Uscito nel 1994, Clerks è l’opera prima del ventiquattrenne Kevin Smith che, con budget ridottissimo e in rigoroso bianco e nero, realizza una pellicola caustica, sboccata, abrasiva. I commessi di Smith sono il simbolo di una generation X sull’orlo di una crisi di nervi, il linguaggio crudo e volgare una necessità comunicativa per colmare l’afasia intellettuale e la mancanza di prospettive di una gioventù senza punti di riferimento etico. Colonna sonora clamorosamente bella (Soul Asylum, Alice In Chains, etc) e alcune sequenze entrate di diritto nella memoria dei cinefili votati al cult.