In sei intensi e tormentati romanzi brevi, Don Winslow ritorna ai temi cardine della sua narrazione e ad alcuni dei suoi personaggi più amati, per esplorare la ferocia ma anche la nobiltà che definiscono la condizione umana.
«Sei storie straordinarie. Una ha il miglior incipit di sempre: Nessuno sa come ha fatto lo scimpanzé a prendere la pistola» – Stephen King
«Con "Broken", Don Winslow si conferma un purosangue, in grado di dare al lettore intrattenimento allo stato puro senza lesinare sulla commedia sociale, pigiando sull'acceleratore quando si tratta di cogliere e far risaltare i risvolti quotidiani dell'inefficienza nella guerra alla droga... "Broken" introduce nuovi personaggi e ne richiama in azione alcuni molto amati: un titolo imperdibile per i suoi appassionati» – Francesco Musolino, Il Messaggero
«Winslow si conferma ancora una volta uno dei maestri del thriller. E dimostra di avere mordente. Tutti dovrebbero imparare da lui» – New York Times
«Un agghiacciante corso intensivo sulle frontiere del crimine. La scrittura di Winslow sa coniugare il virtuosismo tecnico con le infinite possibilità dello stile. Una lettura geniale» – Financial Times
Nella nutrita bibliografia di Don Winslow, a fianco alle saghe di Art Keller, Neal Carey e Boone Daniels, non era mai comparsa prima d’ora una raccolta di racconti. Broken ovvia a questa mancanza, proponendoci sei novelle e una veste del tutto inedita del romanziere che ha conquistato un meritatissimo successo grazie alla straordinaria trilogia sul cartello messicano (Il Potere Del Cane, Il Confine, Il Cartello).
In considerazione della maggior brevità dei racconti ivi contenuti, manca a Broken l’ampio respiro epico che aveva pervaso i tre romanzi poc’anzi citati. Per il resto, siamo però di fronte al solito, impeccabile Winslow, capace di conquistare con una prosa asciutta e dal sapore cinematografico, e bravissimo a tenere alto il ritmo e la tensione per tutte le cinquecentotrenta pagine del libro.
Sei racconti, alcuni dei quali dedicati alla fonte che li ha ispirati (Steve McQueen, Elmore Leonard, Raymond Chandler), che rimbombano come sei fucilate, rapide e letali, e che sono anche l’occasione per tornare a far vivere alcuni dei personaggi già precedentemente comparsi nei romanzi di Winslow.
Broken apre il libro con una storia di vendetta, violenta e adrenalinica, che si sviluppa nelle stesse atmosfere che erano state tratteggiate in Corruzione, uno degli ultimi lavori dello scrittore newyorkese, risalente al 2017.
Rapina sulla 101, abbassa un poco la tensione creatasi con il primo racconto, e si sviluppa come il più classico dei polizieschi, una sorta di caccia al ladro in salsa californiana.
Lo Zoo di San Diego, ha uno spunto bizzarro (uno scimpanzè scappa da un laboratorio armato di pistola) ma lo sviluppo, poi, è molto classico e assai avvincente.
Sunset vede come protagonista Boone Daniels e la Pattuglia dell’Alba e racconta una caccia all’uomo ad alta tensione, che conquista però anche per il retrogusto nostalgico e i continui ammiccamenti alla musica jazz.
Paradise ha un tiro diretto e senza fronzoli e fa tornare in scena, in un suggestivo scenario hawaiano, il trio de Le Belve (Ben, Chon e O) e, udite udite, anche Frankie Machine.
Chiude il libro L’ultima Cavalcata, che è anche il racconto migliore dei sei e quello connotato da una forte critica alle politiche trumpiane: si parla infatti di emigrazione e di confini chiusi, di centri di accoglienza e di traffico di esseri umani. La chiosa perfetta per un libro che, seppur ponderoso, si divora in un batter d’occhio. Quando si tratta di Don Winslow funziona sempre così.