Sono ormai diversi anni che chi scrive non è più un estimatore dell'accoppiata Tim Burton/Johnny Depp, tanto meno se condita dalla presenza di Helena Bonham Carter; tralasciando i film che il regista ha realizzato in stop-motion, decisamente superiori ai suoi ultimi live action, è dai tempi di Big fish (2003) che non mi capita di vedere un film davvero soddisfacente girato da Tim Burton, curioso che in Big fish tra l'altro manchi proprio l'apporto di Johnny Depp (per correttezza ammetto di non aver ancora visto Big eyes). Anche dopo la visione di questo Dark Shadow uscito nel 2012 non è che si possa proprio gridare al miracolo, bisogna ammettere però che se preso senza pretese il film risulta divertente e presenta qualche bella idea che rende la visione tutto sommato piacevole, certo i tempi d'oro del regista di Burbank sono passati da tempo, lo dimostreranno anche i successivi Miss Peregrine e Dumbo, però qui almeno traspare un'aria giocosa e divertita, nonostante l'immancabile ambientazione cupa, capace di coinvolgere lo spettatore e ben predisporlo per godersi la visione.
Storia, ambientazione e personaggi sono ispirati all'omonimo serial tv che andò in onda negli Stati Uniti a partire dal 1966 sulla ABC. I Collins sono una famiglia di origini britanniche che nella seconda metà del 1700 raggiunge il Nuovo Mondo per ampliare il loro giro di affari, qui fonderà la cittadina di Collinspot e si insedierà nella magione sulla collina poi denominata Collinwood. I Collins sono imprenditori nel ramo ittico, il loro primogenito Barnabas (Johnny Depp) è un bel ragazzo non indifferente al fascino femminile, dopo essersela spassata con la domestica Angelique (Eva Green) si innamorerà della bella ed eterea Josette (Bella Heathcote). Angelique, che in realtà è una potente strega, innamorata e rifiutata, lancerà un maleficio sulla ragazza che porterà questa al suicidio e trasformerà Barnabas in un vampiro, seppellendolo vivo in una bara incatenata sprofondata metri sottoterra. Nel 1972, in seguito a lavori di scavo, Barnabas viene riportato alla vita; dopo essersi abbeverato a discapito dei poveri operai, il settecentesco vampiro giunge nell'ammodernata cittadina di Collinspot ormai dominata dalle industrie AngelBay di proprietà di una ancora viva Angelique, mentre la famiglia Collins è ormai decaduta, gli eredi vivono in una ormai in rovina Collinwood. Qui Barnabas conosce la matriarca Elizabeth (Michelle Pfeiffer) con la quale stringerà un patto, il bislacco "maggiordomo" Willie (Jackie Hearle Haley), l'adolescente intrattabile Carolyn (Chloë Grace Moretz), il piccolo David e la sua istitutrice Victoria (di nuovo Bella Heathcote), identica alla defunta Josette. Oltre ai parenti, in casa è ospite anche la psicologa Julia Hoffman (Helena Bonham Carter). Fatta conoscenza con i lontani parenti Barnabas tenterà di risollevare le sorti dei Collins e di riprendersi il dominio del paese.
La combriccola di stanza a Collinwod richiama le strambe famiglie di vecchi serial tv, non solo Dark Shadows come riferimento ma anche La famiglia Addams (del '64 la serie tv) o i The Munsters dello stesso anno, lo scenario molto gotico e in stile Burton dell'incipit viene riversato nei seventies con effetto straniante per il protagonista del film ma anche con tanto ruffiano divertimento per il pubblico, accompagnato da una colonna sonora molto più che accattivante: tra i primi pezzi una delicata "Nights in white satin" dei Moody Blues, e poi T-Rex, Carpenters, Iggy & The Stooges, menzione particolare per Alice Cooper che si concede attivamente in un discreto ruolo e soprattutto per Barry White che accompagna una delle scene di sesso più divertenti di sempre, quella tra Johnny Depp ed Eva Green. Alcune sequenze sono effettivamente molto riuscite (la M del McDonald), i momenti simpatici non mancano, ottima la ricostruzione degli ambienti, meraviglioso il paesino del Maine dove la vicenda si svolge (ma queste sono cose alle quali Burton ci ha abituati). Il regista può permettersi un cast di classe: una sensualissima Eva Green, l'istituzione Michelle Pfeiffer, qui bene anche Johnny Depp e parecchio indovinati i ruoli di Chloë Grace Moretz e Jackie Hearle Haley, forse un po' sacrificata Bella Heathcote che apparentemente sembra dover ricoprire un ruolo fondamentale ma che a conti fatti si perde un poco nel corso del film. Nulla di memorabile ma un buon film, divertente, ben realizzato e calibrato al meglio per poter piacere a un pubblico vasto, meglio di quanto mi aspettassi.