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RE-LOUDDSTORIE DI ROCK
An Angel Moves Too Fast To See. Selected works 1971-1989
Rhys Chatham
2002  (Table Of The Elements)
ELETTRONICA/AMBIENT/EXPERIMENTAL/AVANT-GARDE NOISE / GARAGE / INDUSTRIAL
all RE-LOUDD
12/02/2018
Rhys Chatham
An Angel Moves Too Fast To See. Selected works 1971-1989
Uno dei più importanti sperimentatori della seconda generazione di New York: un autore quasi misconosciuto.
di Vlad Tepes

Uno dei più importanti sperimentatori della seconda generazione di New York: un autore quasi misconosciuto. Gli incroci, gli influssi, le collaborazioni dicono altro: Tony Conrad, La Monte Young, ovvio: e poi, perché no, Philip Glass e Charlemagne Palestine; e ancora, a sorpresa: Lee Ranaldo e Thurston Moore e Hüsker Dü, Tortoise, Godspeed You! Black Emperor.

Quale il filo rosso? No wave, minimalismo, noise, punk ... Prendi la retorica e torcile il collo ... prendi il virtuosismo e fanne strage.

A volte Chatham è minimalista; a volte inclina alla drone music; altre rievoca i fasti dei Neu! C'è parecchio da scoprire.

“Two Gongs” ad esempio: il titolo dice tutto: sono le percussioni di due gong, nient'altro, ma trasfigurate dalla durata (più di un'ora) come in un mantra orientale, sino ad un'estatica perdita di senso: le percussioni si mutano inevitabilmente in echi psichici, in recessi dell'anima universale.

“Die Donnergötter” riecheggia, invece, il chitarrismo di certe tirate di Neu 2 così come il classico “Guitar Trio”, del 1977; “Drastic Classicism” inclina al noise; “Massacre on McDougal Street” celebra una sezione di otto fiati a cui si aggiunge il ritmo militare di una batteria: trombe, tromboni e una tuba annunciano una sorta di inquietante celebrazione funebre.

“An Angel Moves Too Fast” è ulteriore volto della sua poetica: Lee Ranaldo e Tony Conrad aiutano a coordinare quattro chitarre e sezione ritmica per un concerto minimalista in cinque sezioni; Chatham l'aveva pensato per cento chitarre, ma l'effetto è lo stesso: indefinibile, inquieto e magniloquente.