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TRACKSSOUNDIAMOLE ANCORA
21st Century Schizoid Man
King Crimson
1969  (Island)
PROGRESSIVE
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26/08/2024
King Crimson
21st Century Schizoid Man
Un disco all'avanguardia, una canzone dalla sruttura sperimentale, le liriche politicamente militanti e una copertina iconica: questo e altro nel racconto del brano più famoso dei britannici King Crimson.

In The Court Of Crimson King (1969), vale giusto la pena ricordarlo brevemente, non solo è il visionario album d’esordio dei britannici King Crimson, ma rappresenta anche una delle vette più alte di tutto il movimento rock progressive. Un fantastica miscela di rock, jazz e musica colta, che, nel 2015, la rivista Rolling Stone ha premiato come il secondo album più bello di tutti i tempi, dietro a The Dark Side Of The Moon dei Pink Floyd. Solo cinque canzoni in scaletta, che, anche come minutaggio, travalicano gli standard dell’epoca, superando tutti i sei minuti di durata, e il cui stile musicale, pur sposando le istanze sperimentali del momento, confluì in una sorta di concept, che andò ben oltre i già ampi orizzonti del prog, innovando profondamente e diventando un disco cult per intere generazioni.

Un album che, a prescindere dall’incommensurabile valore musicale, contiene anche una profonda riflessione sull’uomo e sulla società, proponendosi come crudo resoconto delle paure e delle angosce dell'uomo del ventunesimo secolo. Ad aprire il disco, quella che, probabilmente, resta la canzone più famosa della band britannica, 21st Century Schizoid Man, sette deliranti minuti in cui jazz e hard rock collidono in un caos organizzato di break e riff, in un insieme avanguardistico, cacofonico e selvaggio, eppure inaspettatamente e magistralmente sotto controllo.

Le liriche sono fortemente critiche nei confronti degli Stati Uniti e della politica guerrafondaia americana (“Politicians' funeral pyre”) e, ovviamente, della sanguinosa guerra scatenata in Vietnam, a proposito della quale, Greg Lake canta: “Innocents raped with napalm fire.  

Chi fosse il destinatario della canzone, lo spiegò senza giri di parole lo stesso Fripp, presentando la canzone a un concerto del 1969: “la canzone era dedicata a una personalità politica americana che tutti conosciamo e amiamo teneramente. Il suo nome è Spiro Agnew".

Agnew è stato il trentanovesimo vicepresidente degli Stati Uniti (e il primo greco-americano a ricoprire tale carica), in servizio sotto il presidente Richard Nixon, e fu anche il cinquantacinquesimo governatore del Maryland. Considerato più nixoniano di Nixon stesso, eroe di guerra, conservatore e guerrafondaio, feroce oppositore dei pacifisti, che arrivò ad appellare come effemminati, Agnew fu il “braccio armato” dell’allora amministrazione repubblicana, ma fu costretto a dimettersi nel 1973, dopo essere stato rieletto per la seconda volta, perché responsabile di evasione fiscale su alcuni contributi elettorali. E’ lui, dunque, l’emblema dell’uomo schizoide rappresentato dalle taglienti liriche di Pete Sinflied, il quale, prima di diventare il paroliere della band, iniziò come roadie e direttore delle luci.

Dopo lunghe prove, i King Crimson registrarono la traccia base in una sola ripresa, con tutti e quattro i membri che suonavano insieme contemporaneamente. Greg Lake (in seguito chitarrista degli Emerson, Lake & Palmer) era al basso e alla voce, Robert Fripp suonava la chitarra, Ian McDonald il sassofono e Michael Giles era alla batteria. Sebbene tutti e quattro i musicisti siano accreditati per aver composto la musica, furono Lake e McDonald ha inventare il riff distintivo della canzone, il cui insolito e innovativo suono fu ottenuto aumentando al massimo il volume della voce attraverso la console di missaggio e variando l'equalizzazione su ogni colpo del charleston.

L’iconica copertina dell'album In the Court of the Crimson King, che ritrae lo "schizoid man", fu dipinta da Barry Godber, un amico di Pete Sinfield. Greg Lake ha spiegato durante un’intervista: "Ricordo che eravamo circa a metà del disco e ci siamo resi conto che non avevamo una copertina dell'album. Nessuno di noi sapeva nulla di arte grafica. Ma Pete (Sinfield) ha detto: "Ho un amico che è un artista grafico. Potrebbe essere in grado di fare qualcosa.”

Sinfield chiamò Godber facendogli presente le necessità della band, e il giovane artista si presentò negli studi di registrazione qualche giorno dopo, nel momento esatto in cui la band stava registrando 21st Century Schizoid Man. Il ragazzo entrò nella sala di registrazione con un pacco sotto il braccio e quando lo aprì, mostrò al gruppo i due dipinti che, poi, sarebbero diventate l’art work del disco. Il dipinto utilizzato per l'esterno della copertina rappresenta il volto di un uomo spaventato, con gli occhi spalancati, mentre urla, un uomo con il volto sfigurato e l'orecchio sproporzionato, che rappresenta l'uomo schizoide del ventunesimo secolo di cui parla la canzone. All'interno, invece, è presente un volto apparentemente calmo e sorridente, che mostra anche le mani, in posa ieratica: rappresenta il Re Cremisi, eponimo sia dell'album che del gruppo. In entrambi i dipinti, ovviamente, il colore predominante è il rosso cremisi. La cosa incredibile, a parte il fatto siamo di fronte a un'opera d'arte fantastica, stava nell’inaspettata coincidenza: la band aveva registrato la canzone solo quel pomeriggio e non era assolutamente possibile che Godber l’avesse ascoltata prima o potesse in qualche modo conoscere l’oggetto della composizione. E invece, incredibilmente, senza saperlo, colse lo spirito dell'opera.

Barry Godber, che all’epoca aveva solo ventun anni, tre giorni dopo aver consegnato i dipinti alla band, morì, colto d’infarto, mentre camminava per strada. Quei due dipinti, oggi conservati gelosamente da Robert Fripp, sono, purtroppo, il suo unico lascito artistico, un’opera talmente iconica, che, quando il disco uscì, le persone, attratte da tanta bellezza, comprarono l’album senza conoscerne il contenuto o l'autore.