Iacopo Dalla Libera è un notaio di successo, figlio di Ippolito, uomo stimato per il suo senso di umanità in campo giuridico. La vita di Iacopo sembra perfetta. Ha seguito la scia professionale del padre, ha sposato la promettente e devota moglie Albina Tedeschi, ricca di famiglia. Può permettersi tutto quello che un uomo desidera nella sua vita terrena: viaggi, auto, case al mare o in montagna, vizi e agi. Eppure Iacopo si accorge improvvisamente del grigiore della sua esistenza e dell’abitudine e della Noia che opprimono le sue giornate e che lo inducono a vivere per inerzia. Ormai la sua esistenza è quella di un inetto che non attribuisce nessun valore e significato a qualsiasi azione. Sua moglie gli sembra così anaffettiva, fredda, cinica. Suo padre invece non è come credeva o come tutti lo conoscono. Non è poi tanto quell’uomo rispettabile e da stimare di cui tutti parlano. A pochi giorni dalla morte, Ippolito rivela a suo figlio Iacopo una serie di scoperte e verità che lo catapulteranno in un mondo inedito.
Tanti frammenti di un mosaico chiamato “vita”
A pochi giorni dalla morte di suo padre, Iacopo Dalla Libera si ritrova a cercare i cinquantadue figli di suo padre. Sono uomini e donne di cui nemmeno sospettava dell’esistenza. Sono tutti figli illegittimi del notaio Ippolito Dalla Libera. Recandosi a Ferrara per compiere questo incarico Iacopo, per la prima volta, si apre alla vita e ciò gli consente di provare emozioni vere e sensazioni irripetibili. Incontrerà Mila, una prostituta, amica di una delle sue sorellastre e grazie a lei ricomporrà i frammenti delle esistenze dei suoi cinquantadue fratelli e sorelle. Tante saranno le scoperte e le novità da apprendere. Mila gli farà da guida in una nuova dimensione fatta di emozioni vere, sensazioni vitali. Ma chi è veramente suo padre? Il mistero sui suoi fratellastri e sorellastre si infittisce sempre più e coinvolgerà anche l’identità di sua moglie Albina...
Nulla sarà come prima
“Daccapo” ci insegna che nulla è come crediamo che sia. Dietro le maschere, gli atteggiamenti, le “etichette” c’è un mondo indescrivibile e sorprendente che ci chiede di essere esplorato davvero. Bisogna riuscire a vederlo al di là del grigiore della quotidianità che con la sua frenesia ci risucchia lasciando poco spazio alla verità e all’essenza delle cose. Il protagonista Iacopo impara a vivere dopo essersi reso conto che il suo procedere lungo la sua esistenza era solo un “sopravvivere”. Per sconfiggere la monotonia e l’inettitudine. Iacopo impara a vedere davvero il mondo con tutte le sue sfumature e i suoi snodi vitali. Scoprirà che a circondarlo sono persone vere con storie che meritano di essere ascoltate e raccontate.
“Daccapo” è un inno alla vita dalla quale bisogna lasciarsi coinvolgere senza paure, limiti. È una lettura che incoraggia il lettore ad accettare tutto della propria esistenza, anche gli errori, le debolezze, i difetti. Solo dopo aver fatto pace con se stessi allontanando l’illusoria perfezione che ci rende infelici, possiamo ricominciare daccapo. Un romanzo, quello di Franceschini, che consiglio ai tanti Iacopo che conducono esistenze vuote e aride in nome del “dio denaro”, e delle “facciate di convenienza” affinché trovino la motivazione, il coraggio di vivere davvero, lasciandosi andare alle emozioni che la vita riserva solo ed esclusivamente a noi stessi.