Da un lustro circa a questa parte, essere fan dei Pet Shop Boys regala notevoli soddisfazioni. Ancor più del loro ultimo HotSpot (2020), disco straordinariamente fresco e divertente, che testimoniava un’ispirazione al livello dei giorni migliori, negli ultimi anni, l'attività più interessante dei Pet Shop Boys è stata, infatti, l'immersione profonda che hanno fatto nei propri archivi. A partire dal remaster dell'anno scorso del loro film del 1987 It Couldn't Happen Here, a una vasta gamma di performance televisive caricate in alta qualità sulla pagina YouTube ufficiale della band, il loro enorme corpus multimediale accuratamente rivisitato è la dimostrazione della grande energia creativa che Neil Tennant e Chris Lowe hanno regalato ai propri aficionados in quasi quattro decenni di attività.
Originariamente pubblicato come film concerto negli anni '90, ma ora ristampato come album dal vivo, Discovery: Live in Rio - 1994 cattura il primo viaggio dei Boys in Brasile, tappa di un tour globale, per promuovere Very (1993), tra Singapore, Australia e America Latina, parti di mondo, queste, che i Boys non avevano mai toccato prima.
Nel 1991, i Pet Shop Boys, per la prima volta a livello internazionale, avevano portato in tour un'opera teatrale elaborata e operistica catturata dal film concerto Performance. Il loro album più recente a quel tempo, Behaviour del 1990, era uno splendido affresco della loro dance postmoderna e, in parte, un'elegante elegia per amici, compagni e collaboratori scomparsi a causa dell'AIDS, e sebbene sia stato spesso considerato dalla critica come il miglior disco del duo, il materiale e il relativo tour non erano riusciti a sfondare, come si sarebbe potuto immaginare.
Con Very, invece, il duo diede vita a un significativo restyling, che meglio si adattava alla cultura DJ più ritmata del nuovo decennio, riuscendo così a mettere a segno un clamoroso successo commerciale, dal momento che quel disco sarebbe diventato il loro album più venduto in patria. Una musica da ballo più esplicita, quindi, sempre i PSB ma ancora più dandy e modaioli: Discovery fotografa questo nuovo corso, il passaggio dal teatro dell'opera delle prime esibizioni dal vivo alle atmosfere di una serata da club, che irradia glamour e appassionata condivisione col pubblico, come solo la musica popolare può fare.
Se Performance, infatti, aveva tracciato una linea di demarcazione netta tra performer e pubblico, con Tennant e Lowe che si sentivano più attori in un dramma che musicisti in una band, con Discovery, i Boys vestono con esplicita decisione i panni degli showmen. Figlia dell'energia della cultura rave, l'atmosfera è divertita e allegra, anche se non manca quel tocco di teatralità che da sempre connota le performance del duo: il film concerto (nella confezione oltre al dvd sono presenti anche due cd) è, infatti, pieno di ballerini e modelle che si pavoneggiano sul palco in perizoma, mentre Tennant e Lowe sono vestiti in abiti ecclesiastici, quasi fossero ammiccanti sacerdoti del pop.
Il modo migliore per tornare a quegli anni d’oro e godersi un filotto di canzoni (e cover) che i fan e i nostalgici faranno fatica a tirare via dallo stereo (e della tv). Per tutti gli altri, un imperdibile documento storico di una band che ha fatto ballare, e non in senso figurato, mezzo mondo e diverse generazioni.