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SPEAKER'S CORNERA RUOTA LIBERA
09/10/2023
Live Report
Datura4, 07/10/2023, Joshua Blues, Como
I Datura4 di Dom Mariani, con il loro rock-blues fortemente influenzato dal classico suono seventies, per l'ultima tappa del tour europeo hanno regalato un gran bel live al Joshua Blues di Como.

Alzi la mano chi, nel 2015, pensava che i Datura4 sarebbero stati la “terza vita” musicale di Dom Mariani & Co? Io di certo no!

I Datura4, per chi non li conoscesse, sono dei ragazzi australiani non certo “di primo pelo”: Dom Mariani (già frontman degli Stems, garage band degli anni Ottanta, e poi lead singer degli DM3), il simpaticissimo Jozef Grech (che nel corso degli anni ha sostituito alla seconda chitarra Greg Hitchcock, anche lui veterano della scena Aussie) e la sezione ritmica composta da Warren Hall e Stuart Loasby. Nonostante Dom Mariani sia sempre stato fedele ad un suono marcatamente power pop, con la nuova band propone un rock-blues fortemente influenzato dal classico suono seventies.

 

All'epoca pensai che Demon Blues (2015 - titolo già programmatico di tutto quello che sarebbe seguito) potesse essere considerato il divertissement del rocker australiano in cerca di nuovi “vecchi” stimoli e, forse, anche di un più folto pubblico.

Dal 2015 ad oggi, però, i Datura4 hanno sfornato con cadenza quasi annuale ben 5 album, dove la miscela offerta è un brodo primordiale di blues elettrificato, proto hard rock e svisate lisergiche, che ha trovato i suoi punti di riferimento nei classici gruppi di quell’epoca.

Visto il composto musicale proposto, risulta facile presumere che proprio dal vivo il gruppo potesse dare il meglio di sè, e così è stato.

 

L'ultima tappa del tour europeo (che ha toccato però solo il suolo prima iberico e poi italico), grazie ai ragazzi di Otis Tours, ha toccato la piccola “perla” del Joshua Blues di Como, permettendo a me a ai fan lombardi di assistere ad un concerto sicuramente old style, ma suonato impeccabilmente.

I Datura4 non si sono risparmiati, un set di circa 16 pezzi (con la cover di "Oh Well Fleetwood Mac" unita, con un sapiente medley, a “Going back to Hoonsville”) che ha visto la proposizione di pezzi provenienti da tutti i loro album, con la predominanza degli ultimi tre: Blessed Is the Boogie (2019), West Coast Highway Cosmic (2020) e l’ultimo Neanderthal Jam (2022).

 

Dimenticatevi quindi ogni diavoleria tecnica, i Datura4 suonano un sano e vecchio r&R con la classica formazione 2 chitarre, basso, batteria, 1,2,3, e via.

Si è partiti subito forte con il torrenziale blues di “Looper”, per poi passare al southern rock di “Digging My Own Gravfe” per via via aumentare il volume e dare la stura a cascate di assoli wah wah (quel pedalino chiamato anche "Cry Baby", marchio di fabbrica di una serie di grandi musicisti da Jimi Hendrix, per passare ad Eric Clapton, Jimmy Page, Steve Satriani).

Una nota di menzione spetta anche a “Sounds of Golds”, al boogie indemoniato di “Worried man’s Boogie” e all’inedita “Overlord”. Ma sarebbe impossibile non menzionare anche “Bad Times” o il super elettrificato blues di “Ooh Poo Pah Doo”, oppure “Mother Medusa”, sorretta dal potente drumming di Warren.

Insomma, pur non essendo, come dicono gli inglesi, esattamente “my cup of tea”, questi concerti hanno per me un effetto “detox”. Certo, il crinale tra pacchianeria e buona musica, soprattutto per un genere come questo, è molto sottile, ma con musicisti del genere che calcano il palco da oltre 30 anni, il rischio è stato totalmente fugato da una compattezza del suono che ha reso più che godibile il tutto.