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TRACKSSOUNDIAMOLE ANCORA
American Woman
The Guess Who
1970  (RCA Records)
CLASSIC ROCK
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28/02/2022
The Guess Who
American Woman
La prima canzone canadese a raggiungere la vetta delle classifiche statunitensi, possiede connotati fortemente politici e critica ferocemente lo stile di vita americano

Un colpo di culo, direbbe qualcuno, mentre altri, con un approccio meno prosaico, parlerebbero di una di quelle inaspettate illuminazioni, veri e propri colpi di scena nelle trame ordite dal destino, che cambiano per sempre le sorti della storia. Chiamatela pure come volete, ma la genesi di American Woman, leggendaria hit dei canadesi The Guess Who, nasce in modo totalmente fortuito e imprevedibile.

Nel 1969, in Ontario, la band capitanata da Randy Bachman, sta suonando di fronte a un pubblico caldissimo, che si gode le canzoni tratte dall’ultimo album, Canned Wheat. Troppo impeto, e a Bachman salta una corda della sua Les Paul. Randy chiede scusa, cambia la corda, e mentre sta accordando lo strumento, all’improvviso, per un’illuminazione o per un colpo di culo, si ritrova fra le dita un riff pazzesco. In quegli anni di totale libertà espressiva, la band gli va subito dietro, dando vita a un’improvvisata jam, su cui Burton Cummings si mette a cantare “American Woman, Stay Away From Me!”.

Nasce così quello che sarà il primo singolo canadese a raggiungere la vetta della Billboard Hot 100 statunitense, dove resterà per ben tre settimane, spopolando, contemporaneamente, anche nelle classifiche di Canada (dove arriva al primo posto), Svizzera e Paesi Bassi (al quarto), Germania (al sesto) e Austria (al settimo). Questi i numeri di un successo che resiste all’usura del tempo, visto che la canzone, oltre a essere stata votata, nel 2000 e nel 2005, il miglior singolo canadese di sempre in un sondaggio lanciato dal magazine Chart, è stata anche oggetto di numerose cover (quella di Lenny Kravitz la più celebre) ed è entrata a far parte della colonna sonora di numerosi film.

Quello, però, che non tutti sanno, è che la canzone non ha come oggetto un’ipotetica donna americana, ma è caratterizzata, invece, da una valenza fortemente politica. Perché la band, dove aver trovato casualmente quel riff epocale, completò il brano, raccontando, attraverso liriche affilatissime e scevre da fraintendimenti, il forte disagio che provava a vivere negli Stati Uniti, paese guerrafondaio, in cui molto spesso le libertà civili venivano negate e i diritti delle persone calpestati. Ecco, quindi, che l’American Woman del testo altri non è se non la Statua della Libertà, simbolo per eccellenza dello stile di vita americano, che dovrebbe essere improntato a principi democratici, troppe volte disattesi.

Un testo diretto e puntuto, che, in ottica politica, rappresentava un attacco al ventre molle della società americana: “Donna americana, stai lontano da me…Non venire a gironzolare intorno alla mia porta, Non voglio più vedere la tua faccia, Ho cose più importanti da fare, che passare il mio tempo a invecchiare con te”. Ciò nonostante, come poc’anzi raccontato, la canzone sbaragliò le charts statunitensi, a dispetto del boicottaggio di parecchie radio, che si rifiutavano di passare un testo così esplicitamente critico nei confronti delle politiche dell’allora Presidente, Richard Nixon.