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REVIEWSLE RECENSIONI
13/04/2019
Bonnie Tyler
Between The Earth And The Stars
Un disco di pop rock dal piglio radiofonico che suona prevedibile e, poiché in controtendenza alle mode, anche assai datato

Diciamoci la verità: di Bonnie Tyler si ricordano tutti quasi solo per It's a Heartache, la canzone del 1979 che le diede fama internazionale, e per quella super hit del 1983, intitolata Total Eclipse Of My Heart. Non che la cantante gallese non abbia fatto più dischi, anzi è verissimo il contrario; tuttavia, quella risonanza mediatica e quel successo realmente planetario (Faster Than The Speed Of Night, che conteneva anche una discreta cover di Have You Ever Seen The Rain dei Creedence fu disco d’oro addirittura ad Hong Kong) le sono poi sfuggiti di mano.

Il motivo sta nel fatto, probabilmente, che Bonnie è sempre stata una grandissima interprete (una sorta di Rod Stewart in gonnella) ma da un punto di vista compositivo è sempre dovuta ricorrere ai buoni offici di qualche valente autore o ha puntato su reinterpretazioni di celeberrimi brani altrui. Se, dunque, la sua voce, quel timbro roco e graffiante, è sempre stata perfettamente riconoscibile, tanto da diventare una sorta di marchio di fabbrica, da un punto di vista artistico non ricordiamo nulla di veramente memorabile, a parte le canzoni poc’anzi citate.

Al diciassettesimo disco in studio della sua carriera, le cose, ovviamente non cambiano, e quello che è stato il filo conduttore di tutti i dischi precedenti trova l’ennesima riconferma anche in Between The Earth And The Stars. Che non è un brutto disco, per carità, e che vede anche la partecipazione di qualche famoso collega (Rod Stewart duetta con Bonnie in Battle Of The Sexes) con cui la gallese si trova perfettamente a suo agio (gli altri sono Cliff Richard in Taking Control e Francis Rossi in Someone’s Rockin’ Your Heart). Il fatto è che questi quattordici brani sono come un piatto tecnicamente ben cucinato, ma che non trova mai quella spinta di gusto che faccia veramente la differenza.

Il risultato, quindi, è un pop rock dal piglio radiofonico che suona prevedibile e, poiché in controtendenza alle mode, anche assai datato. Ormai vicina ai settant’anni, la Tyler continua a cantare bene e non ha perso un grammo della grinta dei giorni migliori. Ma Between The Earth And The Stars, per quanto piacevole, è il classico disco prescindibile, di cui, credo, solo pochissimi sentivano la necessità.