“Ma dai! E’ di nuovo lunedì 18, cazzo!!!”

La Blumhouse colpisce ancora regalandoci il sequel dello slasher più originale degli ultimi anni.

Nato nel segno di Scream e mantenendo quindi il tono scanzonato da american comedy, questo secondo capitolo ha sempre Tree come protagonista.

Nel primo film Tree si ritrova intrappolata nel giorno del suo compleanno costretta a riviverlo all’infinito con un killer pronto ad ucciderla e a rispedirla al via. Dopo aver scoperto l’identità del suo assassino, che si nascondeva sotto un’inquietante maschera da neonato, Tree riesce a rompere il loop temporale e a tornare alla normalità. Beh, si fa per dire! La normalità è ancora tutta da scoprire visto che durante il loop si è scoperta innamorata di Carter e che finalmente sta per dargli il primo bacio.

Ma proprio in quel momento irrompe il compagno di stanza di Carter, Ryan, che racconta la più strana delle storie: pare stia vivendo un dejavù e che abbia sognato di essere ucciso da un killer con una maschera da neonato. Sconvolta, Tree decide di aiutarlo, con la conseguenza di ritrovarsi di nuovo intrappolata nel giorno del suo compleanno. Decisa a mettere immediatamente fine a questo nuovo loop va alla ricerca del suo assassino per scoprire di essere stata sbalzata in una dimensione alternativa dove il suo assassino è ancora da scoprire e dove Carter è fidanzato con la sua migliore amica!

Tree dovrà allearsi con i cervelloni dell’università per chiudere il loop e tornare nella sua dimensione, sempre che qualcosa non la trattenga in questa…

Una Jessica Rothe che si conferma divertentissima nella sua interpretazione di Tree e Israel Broussard – Carter - che dopo Bling Ring e Tutte le volte che ho scritto ti amo conferma il suo fascino ingenuo da ragazzo della porta accanto.

La nuova produzione di Jason Blum, con Christopher Landon che torna a scrivere e dirigere il nuovo capitolo, è l’ennesima reinterpretazione de “il giorno della marmotta” (Ricomincio da capo, Harold Ramis, 1993) in salsa comedy slasher. Ciò che rende questo sequel ancora più divertente è il racconto corale. Per uscire dal loop infatti, Tree dovrà chiedere aiuto ad un team di secchioni degno di The Big Bang Theory.

Tra inseguimenti e jump scare, esplosioni quantiche e morti sempre più originali, Ancora auguri per la tua morte è il perfetto antidoto alla noia.

…E tenetevi forte, le sorprese non finiscono con i titoli di coda.