Il bello del Cinema è anche scoprire il film che non ti aspetti... quel titolo minore, magari frutto di un progetto indipendente lontano dalle grandi majors, un film che ti eri appuntato con lo scopo di andarlo a recuperare più avanti e che una volta arrivato il momento della visione nemmeno ti ricordi più di cosa parla, chi ci recita, chi l'ha diretto e perché l'avevi annotato. E poi lui ti sorprende; magari non è un capolavoro, però è uno di quei film che ti fanno spegnere il televisore con il sorriso sulle labbra e con quella sensazione di appagamento capace di farti andare a dormire più leggero e un po' più pieno. Ecco, con Delirious - Tutto è possibile è proprio quel che mi è capitato. Ammetto con aria colpevole di non essermi mai avvicinato prima d'ora al lavoro di Tom DiCillo, regista non troppo prolifico (almeno al Cinema, sette film in quasi vent'anni) e che ha siglato opere non troppo note, eccezion fatta forse per l’esordio Johnny Suede, una delle prime interpretazioni del futuro divo Brad Pitt.
Delirious è una commedia amarognola girata con pochi mezzi ma con un bel cast. DiCillo offre una visione laterale di New York, in bilico tra la mondanità dello star system e lo squallore colorato e vivo di chi a quella mondanità gira intorno, come uno dei protagonisti della storia, il paparazzo Les Galantine (bellissimo nome) interpretato al solito in maniera sublime da Steve Buscemi. Indubbiamente quello del regista è un bello sguardo sulla città ma anche sul mondo dorato (per alcuni versi) dello spettacolo, capace di attrarre così come di creare incomprensioni e invidie.
Durante uno degli appostamenti di Les (Steve Buscemi), in attesa di fotografare la cantante pop K'harma (Alison Lohman) con l'attuale fidanzato, il paparazzo squattrinato incontra Toby (Michael Pitt), un giovane senzatetto dai modi dimessi e gentili. Nasce un'amicizia particolare, Toby si installerà nella piccola casa di Les lavorando gratuitamente per lui come assistente. Ai due capiterà subito un colpo fortunato che permetterà a Les di guadagnare un po' di soldi e aprirà loro qualche porta per frequentare più da vicino il mondo dello spettacolo. Toby così conoscerà casualmente proprio K'harma della quale si innamorerà corrisposto e, grazie alla direttrice di casting Dana (Gina Gershon), riuscirà ad avere la sua possibilità per lasciarsi alle spalle la sua vita misera. Questo purtroppo creerà tensioni e dissapori tra i due amici che nel frattempo, a modo loro, avevano costruito un legame profondo.
Sono parecchi gli spunti interessanti del film, a partire dal gusto delle riprese sulle location di DiCillo, fino ad arrivare alla costruzione calibrata dei personaggi e dei rapporti tra loro. Se il mondo delle celebrità è sempre presente (bel cameo di Elvis Costello), questo più che altro si fa sfondo per la storia di amicizia tra il riottoso Les e il tenero Toby. Il primo cerca approvazione per il suo lavoro, prima di tutto da sé stesso, un impiego disprezzato dalle star ma anche dai suoi stessi genitori che gli offre una vita ai margini e puzza di fallimento (e hai voglia a dire che le star non sono meglio di noi), il secondo cerca un po' di purezza, amicizia, magari la possibilità di fare l'attore, un sogno quasi infantile, e anche un posto dove dormire. Gli alti e bassi di questo rapporto d'amicizia (non è che sei gay?) danno tono a una pellicola resa viva da due attori opposti e ugualmente in parte, ci sono sentimenti forti ma anche tradimenti e amarezza, passaggi divertenti e almeno una sequenza con la giusta carica di tensione. Delirious - Tutto può succedere è un film indipendente che con la sua genuinità può arrivare a sorprendere, con garbo e misura passando da un incontro che, almeno per un po', lenirà le solitudini di due uomini parecchio diversi tra loro regalandogli momenti e ricordi che resteranno vivi per sempre.