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REVIEWSLE RECENSIONI
18/07/2024
Wheel
Charismatic Leaders
I finlandesi Wheel tornano con l'ennesimo convincente album di prog metal, questa volta, però, più oscuro, pesante e politicamente impegnato.

Due ottimi album, Moving Backwards del 2019 e Resident Human del 2021, erano valsi ai finlandesi Wheel l’appellativo di next big thing del panorama prog metal, conquistando l’attenzione di pubblico e critica, grazie a un suono che convogliava la lezione di band del calibro di Tool, Haken, Soen e Coheed And Cambria, solo per citare i riferimenti più evidenti.

Questo terzo Charismatic Leaders, composto da canzoni in gestazione fin dal 2020, pur senza rinnegare le nobili fonti d’ispirazione, si presenta come un lavoro più pesante e oscuro, i cui intenti, a livello testuale, si concentrano sull’analisi sociale dei nostri tempi bui, in cui sono il culto della personalità e la manipolazione dell’informazione, e non la programmazione politica, a influenzare le scelte degli elettori.

 

L'album inizia con "Empire", una bomba progressive ad alto voltaggio, in cui produzione e mixaggio mettono in evidenza il nitore del drumming, una linea di basso fantastica e le variegate tonalità della chitarra, mentre la voce di James Lascelles, grintosa ma melodica, suona più arrabbiata che mai. Verso la fine della canzone, compare anche un inusuale breakdown, che lega l’insieme perfettamente, accentuando la caratura metal del brano.

"Porcelain" è, invece, un brano decisamente più melodico della durata di circa sette minuti, e porta con sé un’onda lunga di suggestioni create dalla giustapposizione di una linea vocale sinuosa a una complessa stratificazione e trame sottostanti più pesanti. Il lento ma penetrante assolo di chitarra a metà canzone è semplicemente bellissimo, e si fonde perfettamente con la voce di Lascelles.

 

Con una durata di 10 minuti e 46 secondi, "Submission" è la traccia più lunga del lotto: qui, è il lavoro strumentale a rubare la scena, grazie a intricati riff di chitarra che, a metà brano lasciano il posto d’onore a una sezione lunatica, in cui basso e batteria si vestono di sfumature jazz.

Un po' più lenta, ma forse una delle tracce più pesanti dell'album, è l’oscura Saboteur, i cui riff di chitarra ribassati colpiscono come un pugno in faccia e la splendida linea di basso evoca suggestioni malinconiche, mentre "Disciple", pur essendo il brano più corto in scaletta, trabocca di sorprese, grazie anche all’intricato approccio ritmico.

Se "Caught in the Afterglow" evoca il prog classico e prepara il terreno per la conclusiva "The Freeze", quest’ultima è uno degli episodi più ispirati del disco, è attraversata da un suono di chitarra senza tempo, caldo e seducente (l’assolo di Jussi Turunen è meraviglioso) e dal consueto strabiliante lavoro di Santeri Saksala alla batteria, che si muove sul sottile confine che separa minimalismo e trame complesse.

 

In un’ipotetica scala di valori, Charismatic Leaders si attesta al vertice della breve, ma solida discografia della band finlandese, combinando la vivacità di Resident Human con la densità di Moving Backwards, e dimostrando che l’avventura dei Wheel è un crescendo rossiniano di bellezza e consapevolezza. Siamo, dunque, al cospetto di una band che, disco dopo disco, riesce costantemente a stupire, meritando un posto di assoluto prestigio nel novero dei migliori gruppi prog metal del momento.