Unica band di heavy Metal composta unicamente da musicisti afroamericani (ci sarebbero anche i Bad Brains, ma quella è un’altra storia), i Living Colour si formana a New York nel 1984 ed esordiscono nel 1988 con Vivid, disco che li pone immediatamente al centro delle cronache del tempo. Capitanati da Vernon Reid, un chitarrista funambolico che ha suonato praticamente con tutti, compresi alcuni nomi importanti del jazz newyorkese, quali Bill Frisell e John Zorn. Vivid propone un eccitante crossover fra hard rock, metal, funky e hip hop, creando i prodromi per il movimento nu metal che nascerà di lì a poco. Fiori all’occhiello del disco sono una riuscita cover di Memories Can’t Wait dei Talking Heads e soprattutto Cult Of Personality, la canzone più celebre della band, il cui assolo di chitarra è stato inserito all’87° posto della classifica dei 100 Greatest Guitar Solos di Guitar's World. Non solo Vernon Reid, però: il testo è di livello e politicamente impegnato e l’entrata della batteria suonata da William Calhoun è da capogiro.