Gli Stomp Collision sono un laboratorio democratico dell’alternative rock, un collettivo mosso dal desiderio di sperimentare, di dar vita a qualcosa di nuovo che, pur mantenendo un’anima sfacciatamente rock, abbraccia sempre la modernità, non rinunciando al gusto della scoperta di nuovi orizzonti musicali.
Il nucleo originario del gruppo è formato dai due chitarristi Daniele Veglia e Nicolas Crespo che, cambiando contesto e città, iniziarono la ricerca di altri musicisti con cui condividere la voglia di creare. Con lo scorrere del tempo si aggiunsero Simone Baldassarre alla batteria e Yuri Mennella al basso, fino allo stabilizzarsi con l’ingresso del cantante e compositore Andrea Bellone nel 2022.
Nella primavera del 2023 ha inizio un intenso flusso di scrittura ed Il primo frutto delle loro idee e del loro lavoro è Blind Insight, il loro disco d’esordio: un’esperienza completa che passa dalle sonorità energetiche e ritmate, a quelle ballabili, per arrivare ad atmosfere profonde ed introspettive, nello smarrimento, nella sofferenza e nella pace tipiche di un viaggio verso mete sconosciute.
Blind Insight è un progetto discografico che esplora l'intuito, la forza alla quale ci aggrappiamo per superare l'ignoto della vita. Incapaci di vedere e privi di ogni certezza, ci affidiamo ad una forza cieca interiore che ci guida verso la nostra giusta strada. Ogni brano è un momento, una fotografia istantanea, in cui si manifesta questa intuizione, portatrice di ansia ed eccitazione allo stesso tempo. Tra rassegnazione e coraggio, tra il desiderio di viaggiare e la tentazione dell'isolamento, il disco ci trascina in riflessioni ed esperienze, facendoci scoprire una realtà confusa e disorientante.
Spiega la band a proposito dell'album: “La nostra intenzione con Blind Insight è quella di tradurre in musica l'insieme di emozioni ed esperienze derivanti dal turbamento esistenziale che caratterizza la vita “ordinaria”, il contrasto tra l'individuo e le imposizioni al conformismo sociale e culturale. In risposta a questa condizione ci affidiamo all'intuito cieco: la forza ignota che ci fa da guida nel disorientamento generale”.
L’album si apre con la dichiarazione di intenti musicale, energetica e ritmata, di "Unfit for Life" caratterizzata da sonorità a tratti caotiche. Il senso di solitudine è protagonista del brano, come reazione ad una routine vuota e senza scopo, portando ad una disconnessione dal mondo esterno.
La successiva "Need a Sign" esprime il desiderio di essere guidati attraverso un'incessante ricerca di significato e d’amore, rivelando come tutti noi condividiamo il medesimo bisogno emotivo. Tra rock e modernità, il brano alterna strofe dal sapore esotico a ritornelli dalla ritmicità spiccatamente sincopata.
La terza "First Round" affronta l’incapacità di distinguere l'amore dall'ossessione all'interno di una relazione disfunzionale e carica di dipendenza emotiva, caratterizzata da vittimismo ed attacchi all’autostima altrui. Brano geometrico ed essenziale, arriva dritto al punto grazie alla sua essenza orecchiabile ed immediata.
Con "Time to Leave" vi è un’inversione di rotta musicale: è oscura ed introspettiva, pronta ad esplodere all’improvviso verso sonorità grezze. Tramite un testo adolescenziale, a tratti innocente, narra della chiusura della relazione più importante, definendola come unica soluzione che permette ad entrambe le parti di realizzare il proprio percorso.
"Price of Love" è una lettera di addio, in cui la paura di soffrire si trasforma in incapacità di amare, facendosi carico di ogni tipo di responsabilità. Canzone sperimentale e irregolare, caratterizzata dall’intersezione di riff cupi e sezioni quiete, attraversando le diversità sonore che intercorrono tra i due poli dello spettro.
Prima di due canzoni esplicitamente rock, "I Got Your Text" fa della sincope e del groove la sua essenza, presentando, però, un inciso suggestivo e differente rispetto all’andamento complessivo del brano. È un messaggio empatico e di supporto, tramite cui il protagonista cerca di aiutare l'altro ad uscire da uno stato di isolamento causato dall'ansia.
Segue "Through Another Day", che esprime lo scontro quotidiano tra il perseguire le proprie aspirazioni e il cedere alla pressione del conformismo sociale, ricercando un equilibrio tra doveri e realizzazione personale. È la traccia più rock del disco, con l'obiettivo di far ballare senza cadere nell’eccesso di velocità.
"Somewhere East" è un incontro casuale che offre ad un viaggiatore solitario un momento di speranza e serenità. L'esperienza, dai toni misitici, permette al protagonista di ritrovare fiducia e sicurezza durante il proprio cammino. Il brano fa dei vuoti e dell’atmosfera eterea i propri punti di forza: nasce con melodie lineari e sognanti di chitarra e organo, seguite dall’ingresso definitivo delle percussioni nel punto di svolta del brano, portando ad una tensione crescente fino allo svuotamento finale.
Il finale è affidato a "Switch", una canzone che affronta il tema della dualità e dei rapporti di potere all'interno delle relazioni. Alternando desiderio di controllo e sottomissione, il protagonista invita a sperimentare per trovare il proprio equilibrio. Racchiude la totalità degli spunti creativi dell’album affrontando in maniera barocca un susseguirsi, alternarsi e ripetersi di sezioni inedite o ricorrenti. Dopo aver riattraversato sonorità energiche, atmosferiche, ritmate e delicate, "Switch" chiude se stessa e l’album con un’outro al contempo semplice e solenne.
TRACKLIST:
1. Unfit for Life
2. Need a Sign
3. First Round
4. Time to Leave
5. Price of Love
6. I Got Your Text
7. Through Another Day
8. Somewhere East
9. Switch