Formatasi in America nel lontano 2005, la band si è fin da subito fatta notare per la voce impattante di Ivan Moody, carismatico leader, e per i ritmi serrati che hanno rielaborato in chiave moderna i canoni dell'heavy metal. Chitarre distorte, batteria ben pestata, un cantato che si muove tra clean e un accenno di growl e testi ben mirati hanno fatto si che i cinque ragazzi di Las Vegas salissero presto alla ribalta, prendendosi un solido posto all'interno del panorama musicale.
Nel corso degli anni i fan si sono fatti sempre più numerosi, i concerti hanno iniziato ad accumulare numerosi sold out e gli show, sempre più studiati, si sono trasformati in spettacoli pieni di adrenalina e caratterizzati da una forte partecipazione del pubblico. Dopo questa lunga premessa e numerosi ascolti effettuati sia come fan che come critica musicale, mi tocca purtroppo abbassare di molto le ali dell'entusiasmo e ammettere che questo album è una luce riflessa, molto riflessa, di ciò che la band ha fatto e sa fare.
Le ritmiche sono molto simili tra di loro al punto che tra “Fake, che ha un non so che di Metallica nella ritmica della chitarra, e “Top Of The World” non sembrano esservi sostanziali differenze. “Sham Pain”, singolo di lancio, è un pezzo piuttosto vivace, con un cantato misto, e che in sede live può sicuramente entusiasmare gli astanti. Il ritornello, molto melodico, riprende i canoni della band, che ama introdurre sempre un qualcosa di vagamente ballad all'interno delle composizioni.
Come ogni album dei 5FDP che si rispetti trovano spazio le cover e se per “Blue On Black” di Kenny Wayne non possiamo che fare i complimenti, per “Gone Away” degli Offspring tocca invece stoppare l'ascolto e passare all'originale. Vi sono pezzi intoccabili e “Gone Away”, il cui significato originale è stato completamente travisato e rovinato da un evitabilissimo video, fa parte di questi.
“Fire In The Hole”, più o meno a metà album, ha di originale solamente il titolo visto che la melodia principale della strofa ricorda moltissimo “The Beautiful People” di Marilyn Manson ed il ritornello è un misto di epic metal non propriamente azzeccato.
Gli ascolti sono stati lunghi, numerosi ed effettuati a più riprese e nonostante tutta la mia buona volontà nel voler promuovere una band a cui sono affezionata, non posso che bocciare And Justice For None.