Da una parte c’è Carlo Pinchetti, che avevamo lasciato alle prese con il disco dei suoi Lowinsky, “Oggetti smarriti”, che ne ha segnato il ritorno e che, come ci tiene a ricordare anche lui con un mezzo sorriso, ha inaugurato di fatto la stagione della pandemia (lo hanno presentato a Bergamo il 22 febbraio, il giorno dopo il mondo si fermava).
Oggi, in procinto di esordire come solista (c’è un disco pronto, registrato durante il primo lockdown e che dovrebbe uscire ad aprile) ci offre un piccolo antipasto con “Fluo”, un brano che rilegge in chiave acustica il suo tipico songwriting a cavallo tra malinconia agrodolce e urgenza di afferrare la vita, e ce lo fa ritrovare ancora in perfetta forma.
Dall’altra parte un amico e un ex compagno di band, Geep Coltrain, già nei Nicoteras, nei Super-ok, nei Phon! e in una serie di altri progetti che hanno animato l’underground bergamasco negli ultimi anni. “Gee Gee in Japan”, musicalmente più solare e debitrice ad un certo Brit Pop, è una sorta di affettuosa lettera ad amico di entrambi e collaboratore in passati progetti, volato recentemente oltreoceano. È del resto il tema di questo “Across the Water”, che presenta la distanza fisica come un fattore che non limita e non cancella la storia passata che si è vissuta insieme.
A corredare il tutto, due convincenti versioni di “You Can’t Put Your Arms Round a Memory” di Johnny Thunders e “September Gurls” dei Big Star, prese dal vasto songbook delle loro influenze e interpretate con passione e filologica attenzione, entrambi impegnati nelle parti vocali.
Esce su Bandcamp, piattaforma che sarebbe ottima cosa se divenisse un’alternativa credibile a Spotify, e accompagnato da due divertenti video che raccontano le registrazioni dei brani in quella serena atmosfera di convivialità e condivisione che da sempre contraddistingue gli animatori di questa scena. È lo stesso video in realtà, ma mentre quello di “Fluo” è a colori, l’altro è in bianco e nero ed è rovesciato, come se fosse il riflesso specchiato del precedente. Un modo interessante e piuttosto originale per rimarcare, anche a livello visivo, il rapporto di corrispondenza tra i due autori.
“Across the Water” è anche la prima release del Collettivo S.I.A.E.I.O.U., a metà tra management, ufficio stampa e fucina creativa, modalità privilegiata per comunicare la fervente attività di questo gruppo di amici.
Link ai video: