Iniziamo dal locale, il Nodo Bar, nell’ormai famigerato quartiere di Nolo a Milano, un pub dalle reminiscenze 90s ma contemporaneo in molti bei dettagli e soprattutto gestito da ragazze gentili, sorridenti e preparate. Consigliato fortemente.

Poco dopo le 21 ecco salire sul piccolo palco la regina/marinaretta della serata: Anna Carol. Ero molto curioso di ascoltare dal vivo la cantautrice di Bolzano, credo oggi residente nella città meneghina, perché dalla pubblicazione, venerdì scorso, del suo secondo lavoro in studio, Principianti, mi sono praticamente trovato immerso nelle sue canzoni: ammetto che non conoscevo la storia musicale di Anna prima di venerdì, ma l’album in questione mi ha fatto scoprire un’artista decisamente talentuosa, capace di insinuare il suo cantautorato “pop-metacronico” in atmosfere internazionali, sia come sound/mood che soprattutto di produzione.

Il live di stasera è essenzialmente una festa per l’uscita del disco e infatti davanti al palco è facile accorgersi dei tanti amici accorsi all’evento per unirsi alla cantante in questa piccola celebrazione. Con formazione a tre, Anna snocciola tutti i pezzi di Principianti, donandogli una vitalità emotiva tipica di chi sa di aver fatto un ottimo lavoro in studio, ma che è altrettanto consapevole che proprio con il contatto diretto con il pubblico tutto potrà sublimarsi, risbocciare e consolidarsi nelle orecchie, nei cuori e nelle vite degli ascoltatori.

Inutile fare classifiche, così come mi è accaduto per il disco, così mi è impossibile scegliere tra la malinconia digital-jazz di “Diversi tipi di dolore” alla immediatezza indie di “E’ così che si fa”, dalla incalzante atmosfera di “Boreale” alla delizia radiofonica de “Il contrario”, tutti i brani dell’album risplendono in queste versioni live e affermano concretamente il talento cristallino di Anna Carol.

Il bis finale è l’occasione per sentire invece un brano del 2023, “Colla”, non inserito in Principianti e che non risulta presente neanche nei lavori precedenti dell’artista, Evoluzione e Cinetica (ovviamente recuperati dal sottoscritto in questi giorni).

Che dire di più: il sottobosco italiano è ricco di perle e di artisti che stanno creando ottima musica e che meriterebbero una visibilità maggiore, basta vedere questo ricco inizio dell’anno. Anna Carol ne è a tutti gli effetti uno dei più fulgidi esempi. Ascoltatela e soprattutto seguitela in tour.