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REVIEWSLE RECENSIONI
Denim & Diamonds
Nikki Lane
2022  (New West Records)
AMERICANA/FOLK/COUNTRY/SONGWRITERS ROCK
7/10
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19/12/2022
Nikki Lane
Denim & Diamonds
Dopo Highway Queen, continua la svolta rock/pop di Nikki Lane, con un disco pimpante, prodotto ottimamente da Josh Homme.

Highway Queen, uscito nel 2017, a dispetto della copertina clamorosamente roots, è un disco che ha segnato un deciso cambiamento nel suono che aveva caratterizzato i due album precedenti di Nikki Lane, entrambi più decisamente legati all’outlaw country. Oggi, quelle sonorità persistono, ma non sono più dominanti, mentre l’impianto musicale di questo nuovo Denim & Siamonds, come il suo predecessore, è decisamente più composito.

In questo nuovo lavoro, infatti, trovano asilo rock, americana, pop retrò, e cantautorato, il tutto plasmato dalla sapiente mano di Joshua Homme, il leader dei Queens Of Stone Age, qui in veste di produttore. Ed è insubbio che il suo tocco si senta, soprattutto nel suono di chitarra di certi brani, in cui sono preponderanti accenti più marcatamente rock.  

Il cambiamento, ormai consolidato, è probabile che faccia storcere il naso a quella fetta di pubblico più legata al roots e che aveva amato la Lane degli esordi. Eppure, il deciso scarto di rotta, come per Highway Queen, ha prodotto un risultato finale decisamente brillante. Quello è stato decisamente il suo disco più popolare, ma è stato anche un lavoro con cui la Lane ha dovuto fare i conti con un’improvvisa popolarità, che ha portato in giro l'autoproclamatasi regina dell'autostrada in estenuanti tour, che l’hanno provata fisicamente e mentalmente. Tanto che, nonostante una carriera ancora breve, la songwriter del Sud Carolina aveva preso in considerazione di mollare il mondo della musica e rinunciare al successo, nella speranza di ritrovare la tranquillità perduta. Un tema, questo, sviscerato in "Good Enough", canzone posta, non a caso, nel cuore della scaletta, in cui la Lane parla dei suoi dubbi e della stanchezza cronica derivata dai continui spostamenti e concerti.

La ragazza, però, ha reagito, eccome, e Denim & Diamonds è la risposta, energica e pimpante, di chi è stato sul punto di mollare tutto e ha, invece, ritrovato, un’insospettabile forza emotiva.

Dal garage autobiografico di "Born Tough" al countrypolitan "Good Enough" e al rock rombante che attraversa "Black Widow" e la title track (impossibile non cogliere l’impronta di Homme), tutto funziona a meraviglia e la voce della Lane si adatta come un guanto su misura ai diversi stili.

La spavalderia con cui la songwriter affronta la scaletta è coinvolgente, i ritornelli e le melodie si sviluppano con naturalezza e non appaiono mai forzati, e la backing band, esaltata dal pedal steel di Matt Pynn (particolarmente efficace nella ballata "Faded"), fa da equilibrato contrappunto alle ruvide intemperanze della Lane.

Si spera che Denim & Diamonds sia una nuova ripartenza di una carriera che, come detto, si era arenata per l’usura della sua titolare, a cui, la lunga pausa, se ha fatto perdere un po' di rilevanza mediatica, ma, per converso, ha comunque trasmesso una rinnovata euforia, fisicamente palpabile in tutte le dieci canzoni in scaletta. Questo nuovo disco mostra Nikki Lane al suo meglio, è la fotografa di un’artista che ha scelto una direzione diversa, pur continuando a mantenere un piede saldamente piantato nella musica country e roots del suo passato. Che ha solo sfumato, senza mai rinnegarlo veramente.