo davvero differente da quello applicato per gli album precedenti.

 

Wow, e si sente questa adrenalina nell’album!

Si, penso che si senta! E’ davvero difficile catturare energia all’interno di un disco. Se penso agli Hammerfall, penso ad una band da vivere in live, se vuoi conoscere davvero gli Hammerfall devi vederli in concerto.

 

Ci ho provato! 

Ma è stato difficile negli ultimi 2 anni!

 

Avete suonato in Italia a febbraio 2020, poco prima del lockdown, ora aspettiamo il prossimo concerto! Tornando alla produzione, vediamo tante persone coinvolte: Fredrik Nordström nell’area Mix & Mastering, Jacob Hansen alle voci e le chitarre registrate e prodotte da Pontus Norgren, con Oscar Dronjak e Fredrik Nordström come co-producers… sembra un grande lavoro di squadra. Come funziona?

Abbiamo usato questa formula “teamwork” per gli ultimi 4 album, credo, abbiamo registrato la batteria con Fredrik Nordström, poi ci siamo occupati delle registrazioni di chitarra e basso. Ogni tanto Fredrik compariva in studio per controllare che tutto stesse proseguendo secondo i piani, ma abbiamo Pontus nella band che è molto preparato sui suoni e sulle registrazioni, quindi abbiamo fatto molto anche da soli. Sapevamo cosa volevamo, quindi è stato facile. Siamo a nostro agio quando registriamo, siamo davvero concentrati. Registriamo una canzone per volta, ci dedichiamo interamente al brano, registriamo le chitarre, il basso, torniamo sulle chitarre, e quando è davvero finita ci spostiamo sul quello successivo. Questo invece di registrare le chitarre per tutte le canzoni, poi il basso per tutte le canzoni. Insomma, preferiamo dedicarci ad una traccia per volta, ben focalizzati.

 

Buono a sapersi, e anche un buon consiglio per molte band. Passiamo al tour: cosa ti manca maggiormente della vita in tour? A cosa non vedi l’ora di ritornare?

A tutti noi manca davvero andare in tour, è la cosa per cui viviamo, per stare sul palco, vedere la folla, incontrare i fan, visitare nuove città, viaggiare in tutto il mondo. Ci manca tutto questo e ci manca anche uscire tutti insieme: sono due anni che siamo fermi, ci manca stare insieme, divertirci insieme, anche per questo non vediamo l’ora di suonare di nuovo dal vivo! 

 

Posso immaginare! C’è una canzone in particolare nel nuovo album che non vedi l’ora di suonare dal vivo? E qual’è la tua preferita dagli album precedenti? 

Ah, quest’album é così nuovo che è difficile sceglierne una… ma "Hammer of Dawn" sarà meravigliosa da suonare live, per via del ritornello, spero di vedere i fan urlarlo tutti insieme in coro! Sarà sicuramente di impatto. Anche "Brotherhood" sarà divertente da suonare live, è una canzone veloce. Queste sono le mie due preferite e quelle che non vedo l’ora di suonare.

 

Solitamente la sezione ritmica è considerata molto importante all’interno di una canzone, come collabori nella composizione e cosa ti piace davvero quando suoni il basso?

Non sono un virtuoso che suona riff veloci e difficili, sono più attento al groove. Cerco di fare da ponte tra la batteria e le chitarre e assicurare delle basi solide perchè la canzone possa svilupparsi. Mi piace molto suonare con David, è facile e bello suonare insieme a lui, è davvero di ispirazione, guardiamo sempre a lui, persino sul palco. Ci divertiamo.

 

Torniamo un attimo nel passato. Ad un certo punto hai lasciato la band e poi sei tornato. Qualcuno dice che tu sia stato il contatto con Nuclear Blast all’epoca. Pensi sia stato un momento importante per gli Hammerfall? E ora come vi supporta Napalm Records? Mi sembra facciano un super lavoro di squadra.

Sono stato lontano dal gruppo per 10 anni. Dopo aver pubblicato il nostro primo album ho lasciato il mio posto nella band a qualcuno che avesse voglia di “essere” al 100% solo Hammerfall; io sentivo l’esigenza di fare esperienze diverse, di esplorare altri scenari musicali. Joaquim ha iniziato nel 2007, non avevo idea che anche Magnus avesse lasciato la band, quindi sono stato colto di sorpresa, ma tornare in sala prove con i ragazzi è stato così naturale: è stata una decisione facile quella di tornare indietro e far parte di nuovo del gruppo! Non ho connessioni con Nuclear Blast, siamo stati con loro per molto tempo e negli ultimi 2 anni ci siamo spostati su Napalm Records, stanno facendo un ottimo lavoro e siamo davvero felici dei risultati. Vediamo cosa accadrà in futuro! 

 

Avete lanciato la Hammerfall TV, ho visto numerosi video, pensi che questo canale vi aiuti a restare in contatto con i fan in questo periodo in cui fare concerti è stato praticamente impossibile? 

Si! È un modo per fare qualcosa di speciale per i fan, un modo per comunicare con loro. Diciamo che questa è la vera forza della Hammerfall TV. Sta funzionando bene: suoniamo qualche riff, parliamo degli album, è un canale che usiamo anche per lanciare notizie speciali. Abbiamo aperto la Hammerfall TV prima della pandemia, ad inizio 2020: siamo stati fortunati. Avevamo appena finito il tour registrando anche un album live che abbiamo pubblicato anche in Blu-Ray, perciò mentre le altre band stavano mettendo in piedi qualche show in streaming dai club chiusi e senza pubblico, noi abbiamo potuto presentare uno show degli Hammerfall vero e proprio. 

 

Caspita un’opportunità incredibile visto il momento. Ho visto il video di ”Brotherhood”, molto divertente, e ho ascoltato la vostra spiegazione alla Hammerfal TV; è molto bello che abbiate voluto coinvolgere le vostre famiglie. Stai insegnando a tuo figlio a suonare il basso?

Hahahah, era davvero nervoso riguardo al video! Mi ha detto “Papà, non so suonare davvero questa canzone con il basso”… in realtà non sa proprio suonare il basso! Ma è stato divertente, ha dovuto solo far finta… come facciamo anche noi, d’altronde! Tutti si sono divertiti molto di fronte alla telecamera. Patric Ullaeus (che ha girato il video) è un tipo fantastico con cui lavorare, ci ha fatto sentire tutti a nostro agio, anche i bambini, e si vede dalle riprese!

 

Sicuramente anche per loro sarà stata un’esperienza divertente.

Hahha, si, mi figlio poi ha chiesto come mai non era apparso nel video per più tempo, ho dovuto spiegargli che era un video degli Hammerfall e non il suo video, ma gli ho suggerito di metter su la sua band per essere protagonista!

 

E tu come hai iniziato a suonare il basso e quando hai deciso di entrare a far parte di una band?

Un sacco di gente suonava strumenti quando ero giovane, è tipico del sistema scolastico svedese: abbiamo piccole sale prova a scuola dove puoi utilizzare strumenti, noleggiarli. Batteria, piano, bassi, chitarre, è così che entriamo a contatto con gli strumenti e la musica da piccoli. Anche mio papà suona la chitarra, e a casa quindi lo sentivo suonare da sempre. Ad un certo punto c’era questa piccola band e mancava il bassista, ecco come ho iniziato, poi sono entrato in contatto con altre band man mano più importanti, che ne sapevano molto di più sulle teorie della musica, ed è stato facile inserirmi in band migliori, sono cresciuto musicalmente molto più velocemente rispetto ad altri miei amici.

 

Caspita, dovremmo avere delle sale prova a scuola anche qui, sarebbe fantastico e formativo! Purtroppo non è così comune qui in Italia, è un peccato.

Non so bene come sia ora in Svezia, ma credo che ci siano ancora, che ti diano anche la possibilità di noleggiare o prendere in prestito strumenti per esercitarti a casa.

 

Dimentichiamoci per un attimo della pandemia, cosa suggeriresti oggi ad una nuova band che sta approcciando il panorama musicale ed è agli inizi?

E’ difficile fare breccia con tutte le band che si propongono sul mercato, ma è molto importante credere in quello che si fa, farlo con il cuore senza seguire troppo le mode o quello che ti dicono le persone su come le tue canzoni dovrebbero “suonare”. Una delle ragioni per cui gli Hammerfall sono diventati famosi è sicuramente il fatto che abbiamo sempre fatto quello che pensavamo fosse meglio per la band. Quando ancora nessuno ascoltava l’Heavy Metal siamo stati decisi e abbiamo fatto quello che pensavamo giusto, la nostra musica, e lo facciamo ancora. Ecco uno degli ingredienti chiave.

 

Seguire il cuore e l’ispirazione.

Si, se fingi le persone se ne accorgeranno, capiranno che non fai sul serio. Puoi dire quello che vuoi dell’Heavy Metal e non mi importa, io lo amo. Lo facciamo con il cuore e siamo veri.

 

Si sente nel disco e lo vedremo dai tour! Non vedo l’Italia nella lista di paesi toccati dal vostro tour al momento, può essere che date extra vengano pianificate work in progress?

Si, saremo in tour con gli Halloween a breve con show molto belli, ma non tutti i paesi hanno aperto e eliminato le restrizioni, quindi non credo che tutti gli show siano già stati definiti, ma penso che saremo in tour per tutto l’anno!

 

Beh ce lo auguriamo!

Speriamo di arrivare anche in Italia molto presto!

 

Speriamo! Noi vi aspettiamo!